ASRock X99 Taichi – Intel X99 Express – LGA-2011v3

001-asrock-x99-taichi-copertinaLa presentazione ufficiale da parte di Intel delle CPU Broadwell-E, durante li trascorso evento del Computex, tenutosi a Taipei i primi giorni di giugno, è stata indubbiamente causa di grande fermento anche nel mercato delle schede madri, con tutti i principali produttori impegnati nella messa a punto di nuovi ed ancor più interessanti modelli di fascia alta, ovviamente sempre basati sull’ormai rodato PCH X99 Express. A riguardo, non potevano certo mancare le proposte di ASRock, da tempo una delle realtà più attive nella produzione e distribuzione di componenti per PC. Nello specifico l’azienda ha svelato due interessanti, e come vedremo anche molto particolari soluzioni: Fatal1ty X99 Professional e X99 Taichi. Proprio quest’ultimo modello è alla base del nostro articolo odierno, in cui andremo ad osservarne le principali caratteristiche tecniche, funzionalità esclusive e potenzialità in abbinamento al microprocessore top di gamma per sistemi desktop Core i7 6950X Extreme Edition, dotato di ben dieci core integrati e tecnologia Hyper-Threading. Non ci resta che augurarvi una piacevole lettura!

ASRock X99 Taichi – Intel X99 Express – LGA-2011v3 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


Logo-azienda

ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.

Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.

KeepLeading

Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente.

ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.

Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre. Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.

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PCH Intel X99 Express – Caratteristiche Tecniche:


L’introduzione delle nuove soluzioni Haswell-E, nelle prossime settimane, causerà senza dubbio grande fermento nel mercato delle schede madri per sistemi desktop per via del pensionamento, dopo quasi tre anni di onorato servizio, del PCH (Platform Controller Hub) X79 Express, in favore del nuovissimo X99 Express.

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Un aggiornamento di questo genere si è reso ovviamente inevitabile non soltanto per sfruttare appieno tutte le novità messe a disposizione dai nuovi microprocessori, ma soprattutto per rendere maggiormente appetibile la nuova piattaforma di riferimento per utenti enthusiast nei confronti della moderna fascia media, basata su PCH capaci di offrire supporto verso tutte le ultime tecnologie disponibili.

Nelle ultime generazioni abbiamo assistito ad una graduale semplificazione dei chipset, dovuta essenzialmente all’integrazione, direttamente all’interno dei microprocessori, di buona parte delle funzionalità che in passato erano esclusivamente a loro carico, come ad esempio il Controller PCI-Express ed il Memory Controller.

Di conseguenza, se in passato vi era la necessità di ricorrere addirittura a più di un chip (Northbridge e Southbridge), per gestire al meglio tutte le funzioni indispensabili, adesso ne basta uno soltanto, denominato PCH (Platform Controller Hub). Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo X99 Express.

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Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma enthusiast, i microprocessori LGA-2011v3 (sia gli Haswell-E che i più recenti Broadwell-E) mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Quad Channel, con piena compatibilità verso i moduli di memoria DDR4. Con il passare dei mesi dobbiamo ammettere che questa nuova tipologia di memoria sta cominciando a mostrare le sue reali potenzialità nei confronti delle precedenti DDR3, sia in termini di densità e sia in quanto a tensione di alimentazione necessaria. La frequenza operativa massima certificata raggiunge quota 2.133MHz in abbinamento ad un microprocessore Haswell-E, e ben 2.400MHz utilizzando uno dei più recenti microprocessori Broadwell-E, consentendo una bandwidth massima teorica veramente molto elevata, pari a ben 68,2 GB/s o 76,8GB/s sempre in relazione al microprocessore in uso.

Nessuna sostanziale differenza per quanto riguarda, invece, il Controller PCI-Express integrato, sempre in grado di gestire un massimo di ben 40 linee PCI-Express 3.0 (che scendono a 28 linee nel microprocessore Core i7 5820K o 6800K), supportando appieno le tecnologie Multi-GPU sia di NVIDIA (SLI) che di AMD (CrossFireX). Rispetto alla precedente generazione viene però garantita una maggiore flessibilità, rendendo possibili configurazioni 2×16 o addirittura 5×8, ovviamente a patto di utilizzare uno dei due nuovi microprocessori capaci di gestire 40 linee.

Il nuovo PCH è collegato al processore per mezzo di un Link DMI 2.0 di tipo X4, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non. Sul fronte prettamente tecnico una delle più attese novità riguarda il controller USB, ora finalmente capace di offrire un supporto di tipo nativo a ben 6 porte USB 3.0, in aggiunta ad ulteriori 8 porte USB 2.0. Viene, inoltre, aumentato il numero di connessioni SATA 3.0 6Gb/s, raggiungendo le 10 porte, e supportando appieno la tecnologia Rapid Storage 13.1. Al pari dei recenti PCH Serie 9, dedicati alle soluzioni di fascia media, troviamo piena compatibilità con le unità di storage SSD di nuova generazione, dotate di interfaccia meccanica di tipo M.2 PCI-Express oppure SATA Express.

La prima tipologia, nota anche con l’acronimo NGFF (Next Generation Form Factor) si presenta con un connettore simile, ma ovviamente non identico, al vecchio mSATA, ma consente di incrementare in maniera sensibile il bandwidth teorico, dagli ormai limitanti 600MB/s previsti dallo standard Serial ATA 3.0, fino a ben 1GB/s. La seconda tipologia, vale a dire SATA Express, non presenta differenze per quanto riguarda il connettore utilizzato (di tipo SATA standard) e garantisce comunque, almeno in questa prima versione, la medesima bandwidth teorica di 1GB/s.

Abbiamo precisato “in questa prima versione” poiché in realtà, secondo le specifiche ratificate dal SATA-IO (Serial ATA International Organization), le periferiche connesse via SATA Express potrebbero raggiungere un picco massimo ben più elevato, pari a ben 16Gbps, a patto di sfruttare un collegamento PCI-Express Gen 3.0. Questo probabilmente verrà implementato da Intel a partire dalla prossima generazione di chipset, fino ad allora entrambe le interfacce di collegamento supportate, vale a dire M.2 PCI-Express e SATA Express, sfrutteranno una coppia di linee PCI-Express 2.0, gestite direttamente dal PCH.

La tipologia di interfaccia da impiegare è a discrezione del produttore della scheda madre, ma è doveroso precisare che anche nell’eventualità che in un particolare modello siano entrambe supportate, non sarà comunque possibile un utilizzo in parallelo in quanto verrebbero comunque condivise le linee PCI-Express che il PCH dedica allo scopo. Grazie alla rinnovata tecnologia Rapid Storage 13.1, viene garantito il pieno supporto verso queste nuove tipologie di periferiche, consentendone l’utilizzo sia come unità di avvio e sia affiancandole a dischi rigidi tradizionali in maniera da creare una soluzione ibrida. Inoltre viene sfrutta la tecnologia Dynamic Storage Acceleration in modo tale che eventuali impostazioni di risparmio energetico non compromettano le prestazioni velocistiche dell’unità di storage.

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Come di consueto non mancano un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit integrata e la possibilità di gestire ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore della scheda madre).

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L’azienda di Santa Clara, inoltre, segnala il supporto ufficiale alla tecnologia Thunderbolt 2.0 da parte delle schede madri basate su PCH X99 Express. Questa interfaccia di connessione, sviluppata in collaborazione con Apple, è pensata per offrire un unico collegamento per una vasta gamma di dispositivi multimediali, quali schermi (compatibili con le specifiche DisplayPort 1.2 e risoluzioni fino al 4K), unità di memorizzazione o fotocamere digitali, garantendo una velocità di trasferimento bidirezionale dei dati massima teorica davvero notevole, pari a ben 20 Gb/s, ovvero ben quattro volte superiore a quella offerta con un collegamento di tipo USB 3.0 ed il doppio di quanto era capace la prima generazione di Thunderbolt.

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Non manca la possibilità di collegare tra loro due computer, creando una rete locale con velocità di trasferimento equiparabili ad una connessione di tipo ethernet 10Gbit. La maggior parte dei produttori di schede madri renderà accessibile questa tecnologia previa installazione di una scheda aggiuntiva compatibile in uno slot PCI-Express.

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Confezione e Bundle -Parte Prima:


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La nuova scheda madre X99 Taichi di ASRock è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.

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Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale lucida e grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.

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La parte frontale della confezione troviamo è dominata da un’immagine di sfondo che, in maniera del tutto stilizzata con l’ausilio di ingranaggi, riprende i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao, che nella nostra cultura occidentale rappresenta l’eterno equilibrio tra il bene ed il male. Come osserveremo nel corso del nostro articolo, uno degli aspetti più rilevanti della nuova scheda madre di fascia alta X99 Taichi è da ricercarsi nell’aspetto estetico e nella cura per i dettagli previsti, il tutto ottimamente coniugato alla solita e consueta qualità costruttiva e potenzialità tipiche dei prodotti del marchio taiwanese. Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, la scheda vanta un design davvero molto particolare e ricercato, in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding a tema.

Sempre nella parte anteriore della confezione, e precisamente in basso a destra, possiamo notare una serie di icone riguardanti le principali funzionalità del prodotto, tra le quali citiamo l’adozione del PCH X99 Express, a garanzia della massima compatibilità con tutti i microprocessori Intel Core basati su architettura Haswell e Broadwell. Non manca, inoltre, il pieno supporto verso le tecnologie Multi-GPU di AMD e NVIDIA, con possibilità di installazione di un massimo di tre schede grafiche in parallelo (3-Way).

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Posteriormente ritroviamo le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. E’ data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come la certificazione “Super Alloy Motherboard”, a garanzia dell’impiego di componentistica discreta e soluzioni di raffreddamento all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo.

Non mancano, inoltre, tutta una serie di accorgimenti espressamente pensati per soddisfare anche le esigenze degli ormai numerosi appassionati di overclocking. Tra questi è doveroso menzionare la presenza di una robusta circuiteria di alimentazione da ben 12 Fasi, nonché di un PCB ad 8 strati con 2oz di rame, in grado di garantire un’elevata resistenza alle torsioni, minori temperature e maggiore efficienza in condizioni di lavoro fuori specifica. Nella nuovissima X99 Taichi sono previste anche alcune funzionalità esclusive mirate a garantire una maggiore robustezza, come ad esempio i rinforzi metallici sugli slot PCI-Express, perfetti per evitare che con il passare del tempo questi si danneggino sotto il peso delle moderne, e sempre più massicce, schede grafiche 3D.

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Troviamo, inoltre, riferimenti sulla presenza di un sottosistema audio di qualità Purity Sound 3 basato sull’ormai noto chip Realtek ALC1150, di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet basata su chip Intel, connettività Wi-Fi 802.11AC, pieno supporto verso il recente standard di trasmissione USB 3.1, capace di garantire un livello di prestazioni doppio rispetto alla passata generazione (pari a ben 10Gb/s con porte Type-A e Type-C direttamente on-board), e doppia interfaccia M.2 PCI-Express, di tipo Ultra M.2 (PCI-Express Gen3 X4) pensata per l’installazione delle recenti e prestanti unità di storage compatibili. Altre didascalie indicano i componenti principali utilizzati sulla scheda madre e il software fornito in dotazione. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.

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Confezione e Bundle -Parte Seconda:


Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre che una piccola etichetta adesiva riportante tutti i vari codici identificativi e seriali della scheda madre.

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ASRock non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità tutti i particolari. Il design della confezione risulta decisamente curato e consente fin da subito di apprendere tutte le informazioni sul prodotto.

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Aprendo la confezione notiamo che, come di consueto, l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è contenuto tutto il bundle in dotazione mentre in quello inferiore la scheda madre, opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico.

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Dopo aver estratto la scheda dal sacchetto notiamo con piacere che la protezione ulteriore della stessa è demandata ad una vaschetta realizzata in poliuretano espanso che evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.

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Il bundle fornito appare indubbiamente molto completo e così composto:

  • 2 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
  • 1 x DVD contenente driver e utility;
  • 2 x Bustine con N°1 viti per il fissaggio dell’eventuale unità di storage M.2 PCI-Express;
  • 4 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
  • 1 x Adesivo per case;
  • 1 x Bridge NVIDIA SLI rigido 3-Way;
  • 1 x Bridge NVIDIA SLI rigido 2-Way;
  • 1 x Bridge NVIDIA SLI HB rigido 2-Way;
  • 2 x Antenne WiFi Dual Band 2.4GHz/5.0GHz;
  • 1 x Mascherina I/O Shield.

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A nostro avviso, il bundle fornito in dotazione da ASRock risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto. Il manuale lo potete scaricare e consultare direttamente dal sito del produttore. Ora siamo pronti per andare ad analizzare le specifiche tecniche e le feature principali della ASRock X99 Taichi.

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Specifiche Tecniche e Feature ASRock X99 Taichi:


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ASRock è senza dubbio un’azienda molto vitale e con una notevole capacità di innovazione. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di funzionalità che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere.

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Non fa eccezione la nuovissima scheda madre X99 Taichi, una soluzione basata come intuibile su PCH X99 Express e socket LGA-2011-v3, capace di garantire la piena compatibilità non soltanto ai microprocessori di fascia alta per sistemi desktop Haswell-E e Broadwell-E, ma anche le varie declinazioni per server. La memoria di sistema offre pieno supporto Quad-Channel DDR4, con una capacità massima di 128GB o 256GB (esclusivamente in abbinamento a microprocessore server Intel Xeon), e supporta frequenze in overclock fino a ben 3.300MHz, anche con profili XMP 2.0. Pienamente supportati anche i moduli provvisti di tecnologia di correzione degli errori (ECC), indispensabili in ambiti prettamente lavorativi.

Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, su bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s. Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il nuovissimo standard di trasmissione USB 3.1 (una porta Type-C ed una porta Type-A nel pannello posteriore I/O della scheda), capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione (10Gb/s).

Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della ASRock X99 Taichi così come dichiarate dal produttore taiwanese.

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda taiwanese di dare vita ad un prodotto estremamente completo e versatile, capace di soddisfare qualsiasi tipologia di utenza, inclusi i videogiocatori più esigenti, che potranno trovare in questa scheda madre una solida e robusta base per la realizzazione di un potente sistema da gioco, estremamente stabile e prestante.

Le CPU attualmente supportate le trovate al seguente indirizzo, mentre il QLV delle Memorie RAM è disponibile qui. La scheda è pronta per supportare senza problemi il nuovo sistema operativo Windows 10.


ASRock X99 Taichi – Layout


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I prodotti ASRock sono sempre più ricchi di feature che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere, dedicate sia al comparto hardware che a quello software. Le principali feature le potete trovate al seguente link. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la scheda madre X99 Taichi.

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ASRock X99 Taichi – Parte Prima:


Iniziamo la nostra esplorazione della ASRock X99 Taichi osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Tale rigidità eviterà torsioni del PCB quando sottoposto lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo longevità e stabilità nel tempo.

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La scheda, infatti, adotta un particolare PCB costruito in fibra di vetro e contraddistinto da uno spessore superiore, composto di ben otto strati, formati da quattro set con 2oz di rame. Questo aspetto gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.

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La colorazione di base del PCB nera, con finitura opaca, in abbinamento alla particolare nonché appariscente grafica di colore bianco e grigio che riprende i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao con l’ausilio di una serie di ingranaggi stilizzati, dona alla scheda un aspetto unico ed accattivante, che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm.

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Sul lato posteriore, oltre al meccanismo di ritenzione del processore, di produzione Foxconn, possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6791D.

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Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e frutto di uno studio approfondito. In posizione centrale spicca il grande socket LGA-2011v3, in grado di ospitare non soltanto i nuovi microprocessori di fascia alta per sistemi desktop Haswell-E e Broadwell-E, ma anche le varie declinazioni per server, compreso il modello Xeon E5-2699V4 con ben 22 core integrati e tecnologia Hyper-Threading.

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Il produttore taiwanese ha previsto per questo particolare modello un socket di connessione in variante “X-Series OC Socket”, ovvero provvisto di un maggior quantitativo di piedini al fine di garantire una maggiore stabilità operativa e potenzialità in overclock. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.

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Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, prevede una coppia di levette, da aprire e richiudere nella giusta sequenza. Il fissaggio del sistema di dissipazione dedicato al processore avviene semplicemente sfruttando la filettatura presente.

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La nuova X99 Taichi adotta, al pari dei modelli di punta della serie “Extreme”, una robusta circuiteria di alimentazione da ben 12 Fasi, espressamente progettata per garantire una stabilità eccellente, anche in condizione di lavoro fuori specifica.

Gli stadi di alimentazione prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori allo stato solido “Nichicon 12K Platinum Caps” prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, induttanze “Premium Power Choke” capaci di gestire ben 60A di corrente, e mosfet Ultra Dual-N (UDM), contraddistinti da un basso RDS(On), ovvero quando si trovano in stato di attività sono in grado di garantire un’elevata efficienza mantenendo bassa la loro temperatura di esercizio.

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L’azienda ha, inoltre, implementato una tecnologia proprietaria, denominata Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate per l’umidità (Dehumidifier), per le scariche elettrostatiche (ESD Protection), per sovratensioni causate da eventuali malfunzionamenti dell’alimentatore di sistema (Surge Protection) e per i picchi improvvisi e violenti di voltaggio, causati ad esempio dai temporali (Lightning Protection).

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L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress (XXL Aluminium Alloy Heatsink). Il fissaggio alla piastra avviene mediante l’utilizzo di viti, certamente ben più sicure delle più tradizionali clip plastiche, mentre il contatto con le componenti avviene mediante un tradizionale pad termo-conduttivo.

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Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione supplementare 12v da 8-Pin.

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Uno dei particolari che salta subito all’occhio osservando la scheda riguarda senza dubbio la particolare disposizione degli otto slot a disposizione per le memorie, suddivisi una metà alla sinistra e l’altra metà alla destra del socket di connessione del microprocessore. La scheda supporta esclusivamente i nuovi moduli DDR4 in configurazione Quad-Channel, fino a una frequenza massima certificata di ben 3.300MHz (OC), con pieno supporto alla tecnologia Intel XMP 2.0. In caso di utilizzo di un microprocessore appartenente alla famiglia Xeon sono pienamente supportati moduli di memoria provvisti di tecnologia ECC (Error Correction Code). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 128GB oppure, in abbinamento ad un microprocessore di classe server, 256GB.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli ed un Header per la gestione di due porte USB 3.0 supplementari.

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Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di un connettore 4-Pin PWM dedicato alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capace di erogare un massimo di 1.5A (18W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

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ASRock X99 Taichi – Parte Seconda:


Un’altra particolarità della X99 Taichi riguarda gli slot di espansione, per i quali il produttore taiwanese ha previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di tre slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX ed NVIDIA SLI, anche in configurazione 3-Way (16x/8x/8x), ovviamente a patto di utilizzare un microprocessore Haswell-E/Broadwell-E capace di gestire 40 linee, come i Core i7 5930K/6850K/6900K oppure i Core i7 5960X/6950X. Nel caso di utilizzo dei Core i7 5820K e Core i7 6800K, capaci di gestire un massimo di 28 linee, le modalità Multi-GPU 3-Way opererà in configurazione 8x/8x/8x.

Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Oltre ai tre slot PCI-Express Gen 3.0 16x meccanici, troviamo anche una coppia di slot PCI-Express Gen 3.0 4x, utili per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari.

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Nell’area in basso a destra sono presenti ben 10 porte Serial ATA, di cui 8 ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”, la cui gestione è affidata al nuovo PCH Intel X99 Express.

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Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s, nonché le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10, Hot Plug e Intel Rapid Storage.

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Il produttore ha inoltre previsto la presenza sia di un connettore SATA Express, che consente il collegamento di un eventuale unità di nuova generazione a 10Gb/s, e sia di una coppia di connettori Ultra M.2 PCI-Express su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s, compatibile con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 110mm di lunghezza.

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Pienamente supportate, ovviamente, le nuove unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali.

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Al fine di garantire la massima sicurezza è prevista una doppia EEPROM BIOS rimuovibile con rispettivo Switch di selezione, utile per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di aggiornamento o di corruzione dati del BIOS primario, oppure semplicemente per testare versioni di BIOS beta o modificate senza troppi rischi.

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Non manca un sempre utile Debug Display a segmenti che consente l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento della macchina.

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Sempre nella parte bassa della piastra trovano posto vari connettori per ventole, porte audio, USB 2.0, COM supplementari e il pannello con i collegamenti alle funzioni dello chassis.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.

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Grazie alla tecnologia Purity Sound 3, l’azienda offre la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco.

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Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’amplificatore cuffie integrato, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.

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La X99 Taichi dispone di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad una coppia di ottimi controller prodotti da Intel. Troviamo, infatti, sia un WGI218V che un WGI211AT, contraddistinti da un utilizzo veramente limitato del processore centrare durante il normale funzionamento. I controller sono pienamente compatibili con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.

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Buono il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, pari a cinque porte di cui tre direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e ulteriori due sfruttabili utilizzando l’apposito header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata esclusivamente al PCH X99 Express di Intel. Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente curato in modo tale da riprendere i tratti caratteristici della scheda.

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La scheda supporta pienamente il recente standard di trasmissione USB 3.1, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Sono presenti due porte, nello specifico una Type-C ed una Type-A, direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre, la cui gestione è affidata all’ormai noto e rodato controller ASMedia ASM1142.

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Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:

  • 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
  • 2 x Connettori Antenne Wi-Fi 2.4/5GHz;
  • 1 x Switch Clear CMOS;
  • 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
  • 3 x Porte USB 2.0 (colore nero);
  • 3 x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 1 x Porta USB 3.1 Type-C (colore azzurro);
  • 1 x Porta USB 3.1 Type-A (colore azzurro);
  • 2 x Porta LAN RJ45;
  • 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.

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Come vediamo il produttore ha previsto una particolare copertura in plastica, denominata I/O Armor, pensata per proteggere le parti cruciali in prossimità del pannello dall’elettricità statica, ed evitare l’accumulo di polvere. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.

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Uno sguardo al bios – Parte Prima:


La nuova ASRock X99 Taichi adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASRock UEFI”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (P1.40), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.

Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “Taichi” per quanto riguarda il tema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in otto macro-sezioni che nello specifico sono:

  • Main;
  • OC Tweaker;
  • Advanced;
  • Tool;
  • H/W Monitor;
  • Security;
  • Boot;
  • Exit.

Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard.

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La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. I parametri a disposizione sono a dire poco numerosi, inoltre, la nuova piattaforma enthusiast introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, richiedendo la presenza di una serie di nuovi acronimi per identificare la funzione di alcuni dei parametri più importanti.

Tra queste non possiamo non menzionare la reintroduzione dei divisori di frequenza per quanto riguarda il BUS di sistema, caratteristica che offre un più ampio margine di manovra in fase di overclocking, consentendo di mantenere le frequenze operative dei vari componenti sempre entro le specifiche. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione.

Tra i più “interessanti” segnaliamo la funzione Multi Core Enhancement, già incontrata in numerosi altri prodotti, che consente di estendere l’aumento di frequenza previsto dalla tecnologia Turbo Boost di Intel a tutti i core che compongono il processore, garantendo un discreto incremento prestazionale in tutti gli applicativi fortemente multi-threading. Una delle novità introdotte con i nuovi microprocessori Intel Haswell riguarda senza dubbio la nuova logica di regolazione delle tensioni di alimentazione, completamente integrata (iVR).

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Tutte le tensioni, esclusa quella del comparto RAM, partono ora da un unico segnale, denominato CPU Input Voltage che viene poi distribuito, per mezzo del regolatore di tensione integrato, verso tutte le varie componenti interne (Core/Cache, Ring e System Agent). Sempre nella stessa sezione viene offerta la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (massimo cinque profili).

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Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su penna USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.

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Uno sguardo al bios – Parte Seconda:


Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU, del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate (controller USB, SATA, LAN/WAN, Audio etc.), l’impostazione avanzata della nuova interfaccia di collegamento Ultra M.2 PCI-Express, pienamente supportata dal nuovo Intel X99 Express. E’ possibile, inoltre, impostare manualmente la sezione del BIOS che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso e il supporto verso la risoluzione Full-HD 1080p.

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La sezione Tools offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema. Troviamo, inoltre, le funzioni System Browser, che ci restituirà in forma grafica varie informazioni mostrando un’immagine della nostra scheda madre e navigando con il mouse sui vari componenti ce ne mostrerà le caratteristiche e OMG (Online Management Guard), che ci permetterà di controllare gli accessi alla rete internet schedulando attraverso una comoda interfaccia gli accessi. Questo eviterà che il pc possa essere utilizzato per la navigazione internet quando non lo desideriamo. Non manca, inoltre, la possibilità di abilitare o meno la tecnologia proprietaria Dehumidifier.

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Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della ASRock X99 Taichi con la sezione H/W Monitor, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole, dell’eventuale pompa a liquido collegata all’Header dedicato, ed i controlli sulle temperature.

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Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al bios in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 o 10.

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La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc ed è possibile attivare la funzione Boot Failure Guard che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe-mode per poter entrare nel BIOS e modificare i parametri operativi.

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Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ASRock X99 Taichi, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.

La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard X99 Taichi è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ASRock. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:

Immagine_1_-_Configurazione_di_Prova

Tutte le prove eseguite sono state ripetute per ben tre volte, al fine di verificare la validità dei risultati ottenuti. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore di punta per sistemi desktop Core i7 6950X Extreme Edition, basato su architettura Broadwell, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre ASRock X99 Taichi, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

Intel_Core_i7_6950X_Extreme_Edition

  • Default: Intel Core i7 6950X Default (3.5/3.9GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.400MHz 16-16-16-36-2T;

Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Broadwell-E, ovvero 2.400MHz.

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Profilo Default

  • OC-Daily: Intel Core i7 6950X OC (4.1GHz) / Turbo Boost Disabilitato / RAM 3.200MHz 15-15-15-35-2T.

Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.

Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.100MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Boost di Intel) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco superiore ad 1.20v. Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill Trident-Z DDR4 accreditati di una frequenza operativa di 3.200MHz, non si è reso necessario mettere mano alla frequenza di Base Clock (BCLK), ma è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM, mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, impostandola, di conseguenza, a 3.600MHz.

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Profilo OC Daily

La scheda grafica utilizzata, una Inno3D GTX 1070 iChill HerculeZ X3 Edition, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.620MHz/2.052MHz/1.823MHz).

Inno3D_GTX_1070_iChill_HerculeZ_X3_Edition

I driver utilizzati sono gli ultimi NVIDIA Game Ready 375.57, provvisti di certificazione WHQL.

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Profilo scheda video di Inno3D

Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Kingston SSDNow UV400 da 480GB, del Samsung 950Pro M.2 da 512GB e del nuovissimo Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro Anniversary X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti.


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench 11.5 64bit;
  • Cinebench R15 64bit;
  • POV Ray 3.7 64bit;
  • Blender 2.78 64bit;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • wPrime Benchmark v2.10;
  • Hexus PiFast;
  • SiSoftware Sandra 2016 SP1 (22.20);
  • AIDA64 Extreme 5.80.4000;
  • Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.1.2.13.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.40 64bit;
  • 7-Zip 16.04 64bit;
  • True Crypt 7.2;
  • HWBOT RealBench 2.44;
  • HWBOT X265 Benchmark 2.0;
  • 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
  • 3DMark 2013 Advanced Edition v2.1.2973;
  • Unigine Heaven Benchmark v4.0;
  • Unigine Valley Benchmark v1.0.

Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12


  • DiRT Rally – DX11;
  • Middle-Earth: Shadow of Mordor – DX11;
  • Ashes of the Singularity – DX12;
  • Rise of the Tomb Raider (2016) – DX12.

Prestazioni Storage (USB 3.0 & 3.1 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe)


  • Crystal Disk Mark 5.2.0;
  • ATTO Disk Benchmark 3.05.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ASRock X99 Taichi.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 e R15 – 64bit


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 10Core/20Thread.

Cinebench-R11

Cinebench-R15


POV-Ray 3.7


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), a risoluzione Full-HD (1920×1080) e filtro AA 0.3.

POV-Ray


Blender 2.78 – 64bit


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark”, eseguita con impostazioni predefinite.

Blender


Euler3D Benchmark v2.2


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

Euler3D

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

SuperPI


wPrime Benchmark v2.10


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

WPrime


Hexus PiFast


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.

Pifast

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2016 SP1 – 22.20


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

Sandra-Aritmetica

Sandra-Cache-Memoria

Sandra-Crittografia

Sandra-Larghezza-Banda

Sandra-Multimedia-CPU


AIDA64 Extreme Edition 5.80.4000


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

AIDA_-_Banda

AIDA_-_CPU_1

AIDA_-_CPU_2

AIDA_-_FPU

AIDA_-_FPU_2

AIDA_-_Latenza


Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.1.2.13


La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.

La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e un utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.

In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory e implementata anch’essa per la prima volta nel chipset X38, può a sua volta essere controllata attraverso questa utility.

Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”. Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.

XTU

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 5.40 – 64bit


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).

WinRAR


7-Zip 16.04 – 64bit


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.

7-ZIP


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.

Truecrypt

Truecrypt-Full


HWBOT RealBench v2.44


HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.

Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.

RealBench


HWBOT X265 Benchmark 2.0


Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.

Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.

X265

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 11


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

3DMark_11


3DMark 2013


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike ed il nuovissimo Time Spy.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).

I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme ed Ultra) ed ovviamente Time Spy. Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark_2013


Unigine Heaven Benchmark v4.0


Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Heaven-Basic

Unigine-Heaven-Extreme


Unigine Valley Benchmark v1.0


Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Valley-Basic

Unigine-Valley-Extreme

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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


DiRT Rally


DiRT_Rally

DiRT Rally è il gioco di rally più autentico e avvincente mai realizzato, rodato per oltre 129 milioni di km dalla community di DiRT. Coglie la vera essenza del rally, mentre ti lanci su pericolose strade a velocità estreme, cosciente che un urto può rovinare irreparabilmente il tempo di tappa.

Ogni tappa ti mette alla prova in un modo diverso, mentre gareggi al limite del controllo su neve, ghiaccio, asfalto e terriccio, in varie condizioni atmosferiche. Mentre l’auto risente dell’attrito e le tappe si susseguono, il tuo team tenta di mantenerti competitivo e ogni gara diventa un test di concentrazione e abilità. Inoltre, DiRT Rally include contenuti ufficialmente rilasciati dal World Rallycross, permettendoti di provare l’emozione di velocità mozzafiato, gareggiando su alcune delle più veloci fuoristrada al mondo, sfiorando le carrozzerie degli altri piloti su alcuni dei circuiti più amati della serie, in modalità giocatore singolo o in gare multigiocatore ad alta tensione. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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DiRT-Rally


Middle-Earth Shadow of Mordor


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Middle-Earth: Shadow of Mordor è un videogioco di ruolo ispirato all’universo fantasy trattato nei romanzi di J.R.R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Gli eventi del gioco si collocano dopo Lo Hobbit e il ritorno di Sauron al suo vecchio regno per raccogliere le sue forze e prepararsi alla Guerra dell’Anello.

Anche se Gondor ha osservato la valle proprio per questo motivo, l’attesa di 2000 anni dimostra essere eccessiva e la piccola guarnigione del Cancello Nero viene presa completamente di sorpresa. Tutte le persone vengono uccise o prese in schiavitù per rinvigorire lo sforzo bellico di Sauron. Tra i morti, vi è giovane ranger, Talion, insieme a tutta la sua famiglia. La morte non è però un momento per riposare, e Talion viene riportato sulla terra dei vivi da uno misterioso spirito di vendetta. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Shadow-of-Mordor

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Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Ashes of the Singularity


Ashes_of_the_Singularity

Ashes of the Singularity è uno strategico in tempo reale, ambientato in un futuro lontano, sviluppato dalla Oxide Games e Stardock Entertainment e basato sul potente Nitrous Engine, capace di sfruttare in modo massiccio le nuove librerie incluse in Windows 10. Il gioco ispira ad una pietra miliare del calibro di Supreme Commander e offre al giocatore un’esperienza RTS molto più riflessiva e dai ritmi sostenuti rispetto a quanto proposto dalla gran maggioranza dei titoli dello stesso genere. Il gioco supporta le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Ashes-Singularity


Rise of the Tomb Raider (2016)


Rise_of_the_Tomb_Raider

Dopo aver decifrato un antico mistero, Lara deve esplorare la più pericolosa e remota regione della Siberia per scoprire il segreto dell’immortalità prima della spietata organizzazione Trinity. Lara dovrà usare tutte le sue abilità di sopravvivenza, formare nuove alleanze e diventare veramente una “Tomb Raider”.

Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. In “Rise of the Tomb Raider“, Lara supera i suoi limiti e affronta la sua prima avventura da Tomb Raider. L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di gennaio su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Tomb-Raider

{jospagebreak_scroll title=Storage SATA III 6Gb/s, Ultra M.2 PCIe, USB 3.0 e USB 3.1:}


Storage SATA III 6Gb/s, Ultra M.2 PCIe, USB 3.0 e USB 3.1:


Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel X99 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.0


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 3.05


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel X99 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Kingston SSDNow UV400 da 480GB). Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su altre schede madri testate provviste del medesimo PCH. Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.


Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express (Intel X99 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.0


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Benchmark_-_Lettura

Crystal_Disk_Benchmark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 2.47


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA. La nuova X99 Taichi dispone di una coppia di connessioni di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capaci di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s.

Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una delle ultime novità di Samsung, precisamente il nuovo SSD 950Pro M.2 da 512GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura. Per sfruttare al meglio la prestante unità allo stato solido di Samsung abbiamo ovviamente installato l’ultima versione disponibile del driver NVMe, così come caldamente consigliato dal produttore stesso.


Prestazioni Controller USB 3.0 (Intel X99 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.0


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark


ATTO Disk Benchmark 3.05


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

Il nuovo PCH X99 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dai precedenti chipset Intel, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.


Prestazioni Controller USB 3.1 (ASMedia ASM1142)


Crystal Disk Mark 5.2.0


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal-Disk-Mark


ATTO Disk Benchmark 3.05


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO-Disk-Benchmark

La nuova X99 Taichi di ASRock prevede il pieno supporto verso la nuovissima interfaccia di trasmissione USB 3.1, capace di garantire un livello prestazionale doppio rispetto alla generazione precedente, raggiungendo i 10Gb/s. La scheda madre dispone di una coppia di porte (Type-C & Type-A) direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O.

Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-C fornito in dotazione. Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.1, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione. Il controller di cui è provvista la scheda, vale a dire il nuovo ASM1142, si è dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore, in questo caso ASMedia.

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Analisi comparto audio integrato e Consumi Rilevati:


Analisi comparto audio integrato della ASRock X99 Taichi


Così come la maggior parte delle recenti schede madri di fascia alta, anche la nuova X99 Taichi è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato chip Realtek ALC1150, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.

Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio.

A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test.

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Come vediamo ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. La tecnologia proprietaria Purity Sound 3, infatti, comprende tutta una serie di accorgimenti pensati per garantire un suono chiaro e cristallino, quale l’adozione di ottima componentistica discreta, tra cui spiccano dei condensatori audio ad alta qualità (Nichicon Fine Gold) ed un amplificatore per cuffie Texas Instruments NE5532. L’azienda taiwanese, per eliminare qualsiasi tipo di interferenza elettromagnetica (EMI), oltre a prevedere una particolare schermatura, ha deciso di isolare completamente il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.


Consumi Rilevati sulla ASRock X99 Taichi


Per concludere abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente. Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:

  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
  • Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
  • Full-Load Stress eseguendo 30 minuti del System Stability Test di AIDA64 Extreme.

Consumi

Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata ASRock.

{jospagebreak_scroll title=ASRock X99 Taichi – Overclock:}


ASRock X99 Taichi – Overclock:


Durante l’esecuzione delle nostre prove abbiamo potuto constatare come la nuova ASRock X99 Taichi si sia dimostrata pienamente all’altezza delle aspettative, vantando una stabilità operativa veramente notevole anche in condizione di discreto overclocking sfruttando il nostro profilo “OC-Daily”.

Passiamo ora ad osservare, nello specifico, il comportamento della scheda sempre in abbinamento al nostro microprocessore Intel Core i7 6950X Extreme Edition, basato su architettura Broadwell-E, ed al nostro kit di memorie G.Skill Trident Z F4-3200C15Q-32GTZSW 3.200MHz CL15, ma in condizioni di overclock ancora più elevato.

Per prima cosa dobbiamo ammettere che il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese ci è apparso stabile e sufficientemente maturo per garantire una buona esperienza d’uso. Ricordiamo che per la stesura di questo articolo, nonché per l’esecuzione di tutti i test abbiamo utilizzato l’ultima versione ufficiale disponibile al download (P1.40). Grazie all’interfaccia molto intuitiva la navigazione tra i numerosi parametri a disposizione risulta estremamente semplice anche per chi non ha particolari esperienze.

Per tutti gli appassionati di overclock, inoltre, appare innegabile che questa piattaforma di fascia alta promette una buona dose di divertimento per tutti gli appassionati di overclock, riproponendo quelle che sono le peculiarità già incontrate nelle soluzioni di livello inferiore, in abbinamento ai microprocessori LGA-1150 basati su architettura Haswell/Broadwell. Tra queste non manca la logica di regolazione delle tensioni di alimentazione, completamente integrata all’interno del microprocessore (iVR). Di conseguenza, tutte le tensioni, esclusa quella del comparto RAM, partono ora da un unico segnale, denominato CPU Input Voltage che viene poi distribuito, per mezzo del regolatore di tensione integrato, verso tutte le varie componenti interne (Core/Cache, Ring e System Agent).

Per le nostre prove ci siamo affidati ad un sistema di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, che comprende un waterblock Ybris Eclipse, un radiatore da 360 mm con ventole in Push/Pull ed una pompa Laing DDC-1T Plus con Top XSPC. Certamente nulla di esagerato, ma perfettamente in grado di garantire, come vedremo, un buon margine di overclock del nuovo microprocessore.

Senza grossi problemi, infatti, abbiamo raggiunto una frequenza operativa finale pari a 4.500MHz, mantenendo attivati tutti i core e la tecnologia Hyper-Threading, con una tensione di alimentazione di poco superiore a 1.35v. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, raggiungendo quota 3.600MHz (a fronte dei 3.000MHz fissati di default). Purtroppo, con il nostro microprocessore, raffreddato a liquido, non siamo riusciti ad ottenere la condizione ideale, ovvero a far operare sia i Core che la Cache alla medesima frequenza operativa.

Questo parametro, in passato noto anche con il termine di “Uncore” è, al pari di altre piattaforme Intel, liberamente impostabile sfruttando il moltiplicatore dedicato, il tutto senza interferire in alcun modo con altri componenti del sistema. Tuttavia qualche differenza rispetto al passato non manca. Se nelle precedenti piattaforme, infatti, all’aumentare della frequenza della Cache si rendeva necessaria una regolazione manuale della tensione di alimentazione apposita (opzione solitamente identificata come CPU Cache Voltage nella maggior parte delle schede madri) per mantenere/raggiungere la piena stabilità, con i nuovi Skylake questo non serve, in quanto la CPU Cache è direttamente legata all’impostazione della tensione di alimentazione della CPU, ossia al classico VCore Voltage.

Per quanto riguarda le memorie RAM, per lo meno in questa prima serie di prove, abbiamo semplicemente sfruttato il profilo XMP 2.0 previsto dal produttore taiwanese G.Skill, in maniera da impostare in modo automatico sia la frequenza che le latenze ai valori di targa del kit in nostro possesso, vale a dire 3.200MHz con latenze 15-15-15-35 e tensione di alimentazione pari ad appena 1.35v.

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I risultati ottenuti non fanno che confermare appieno le ottime potenzialità in overclock di questa nuova scheda madre di ASRock, i cui punti di forza sono indubbiamente rappresentati non soltanto dall’ottima qualità costruttiva e scelta della componentistica discreta, ma anche da un BIOS che non delude le aspettative, risultando stabile e ricchissimo di parametri configurabili.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


platinum_bb_bdPrestazioni/Overclock:cinque
Funzionalità/Design:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

ASRock è un’azienda con una notevole capacità di innovazione. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di funzionalità esclusive che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere. Non fa ovviamente eccezione la nuova scheda madre X99 Taichi, una delle ultime novità dell’azienda taiwanese, espressamente pensata per soddisfare anche gli appassionati più esigenti, riuscendo a catturarne l’attenzione fin dal primo sguardo, grazie non soltanto alla sua elegante colorazione nera con finitura opaca, ma soprattutto grazie allo stile unico ed accattivante della grafica bianco/grigia prevista sul PCB ed espressamente pensata per riprendere i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao con l’ausilio di una serie di ingranaggi stilizzati.

Una soluzione perfetta, quindi, per tutti coloro che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, oltre che in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding a tema.

A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, a cominciare dal particolare PCB in fibra di vetro ad elevato spessore, composto di ben otto strati, formati da quattro set con 2oz di rame, aspetto che gli conferisce non soltanto un’elevata resistenza alle torsioni, ma anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità, garantendo al tempo stesso un migliore isolamento delle tracce di potenza e segnale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, prestazioni e temperature di esercizio.

Il layout della scheda appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e frutto di uno studio approfondito. In posizione centrale spicca il socket di connessione LGA-2011v3, in grado di ospitare non soltanto i nuovi microprocessori di fascia alta per sistemi desktop Haswell-E e Broadwell-E, ma anche le varie declinazioni per server, compreso il modello Xeon E5-2699V4 con ben 22 core integrati e tecnologia Hyper-Threading. Il produttore taiwanese ha previsto per questo particolare modello un socket di connessione in variante “X-Series OC Socket”, ovvero provvisto di un maggior quantitativo di piedini al fine di garantire una maggiore stabilità operativa e potenzialità in overclock.

La scheda, pur non essendo una scheda madre espressamente concepita per l’overclocking estremo, vanta ugualmente una robusta circuiteria di alimentazione da ben 12 Fasi, progettata per garantire una stabilità più che ottima. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori allo stato solido “Nichicon 12K Platinum Caps” prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, induttanze “Premium Power Choke” capaci di gestire ben 60A di corrente, e mosfet Ultra Dual-N (UDM). Non manca, inoltre, la tecnologia proprietaria Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate.

Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di un connettore 4-Pin PWM dedicato alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capace di erogare un massimo di 1.5A (18W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto. Un’altra particolarità della X99 Taichi riguarda gli slot di espansione, per i quali il produttore taiwanese ha previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di tre slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU AMD CrossFireX ed NVIDIA SLI, anche in configurazione 3-Way. Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.

Il produttore taiwanese, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza sia di un connettore SATA Express, che consente il collegamento di un eventuale unità di nuova generazione a 10Gb/s, e sia di una coppia di connettori Ultra M.2 PCI-Express su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s, compatibile con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 110mm di lunghezza, incluse, ovviamente, le recenti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali.

Viene oltre a ciò garantito il pieno supporto al recentissimo standard di trasmissione USB 3.1, capace di un livello di prestazioni davvero molto elevato, ben due volte superiore rispetto a quanto offerto dalla precedente generazione. Sono presenti una coppia di porte, nello specifico una Type-C ed una Type-A, direttamente accessibile nel pannello posteriore I/O della scheda madre. La loro gestione è affidata al noto e ben rodato controller ASMedia ASM1142.

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La confezione, di generose dimensioni, si presenta con una colorazione di base nera con finitura opaca. Il materiale di cui è costituita è molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale lucida e grafica molto accattivante, dominata da un’immagine di sfondo che, in maniera del tutto stilizzata con l’ausilio di ingranaggi, riprende i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao, che nella nostra cultura occidentale rappresenta l’eterno equilibrio tra il bene ed il male. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.

Non manca un sottosistema audio integrato “Purity Sound 3 capace di offrire la migliore qualità audio disponibile per ottenere un suono chiaro e cristallino, mentre si ascolta musica o durante una sessione di gioco. L’amplificatore cuffie integrato, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile. Durante i nostri test, e applicando un overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso.

Più che soddisfacente il comportamento in overclock spinto. La scheda, infatti, ci ha permesso di raggiungere eccellenti risultati con l’hardware in nostro possesso, il tutto con assoluta semplicità. Gran parte dei meriti sono attribuibili, come anticipato, all’ottima circuiteria di alimentazione di cui la scheda è dotata, nonché all’ottimo livello di maturità del BIOS. Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova ASRock X99 Taichi!

La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 270€ IVA compresa, cifra certamente molto interessante, oltre che ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle indubbie potenzialità offerte da questo prodotto.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout e qualità costruttiva;
  • Design unico ed accattivante;
  • Eccellente stabilità operativa durante tutte le sessioni di test;
  • Ottime prestazioni in ogni ambito;
  • Ottime potenzialità in overclock;
  • Eccellente circuiteria di alimentazione Digi Power da 12 Fasi;
  • Socket di connessione “X Series OC Socket”;
  • Tecnologia proprietaria Full Spike Protection a garanzia della longevità dei vari circuiti;
  • PCH Intel X99 Express;
  • Supporto per tutte le CPU LGA-2011v3 con architettura Haswell e Broadwell;
  • Supporto alle nuove unità SSD con interfaccia M.2 PCI-Express;
  • Doppio connettore Ultra M.2 PCI-Express Gen3 x4;
  • Doppio BIOS con switch di selezione;
  • BIOS UEFI completo e ricco di parametri;
  • Doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet (Intel);
  • Sottosistema audio integrato Purity Sound 3 di ottima qualità, basato su chip Realtek ALC1150;
  • Supporto al nuovo standard di trasmissione USB 3.1 (una porta Type-A ed una porta Type-C).

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia ASRock-Logo per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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