AMD Phenom II X6 1100T Black Edition

AMD_1100T_-_FOTO_001In questa recensione analizzeremo l’ultima proposta AMD per sistemi desktop ad alte prestazioni. A pochi mesi dal lancio ufficiale della nuova architettura, conosciuta come Bulldozer, AMD rinnova la propria famiglia di processori Phenom II X6 introducendo un nuovo modello, il 1100T Black Edition. Questo processore riprende tutte le caratteristiche alla base dei suoi diretti predecessori, ad eccezione della frequenza operativa, che raggiunge ora i 3.3GHz.

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Advanced Micro Devices o AMD, è una multinazionale americana ormai più che consolidata. La sede principale dell’azienda si trova a Sunnyvale, in California. A oggi è uno dei leader mondiali nella produzione di microprocessori e chipset per il settore consumer, server e workstation. A seguito della fusione con ATI, avvenuta nel 2006, il listino del colosso americano si è arricchito con chip grafici integrati e discreti. 

La compagnia possiede anche il 21% di Spansion, un fornitore di chip di memoria flash e il 34% di The Foundry Company (TFC). Nel 2007, AMD si è classificata come undicesima produttrice mondiale di semiconduttori. Attualmente la produzione di chipset e chip grafici AMD è affidata a TSMC, la più importante fonderia taiwanese, mentre la produzione di CPU è in buona parte affidata a GlobalFoundries.   

Ulteriori informazioni le trovate sul Sito AMD.

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AMD Phenom II X6 1100T Black Edition: Specifiche

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I processori AMD, appartenenti alla famiglia Phenom II X6, meglio conosciuti con il nome in codice “Thuban” presentano una dimensione del Die sensibilmente superiore a quella dei predecessori X4. Si passa, infatti, dai 258mm2 di Deneb a ben 346mm2. Questo si è reso necessario per incrementare il numero dei Core da quattro a sei.

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Il nuovo 1100T va ad aggiungersi alla famiglia Phenom II X6 Black Edition e riprende tutte le caratteristiche del suo predecessore, l’X6 1090T. Abbiamo quindi sei Core fisici, un processo produttivo a 45nm SOI, un Die Size di circa 346mm2 e un TDP di 125 W. L’unica differenza risiede nella frequenza operativa, che in questo modello è stata aumentata di 100MHz, raggiungendo così una frequenza di ben 3.3GHz. Come per tutti i processori Black Edition, il moltiplicatore è completamente sbloccato. Sarà quindi possibile modificarlo a nostro piacimento, a Step di 0.5x, direttamente dal BIOS della scheda madre.

La cache è sempre suddivisa su tre livelli. Nel primo (Cache L1) troviamo 128KBytes per ogni core che si occupa per metà della gestione dati e per l’altra metà delle istruzioni. Il secondo livello (Cache L2) conta 3MBytes, suddivisi tra i core che compongono il processore. In questo caso abbiamo quindi 512KBytes per ogni core. Il terzo livello (Cache L3), è invece di tipo condiviso, e conta ben 6MBytes. Questa può essere, in base alle necessità, utilizzata da un solo core oppure da tutti. In questo modo applicazioni che non sfruttano interamente il processore potranno trarre vantaggio dall’ampiezza della Cache.

Il software CPU-Z rileva correttamente tutte queste caratteristiche.

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Anche questo processore dispone di un controller di memoria integrato (IMC) di tipo Dual-Channel, in grado di gestire moduli di memoria DDR2 fino a 1066MHz e DDR3 fino a 1333MHz. La compatibilità è quindi garantita sia su schede madri AM2+ e sia sulle AM3, anche se nel primo caso potrebbe essere necessario un aggiornamento del BIOS.

Con l’introduzione di questo nuovo processore salgono a quattro i modelli appartenenti alla famiglia Phenom II X6 attualmente presenti nel mercato Retail. Nella tabella che segue ne riassumiamo le caratteristiche tecniche principali:

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Queste le principali feature supportate:

  • Turbo Core Technology;
  • AMD64 with Direct Connect Architecture;
  • AMD Balanced Smart Cache;
  • AMD Wide Floating Point Accelerator;
  • HyperTransport Technology;
  • Integrated DRAM Controller with AMD Memory Optimizer Technology;
  • AMD Virtualization (AMD-V) Technology With Rapid Virtualization Indexing;
  • AMD PowerNow! Technology (Cool’n’Quiet Technology);
  • AMD CoolCore Technology;
  • Dual Dynamic Power Management.

Turbo core technology:

AMD ha implementato una tecnologia simile a quella introdotta da Intel sulle proprie cpu, si tratta della funzionalità Turbo Core che permette di incrementare la frequenza di alcuni core se si presentano certe situazioni di idle degli altri core. Tutto questo avviene in automatico, senza che l’utente debba fare alcuna operazione.

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Il funzionamento del Turbo Core di AMD è di tipo “dinamico”, infatti, la CPU stessa è in grado di capire quando un’applicazione sfrutta tre o meno core, e di conseguenza va ad agire sulle frequenze dei singoli, incrementando quelli utilizzati e rilassando il clock di quelli inutilizzati.

Per agire sulle frequenze il Turbo Core agisce sul moltiplicatore di frequenza: nel caso del Phenom II 1100T si parte dal valore default di 16.5x (3300MHz) fino ad arrivare ad un massimo di 18.5x (3700MHz). Nella stessa maniera avviene la variazione inversa, che può raggiungere un valore minimo di 4x (800MHz). Durante l’utilizzo la frequenza dei Core continuerà a variare in maniera autonoma in base allo sfruttamento degli stessi da parte del sistema.

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Questa tecnologia è molto utile, poiché le applicazioni in grado di sfruttare veramente una CPU multi-core sono ancora poco diffuse, di conseguenza avere qualche core in meno ma dotato di un ciclo di clock maggiore, risulta essere particolarmente intelligente.

Nel grafico che segue è possibile osservare il beneficio prestazionale apportato dall’utilizzo della tecnologia AMD Turbo Core, con il processore AMD Phenom II X6 1100T mantenuto alla frequenza di default: 

                    

Possiamo notare come la tecnologia Turbo Core di AMD permetta di guadagnare qualche punto percentuale sulle performance nei più svariati ambiti di utilizzo, dal calcolo alla compressione, fino alla multimedialità. Precisiamo che non è necessario che l’applicazione utilizzata sia compatibile con questa tecnologia, il funzionamento è del tutto automatico e dipendente soltanto dal carico di lavoro sul processore. Siamo rimasti soddisfatti degli incrementi ottenuti e riteniamo questa funzionalità davvero molto utile e interessante.

Utilizzando il software AMD OverDrive è inoltre possibile regolare e personalizzare a piacimento, il funzionamento del Turbo Core. Il programma consente, infatti, di modificare, tra le altre cose, il moltiplicatore massimo utilizzabile e il numero di core su cui agire.

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AMD64 with Direct Connect Architecture:

Questa funzione consente di migliorare le prestazioni e l’efficienza del sistema andando a collegare direttamente i vari core della Cpu con il controller della memoria integrato. E’ stato progettato per consentire in simultanea sia i 32bit e sia i 64-bit. Il controller di memoria integrato è stato migliorato al fine di aumentare le prestazioni delle applicazioni riducendo drasticamente la latenza di memoria. La funzione HyperTransport Technology fornisce fino a 16GB/s di larghezza di banda di picco per ogni processore. In questa maniera si prevengono le varie strozzature di banda, infatti, si hanno ben 37GB/s di banda totale da processore a sistema “bus HyperTransport + bus di memoria”.

AMD Balanced Smart Cache:

Sono stati accorciati i tempi di accesso ai dati per offrire prestazioni migliori. Questo grazie alla Cache L3 condivisa di 6MB e alla Cache L2 di 512KBytes per ogni core.

AMD Wide Floating Point Accelerator:

Le 128 unità-bit in virgola mobile (FPU) per core offrono prestazioni notevolmente superiori e un quantitativo maggiore di dati elaborabili.

HyperTransport Technology:

Un collegamento a 16 bit fino a 4000MT/s. Fino a 8.0GB/s HyperTransport I/O larghezza di banda e 16GB/s HyperTransport 3.0. Ben 37GB/s di banda totale da processore a sistema “bus HyperTransport + bus di memoria”. Il tutto è facilmente traducibile in un sostanziale aumento delle prestazioni.

Integrated DRAM Controller with AMD Memory Optimizer Technology:

Un’elevata larghezza di banda, per un accesso rapido alla memoria di sistema abbinato a una bassa latenza del controller di memoria integrato fanno si che le prestazioni aumentino.

Supporto per memorie di tipo PC2-8500 (DDR2-1066), PC2-6400 (DDR2-800), PC2-5300 (DDR2-667), PC2-4200 (DDR2-533) o PC2-3200 (SDRAM DDR2-400) su schede madri AM2+.

Supporto per DIMM fino a PC2-8500 (DDR2-1066MHz) e PC3-10600 (DDR3-1333MHz) su schede madri AM3.

Fino a 17.1GB/s per la banda di memoria DDR2 e fino a 21GB/s per la banda di memoria DDR3.

AMD Virtualization (AMD-V) Technology with Rapid Virtualization Indexing:

Questa funzione, consente al software di virtualizzazione di eseguire in modo sicuro ed efficiente, attraverso l’accesso diretto alla memoria allocatala dedicata, la gestione dei sistemi virtuali.

AMD PowerNow! Technology (Cool’n’Quiet Technology):

Funzione avanzata che permette di gestire l’alimentazione, in maniera autonoma e istantanea in base all’utilizzo e al carico di lavoro della cpu. Questa funzione permette un notevole risparmio energetico e una diminuzione della temperatura di esercizio del processore.

AMD CoolCore Technology:

Questa funzione, permette di ridurre il consumo energetico del processore, disattivando le parti inutilizzate del processore. Funziona automaticamente senza la necessità di particolari impostazioni da bios o l’installazione di driver nel sistema operativo.

Consente agli utenti di ottenere prestazioni efficienti in modo dinamico, attivando o disattivando le parti del processore non utilizzate.

Dual Dynamic Power Management:

Questa funzione consente una gestione separata dell’alimentazione per ridurre il consumo del processore. Avremo pertanto un’alimentazione separata per il core e il controller di memoria. In questa maniera sarà possibile alternare tra “cpu e controller” il risparmio energetico.

Dopo questa breve parentesi andiamo ad analizzare le prestazioni fatte registrare dal Phenom II X6 1100T Black Edition.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test: 

Nella tabella che segue un riassunto della configurazione impiegata per le prove:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati.

Le prove sono state eseguite alle seguenti condizioni:

  • Processori AMD Phenom II X6 1055T / 1075T / 1090T mantenuti a frequenza default;
  • Processore AMD Phenom II X6 1100T sia alla frequenza di default che in overclock a 4.1GHz;
  • Memorie sempre a frequenza default di 1600MHz con latenze 7-7-7-24-1T;
  • Scheda Video sempre mantenuta a default (900/4200).

  

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Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:

Prestazioni Rendering e Calcolo:

  • Cinebench 11.5 64bit;
  • POV Ray 3.6;
  • Blender 2.55b 64bit;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • ScienceMark 2.0;
  • EVEREST Ultimate.

Prestazioni Multimedia e Compressione:

  • WinRAR 3.93 64bit;
  • 7-Zip 9.06 64bit;
  • PassMark Performance Test 7 64bit;
  • X264 HD Benchmark 3.18;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • HandBrake 0.95.

Prestazioni Giochi:

  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Resident Evil 5 – DX10;
  • Crysis Warhead – DX10;
  • Alien vs Predator – DX11.

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Prestazioni Rendering e Calcolo: 

Cinebench R11.5:

Maxon Cinebench R11.5 esegue test delle prestazioni mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il primo test riguarda le OpenGL, gli altri test effettuano due rendering di un’immagine, prima utilizzando un solo core della CPU e successivamente tutti i core disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 6Core/6Thread. 

                                                          

POV-Ray 3.6:

POV Ray è un programma per creare immagini tridimensionali. Vanta un motore per Ray Tracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Balcony” alla risoluzione di 1600×1200 senza AntiAliasing. 

                                                                

Blender 2.55b:

Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”. 

                                                                

SuperPI 1.5Mod XS:

Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M. 

                                                                

ScienceMark 2.0:

Nel grafico i risultati dei benchmark integrati nel programma, quali Molecular Dynamics, Primordia, Cipher, SGEMM (Single Precision Matrix Multiply) e DGEMM (Double Precision Matrix Multiply). 

                                                                

                                                                

EVEREST Ultimate – CPU Benchmark:

Everest Ultimate Edition è un programma di diagnostica e benchmark, in grado di fornire importanti suggerimenti per l’ottimizzazione del sistema. Fornisce inoltre molte informazioni sul sistema, sull’overclock, permette di monitorare il sistema e di verificarne le prestazioni con benchmark per il processore e per la memoria RAM.

Nel grafico i risultati dei singoli test di CPU e FPU.

                                                                

                                                                

Considerazioni:

Le prestazioni offerte dal processore sono decisamente convincenti. In questi applicativi, infatti, il numero di Core a disposizione e la frequenza operativa sono di fondamentale importanza. Il Phenom II X6 1100T con 6 Core e una frequenza default di 3.3GHz, si dimostra un prodotto estremamente valido. Possiamo notare come le prestazioni aumentino in maniera del tutto lineare all’aumentare della frequenza.

{jospagebreak_scroll title= Prestazioni Multimedia e Compressione}

Prestazioni Multimedia e Compressione: 

WinRAR 3.93 64bit:

Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate). 

                                                                

7-Zip 9.06 64bit:

Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere. 

                                                                

PassMark Performance Test 7 – 64bit:

PassMark Performance Test è un completo set di utility per effettuare test di rendimento sul tuo computer. L’interfaccia è semplice e intuitiva, il programma si mostra pratico per chi vuol capire facilmente il livello di prestazioni di un singolo componente o dell’intero PC in uso. 

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nell’esecuzione della suite CPU Mark Test. 

                                                                

X264 HD Benchmark 3.18:

Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264. 

                                

PCMark 2005:

Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e CPU Test.

                 

3DMark 2006:

Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range). 

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.

                 

3DMark Vantage:

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso. 

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High. Nel grafico i punteggi complessivi ottenuti e il punteggio riferito alla singola CPU.

 

HandBrake 0.95:

Famoso software di conversione video. Nelle nostre prove abbiamo convertito un filmato AVI, della durata di circa 2ore e del peso di circa 800MB, in MP4. Nel grafico il tempo impiegato per portare a termine l’operazione. 

               

Considerazioni:

Anche in questo ambito il numero di Core a disposizione e la frequenza operativa sono fondamentali. Riteniamo che nel complesso, le performance offerte dal Phenom II X6 1100T BE siano più che soddisfacenti. Ancora una volta l’overclock del processore porta ad un discreto miglioramento delle prestazioni generali.

{jospagebreak_scroll title= Prestazioni Giochi}

Prestazioni Giochi: 

FarCry 2:

Far Cry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2:

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition. Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato (Test  B) usando i seguenti settaggi:

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Resident Evil 5:

La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri….. Il gioco supporta le DirectX 10.

Le prove sono state condotte usando il benchmark integrato (Test Fisso) con i seguenti settaggi:

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Crysis Warhead:

La storia di Crysis Warhead inizia dopo la missione “Assault” che troviamo nel capitolo precedente. Psycho prosegue insieme a un convoglio dei marines all’avanzata nell’entroterra,ma subiscono un’imboscata dal colonnello Lee (capo dei coreani e boss dell’ultimo livello) e Psycho è costretto a fuggire. Appena raggiunge un luogo sicuro vede un elicottero coreano con un container agganciato contenente un esoscheletro volante alieno che probabilmente era lo stesso che aveva preso e poi brutalmente ucciso Jester(secondo e ultimo membro della squadra Raptor a morire)e lui rivive il momento in un flashback. Riceve dal comandante del JSOC Emerson l’ordine di catturare il container a tutti i costi, il che sarà l’obiettivo ricorrente di tutto il gioco. Lungo il suo cammino Psycho incontrerà Sean O’Neil un pilota americano che aveva in precedenza fallito i test per entrare nella squadra di Psycho e diventato grande amico di quest’ultimo, una portaerei americana congelata e abbandonata in un deserto di ghiaccio pullulante di alieni e membri delle forze speciali coreane equipaggiate con nanotute simili alle nostre, imponenti esoscheletri alieni quadrupedi con raggi congelanti….

Le prove sono state condotte usando i seguenti settaggi:

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Aliens vs Predator:

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator…… 

Le prove sono state condotte usando i seguenti settaggi:

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Considerazioni:

Nei giochi testati, il Phenom II X6 1100T Black Edition si è nuovamente dimostrato un valido prodotto. Bisogna precisare che, in ambito Gaming, difficilmente verranno sfruttati in maniera massiccia tutti i Core a disposizione. Discorso diverso per la frequenza operativa, che in questo frangente, ricopre un ruolo decisamente più importante, soprattutto per consentire di sfruttare appieno il comparto grafico, ormai sempre più “affamato” di risorse. Non a caso notiamo in quasi tutte le prove un aumento di prestazioni lineare all’aumento di frequenza.

{jospagebreak_scroll title= Overclock}

Overclock:

L’avere il moltiplicatore sbloccato è senz’altro una caratteristica di primaria importanza quando ci si cimenta nella pratica dell’overclock, ma non sempre però la si trova in prodotti dal costo contenuto. Fortunatamente AMD, commercializza, da parecchio tempo, microprocessori sbloccati, identificandoli come “Black Edition” e con un occhio di riguardo verso il prezzo finale. Questo li rende particolarmente appetibili anche, ad esempio, a overclocker alle prime armi in cerca di “divertimento” a basso costo. Tra le altre cose, l’avere il moltiplicatore sbloccato, consente di poter incrementare con semplicità la frequenza operativa del processore, mantenendo tutto il resto all’interno delle specifiche.

Proprio in questo modo siamo riusciti a raggiungere, sempre in condizioni di raffreddamento normale ad aria, l’ottima frequenza di 4.5GHz, semplicemente impostando il moltiplicatore a 22.5x e incrementando il VCore fino a 1.53v.

In queste condizioni la stabilità era elevata e non abbiamo riscontrato alcun problema nell’esecuzione di benchmark sintetici e giochi, anche per lungo tempo.

A seguire alcuni screen delle prove effettuate: 

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N.B. Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti.

{jospagebreak_scroll title= Consumi}

Consumi:

Buoni i risultati dal punto di vista dei consumi, ancora una volta AMD dimostra che quest’aspetto è di fondamentale importanza nei suoi prodotti. Di seguito vediamo consumi del sistema di prova completo, misurati direttamente alla presa di corrente, in condizioni di Idle e Full Load (Prime95 – Small FFTs), con processore sia alla frequenza default (3.3GHz) e sia in overclock (4.1GHz). Le misurazione sono state effettuate con funzionalità di risparmio energetico sia abilitate e sia disattivate.

Ricordiamo che la tecnologia AMD Cool’n’Quiet permette di ridurre il consumo energetico qualora il carico sul processore risulta basso. Questo avviene in modo del tutto automatico, agendo sia sulla tensione che sul moltiplicatore di frequenza (scendendo fino al valore minimo pari a 4x), in modo da ottenere una frequenza operativa pari a 800MHz.  


{jospagebreak_scroll title= Conclusioni}

Conclusioni:

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Prestazioni/Overclock:quattro_mezzo
Rapporto Qualità/Prezzo:quattro_mezzo
Rumorosità/Consumi:cinque
Giudizio Complessivo:quattro_mezzo

Manca ormai relativamente poco al debutto ufficiale della nuova architettura Bulldozer, ma AMD ha comunque deciso di rinnovare la propria offerta di processori desktop a sei core, introducendo questo nuovo modello in versione Black Edition. Come abbiamo visto nel corso della nostra recensione, non sono state apportate modifiche architetturali, ma è stata semplicemente incrementata la frequenza operativa.

Le prestazioni complessive che ne risultano sono più che soddisfacenti, nel complesso, in ogni ambito di utilizzo. Veramente interessanti, inoltre, le tecnologie implementate, tra cui spicca il Turbo Core, che consente di migliorare le performance in tutti quegli applicativi che non fanno un uso massiccio di tutti i core a disposizione. Da non sottovalutare anche in consumi, per i quali, AMD ha rivolto particolare attenzione. Molto buono anche il comportamento in overclock, che ci ha permesso di raggiungere con facilità, già in condizioni normali di raffreddamento, frequenze di tutto rispetto, ottenendo un sensibile aumento delle prestazioni globali. Questo è stato possibile anche grazie al moltiplicatore sbloccato, altra caratteristica di spicco di questo prodotto.

Infine diamo uno sguardo al prezzo di vendita. Il Phenom II X6 1100T si trova al momento ad un prezzo medio di circa 225€ iva compresa. Consideriamo questo prezzo veramente allettante viste le caratteristiche tecniche del prodotto e le prestazioni che è in grado di offrire.

Pro:

  • Ottime le tecnologie implementate;
  • Buone prestazioni globali, anche in overclock;
  • Moltiplicatore sbloccato;
  • Consumi contenuti;
  • Ottimo rapporto prezzo/prestazioni.

Contro: 

  • Niente da segnalare.

Si ringrazia AMD per i sample fornitoci.

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