ASRock Z270 Taichi – Intel Z270 Express – LGA-1151

001-asrock-z270-taichi-copertinaSono trascorsi oramai alcuni mesi dalla presentazione ufficiale della sesta generazione di processori Intel Core, conosciute come “Kabylake”. Come di consueto, il debutto di una nuova architettura è spesso associato alla presentazione di una nuova linea di PCH ed è, di conseguenza, causa di nuovo fermento nel mercato delle schede madri. A riguardo, non potevano certo mancare le proposte di ASRock, innegabilmente una delle aziende leader del settore, capace di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di utenza, grazie ad un’offerta ricca e ben differenziata di prodotti. Nell’articolo che vi proponiamo quest’oggi andremo ad osservare la nuovissima scheda madre Z270 Taichi, dedicata ai videogiocatori e proposta ad un prezzo estremamente interessante. Il prodotto si contraddistingue, oltre che per un look moderno ed intrigante, soprattutto per l’adozione del recente PCH Intel Z270 Express, capace di garantire il miglior supporto possibile verso i nuovi processori Core di settima generazione. Per la gioia degli appassionati più esigente sono state previste numerose funzionalità di assoluto spessore, tra le quali non possiamo non citare la presenza di una doppia interfaccia Ultra M.2 PCI-Express da 32Gb/s, di un connettore dedicato alla gestione/regolazione di eventuali pompe a liquido, di un’interfaccia di rete Intel di ultima generazione, nonché di un’accattivante sistema di illuminazione basato su tecnologia proprietaria AURA RGB LED. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!

ASRock Z270 Taichi – Intel Z270 Express – LGA-1151 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


Logo-azienda

ASRock Inc. è una azienda informatica fondata nel 2002 come sussidiaria della più rinomata ASUSTek. L’obiettivo principale era quello di produrre schede madri indirizzate principalmente alla fascia entry-level del mercato. Inizialmente, infatti, l’azienda produceva schede madri OEM poco costose utilizzando soprattutto vecchi chipset. Questi prodotti ebbero successo oltre che per il loro prezzo contenuto anche per la loro elevata affidabilità.

Dedicando sforzi per portare ai clienti schede madri innovative e affidabili con il concetto progettuale delle 3 C, “Creative, Considerate, Cost-effective”, ASRock ha fondato con successo un noto marchio leader del settore delle migliori schede madri per rapporto prezzo/prestazioni. L’alto riconoscimento dei prodotti ASRock deriva dalla devozione della società a portare ai clienti i migliori prodotti basandosi sui suddetti principi.

KeepLeading

Oltre alle caratteristiche creative e alle funzionalità dei loro prodotti, gli ingegneri ASRock, prestano particolare attenzione alla EMI, termica, acustica e alle modalità per ottenere la completa soddisfazione del cliente.

ASRock fornisce particolare attenzione alla questione eco-ambientale con il rilascio di prodotti ROHS e alle funzioni di risparmio energetico per rispettare l’ambiente. Ci sentiamo di sottolineare questo particolare aspetto, in quanto non sono molte le aziende che lo prendono in considerazione.

Negli ultimi anni le enormi potenzialità e qualità dei suoi prodotti sono notevolmente cresciute, pur mantenendo uno dei migliori rapporti qualità/prezzo di sempre. Maggiori informazioni le trovate sul Sito ASRock.

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PCH Intel Serie 200 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità:


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Come di consueto, in concomitanza con il debutto di una nuova architettura Core, è abitudine di Intel presentare anche una nuova linea di PCH, in questo caso appartenenti alla Serie 200 ed espressamente pensati per offrire pieno supporto verso i nuovi microprocessori di settima generazione, meglio noti con il nome in codice “Kabylake”. Così come avvenuto in passato, anche in quest’occasione il colosso di Santa Clara ha scelto di non apportare modifiche per quanto riguarda il socket di connessione, che rimane quello tradizionale di tipo LGA-1151.

Una conseguenza di questa scelta è la possibilità di poter utilizzare tutti i nuovi processori Kabylake anche sulle precedenti schede madri provviste di PCH Serie 100 (previo aggiornamento del BIOS), o viceversa uno dei precedenti microprocessori basati su architettura Skylake sulle nuove soluzioni dotate dei nuovi PCH Serie 200.

Sempre più che buona la differenziazione in relazione alle caratteristiche e alle funzionalità offerte, spaziando da modelli meno completi e di conseguenza più economici, come il B250, il Q250 e l’H270 Express, indubbiamente idonei all’utilizzo in soluzioni a basso costo e di più ridotte dimensioni, fino ad arrivare ai modelli più avanzati, come i top di gamma Q270 e Z270 Express, pensati per la realizzazione di soluzioni rivolte ad un’utenza più esigente che necessita di maggiori funzionalità, come il supporto all’overclocking, a configurazioni Multi-GPU o alla realizzazione di sistemi commerciali basati su piattaforma vPro.

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Tra le principali novità rispetto alle soluzioni della passata generazione segnaliamo un sensibile incremento del numero di linee PCI Express di terza generazione gestite dal controller integrato nel chipset, raggiungendo le 24 linee nelle proposte di punta Q270/Z270 Express e 20 linee nel caso del nuovo H270 Express.

Oltre a questo, tutti i nuovi PCH implementano il pieno supporto verso le attesissime soluzioni Intel Optane, basate sull’innovativa tecnologia di memoria 3D XPoint, sviluppata dal colosso di Santa Clara in stretta collaborazione con Micron con l’obiettivo di combinare i punti di forza delle prestanti memorie NAND Flash con quelli tipici delle più tradizionali SDRAM.

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In questa maniera sarà possibile la realizzazione di soluzioni contraddistinte da una capacità di archiviazione ben più elevata rispetto agli standard attuali, pur senza rinunciare alla bassa latenza, notevole prestazioni velocistiche e soprattutto a costi sensibilmente inferiori. Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, vale a dire lo Z270 Express, adottato da ASRock sulla soluzione in esame:

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Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma, i nuovi microprocessori Kabylake mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel, nonché la piena compatibilità non soltanto verso i nuovi moduli di memoria DDR4, ma anche verso dei più tradizionali, ed economici, moduli di memoria DDR3L.

Il supporto verso l’una o l’altra tipologia, ovviamente, sarà a discrezione dei vari produttori di schede madri, bisognerà quindi prestare particolare attenzione al modello che si intende acquistare al fine di evitare spiacevoli sorprese. La frequenza operativa massima certificata, per quanto riguarda i moduli DDR4, raggiunge quota 2.400MHz, consentendo una bandwidth massima teorica molto elevata, pari a ben 38,4 GB/s. Per ciò che riguarda, invece, i moduli DDR3L, viene certificata una frequenza operativa massima di 1.600MHz.

Rispetto alla precedente generazione di PCH (Serie 100) non vi sono da segnalare differenze per ciò che riguarda il controller Serial ATA integrato, sempre in grado di gestire un massimo di sei porte di terza generazione a 6Gb/s, ed il quantitativo massimo di connessioni USB 3.0, sempre esteso a ben 10 porte, su un totale complessivo di 14 porte (USB 2.0 + USB 3.0).

Nessuna novità per quanto riguarda il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore, sempre in grado di gestire un massimo di 16 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x, oppure 8x/4x/4x. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione 16x/8x/8x su linee PCI-Express di seconda generazione.

Il nuovo PCH è sempre collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) di terza generazione da ben 8GT/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non, sfruttando ben quattro linee PCI-Express 3.0 al fine di incrementare l’efficienza ed eliminare qualsiasi collo di bottiglia.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z270 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e niente meno che ulteriori 24 linee PCI-Express 3.0, la cui gestione è completa discrezione del produttore della scheda madre. Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato e sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.

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La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. I nuovi PCH della Serie 200, in abbinamento ai processori di settima generazione, sono inoltre in grado di garantire il supporto nativo verso la tecnologia Thunderbolt 3 tramite connessione USB Type-C, capace di assicurare una velocità di trasferimento doppia rispetto alla passata generazione dello standard, raggiungendo una banda passante pari a ben 40Gb/s.

Specifiche del genere appaiono più che sufficienti per gestire, ad esempio, una soluzione grafica discreta esterna (molto in voga in ambito mobile, al fine di espandere le potenzialità del comparto grafico integrato) oppure una coppia di monitor con pannelli 4K a 60Hz. Valori di tutto rispetto anche sotto il profilo energetico, con possibilità di alimentare periferiche esterne fino a ben 100W di potenza, includendo funzionalità di ricarica veloce.

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Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, caratteristica confermata anche in questi nuovi PCH.

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Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Device Protection with Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.

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ASRock Z270 Taichi – Confezione e Bundle:


La nuova scheda madre Z270 Taichi di ASRock è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore taiwanese, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.

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Esteticamente troviamo una colorazione di base nera con finitura superficiale opaca e grafica molto accattivante, a tal punto che riteniamo improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici non rappresentano solo un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente già l’opportunità di valutare se il prodotto possa soddisfare le proprie esigenze.

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La parte frontale della confezione troviamo è dominata da un’immagine di sfondo che, in maniera del tutto stilizzata con l’ausilio di ingranaggi, riprende i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao, che nella nostra cultura occidentale rappresenta l’eterno equilibrio tra il bene ed il male. Come osserveremo nel corso del nostro articolo, uno degli aspetti più rilevanti della nuova scheda madre Z270 Taichi è da ricercarsi nell’aspetto estetico e nella cura per i dettagli previsti, il tutto ottimamente coniugato alla solita e consueta qualità costruttiva e potenzialità tipiche dei prodotti del marchio taiwanese. Per la gioia degli appassionati che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, la scheda vanta un design davvero molto particolare e ricercato, in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding a tema.

Sempre nella parte anteriore della confezione, e precisamente in basso a destra, possiamo notare una serie di icone riguardanti le principali funzionalità del prodotto, tra le quali citiamo l’adozione del nuovissimo PCH Z270 Express, a garanzia della massima compatibilità con tutti i microprocessori Intel Core si sesta e settima generazione basati su architettura Skylake e Kabylake. Non manca, inoltre, il pieno supporto verso le tecnologie Multi-GPU di AMD e NVIDIA.

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Posteriormente ritroviamo le principali icone rappresentative delle tecnologie supportate, questa volta però con maggiori dettagli. Come di consueto viene data giusta enfasi alle tecnologie proprietarie dell’azienda, come la proprietaria RGB LED, pensata per la gestione del sistema di illuminazione a LED previsto, e la certificazione “Super Alloy Motherboard”, a garanzia dell’impiego di componentistica discreta e soluzioni di raffreddamento all’avanguardia, espressamente pensate per garantire non soltanto le migliori prestazioni possibili, ma anche e soprattutto una maggiore stabilità e durevolezza nel tempo.

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Nella nuovissima Z270 Taichi sono inoltre previste anche alcune funzionalità esclusive mirate a garantire una maggiore robustezza, come ad esempio i rinforzi metallici sugli slot PCI-Express, perfetti per evitare che con il passare del tempo questi si danneggino sotto il peso delle moderne, e sempre più massicce, schede grafiche 3D.

Troviamo, inoltre, riferimenti sulla presenza di un sottosistema audio a 7.1 canali di buona qualità, provvisto di tecnologia Purity Sound 4, di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet basata su chip Intel, e di ben tre interfacce M.2 PCI-Express, di tipo Ultra M.2 (PCI-Express Gen3 x4) pensate per l’installazione delle recenti e prestanti unità di storage compatibili. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.

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Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre che una piccola etichetta adesiva riportante tutti i vari codici identificativi e seriali della scheda madre.

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Aprendo la confezione notiamo che, come di consueto, l’interno è diviso in due comodi scomparti. In quello superiore è contenuto tutto il bundle in dotazione mentre in quello inferiore la scheda madre, opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico.

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Dopo aver estratto la scheda dal sacchetto notiamo con piacere che la protezione ulteriore della stessa è demandata ad una vaschetta realizzata in poliuretano espanso che evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.

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Il bundle fornito appare indubbiamente molto completo e così composto:


  • 2 x Manuali d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
  • 1 x DVD contenente driver e utility;
  • 2 x Bustine con N°1 viti per il fissaggio dell’eventuale unità di storage M.2 PCI-Express;
  • 4 x Cavi SATA-III (6Gb/s) di buona qualità;
  • 1 x Adesivo per case;
  • 1 x Bridge NVIDIA SLI rigido 2-Way;
  • 1 x Bridge NVIDIA SLI HB rigido 2-Way;
  • 2 x Antenne WiFi Dual Band 2.4GHz/5.0GHz;
  • 1 x Mascherina I/O Shield.

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Scopriamo ora quali sono le principali specifiche tecniche dichiarate dal produttore.

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Specifiche Tecniche ASRock Z270 Taichi:


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ASRock sta dimostrando, nel corso degli ultimi anni, di essere un’azienda molto vitale e con una notevole capacità di innovazione. I suoi prodotti sono sempre più ricchi di funzionalità che propongono soluzioni tecniche all’avanguardia ed uniche nel loro genere.

Non fa eccezione la nuovissima scheda madre Z270 Taichi, una soluzione basata come intuibile sul recente PCH Z270 Express e Socket LGA-1151, appositamente pensati per garantire la piena compatibilità con tutti i microprocessori Intel di sesta e settima generazione, basati su architettura Skylake e Kabylake e sviluppati con processo produttivo a 14 nanometri.

La scheda offre pieno supporto verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni, in configurazione Dual-Channel. Nello specifico viene offerta la possibilità di installazione di un massimo di 64GB di memoria, con frequenza massima in overclock pari a ben 3.733MHz, anche con profili XMP 2.0.

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Non manca il supporto agli standard USB 3.0, SATA III 6Gb/s e SATA Express 10Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, su bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s.

Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il nuovissimo standard di trasmissione USB 3.1 (una porta Type-C ed una porta Type-A nel pannello posteriore I/O della scheda), capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione (10Gb/s).

La scheda supporta configurazioni Multi-GPU fino a tre schede grafiche in SLI (Nvidia) o in CrossfireX (AMD), indubbiamente una buona notizia per i videogiocatori più esigenti. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della Z270 Taichi così come dichiarate dal produttore taiwanese:

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda di dare vita ad un prodotto estremamente versatile ed indubbiamente idoneo alla realizzazione di un sistema da gioco stabile ed affidabile. Le CPU attualmente supportate le trovate a questo indirizzo, mentre il QLV delle Memorie RAM è disponibile qui. La scheda è ovviamente pronta per supportare senza problemi il sistema operativo Windows 10.


ASRock Z270 Taichi – Layout


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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la nuova proposta di ASRock.

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ASRock Z270 Taichi – Parte Prima:


Iniziamo la nostra esplorazione della ASRock Z270 Taichi osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Tale rigidità eviterà torsioni del PCB quando sottoposto lunghi periodi di utilizzo in qualsiasi condizione ambientale, garantendo longevità e stabilità nel tempo.

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Le scheda, infatti, adotta un particolare PCB costruito in fibra di vetro e contraddistinto da uno spessore superiore, composto di ben otto strati con 2oz di rame. Questo aspetto gli conferisce, oltre che come abbiamo anticipato un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.

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La colorazione di base del PCB nera, con finitura opaca, in abbinamento alla particolare nonché appariscente grafica di colore bianco e grigio che riprende i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao con l’ausilio di una serie di ingranaggi stilizzati, dona alla scheda un aspetto unico ed accattivante, che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard ATX con dimensioni pari a 30.5 cm x 24.4 cm.

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Sul lato posteriore, oltre al meccanismo di ritenzione del processore, di produzione Foxconn, possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e del controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un Nuvoton NCT6791D.

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Come vediamo il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione (Skylake-S), oltre che ovviamente tutti i recenti modelli di settima generazione, meglio noti con il nome in codice Kabylake-S e sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.

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Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da Foxconn, non presenta alcuna differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni. Di conseguenza viene mantenuta la piena compatibilità con qualsiasi sistema di dissipazione del calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione LGA-115X.

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La nuova Z270 Taichi adotta una robusta circuiteria di alimentazione da 8+4 Fasi (CPU VRM + iGPU VRM), espressamente progettata per garantire un’ottima stabilità e durevolezza nel tempo, anche in condizione di overclocking. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di indubbia qualità, tra cui condensatori polimerici giapponesi Nichicon 12K Black, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita e induttanze “Premium Power Choke” in grado di supportare sino a 60A di corrente.

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La configurazione delle fasi di alimentazione, tuttavia, prevede un design reale a 4+2 Fasi, successivamente doppiate mediante l’ausilio di una serie di Phase Doubler marchiati International Rectifier, quattro dedicati al circuito CPU VRM e due a quello iGPU VRM.

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Sempre dello stesso produttore è il controller scelto per la loro gestione, precisamente troviamo un IR35201 Digital Multi-Phase PWM, capace di gestire un output massimo di 8+0/7+1/6+2 Fasi. Ovviamente per ogni singola fase è stato previsto un raddoppio sia del quantitativo di induttanze e sia dei MOSFET. Il produttore ha scelto di affidarsi, per quanto riguarda questi ultimi, a Texas Instruments, adottando degli eccellenti NexFET CSD87350 Dual N-Channel, all’interno dei quali è presente sia il MOSFET Low-Side e sia l’High-Side.

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ASRock Z270 Taichi – Parte Seconda:


L’azienda ha, inoltre, implementato l’ormai nota tecnologia proprietaria Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti grazie ad una serie di protezioni integrate per l’umidità (Dehumidifier), per le scariche elettrostatiche (ESD Protection), per sovratensioni causate da eventuali malfunzionamenti dell’alimentatore di sistema (Surge Protection) e per i picchi improvvisi e violenti di voltaggio, causati ad esempio dai temporali (Lightning Protection).

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L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress (XXL Aluminium Alloy Heatsink).

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Il fissaggio alla piastra avviene mediante l’utilizzo di viti, certamente ben più sicure delle più tradizionali clip plastiche, mentre il contatto con le componenti avviene mediante un tradizionale pad termoconduttivo.

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Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presente un connettore di alimentazione 12v 8-Pin EPS.

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Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel e Intel XMP 2.0, in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 3.733MHz (OC).

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Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 64GB. In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli, una coppia di Header per la gestione di quattro porte USB 3.0 supplementari, uno switch XMP ed un’ulteriore porta USB 3.0, questa volta di tipo A verticale.

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Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di un connettore 4-Pin PWM dedicato alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capace di erogare un massimo di 1.5A (18W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

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Un’altra particolarità della Z270 Taichi riguarda gli slot di espansione, per i quali è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di ben quattro slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x8/x8) ed AMD CrossFireX anche in configurazione 3-Way (x8/x4/x4).

Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio. Oltre agli slot PCI-Express Gen 3.0 16x meccanici, troviamo anche uno slot PCI-Express Gen 3.0 1x (Flexible PCIe), utile per l’installazione ad esempio di schede audio dedicate o eventuali controller supplementari.

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Nell’area in basso a destra sono presenti 10 porte Serial ATA, tutte ruotate in modo da facilitare l’inserimento dei cavi e migliorare il “cable management”. Come anticipato, la gestione di sei di queste porte è affidata al nuovo PCH Intel Z270 Express, mentre per le restanti quattro è previsto un controller supplementare ASMedia ASM1061.

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Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s. Le porte gestite dal PCH Intel supportano, inoltre, le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10, Intel Rapid Storage Enterprise e Smart Response.

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Il produttore ha inoltre previsto la presenza di una coppia di connettori SATA Express, che consentono il collegamento di eventuali unità di nuova generazione a 10Gb/s.

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ASRock Z270 Taichi – Parte Terza:


Così come la maggior parte delle soluzioni di ultima generazione anche la Z270 Taichi prevede delle connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm di lunghezza.

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Nello specifico la scheda dispone di ben tre connettori su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali ed in configurazione RAID a tre vie, oltre che le future soluzioni basate su tecnologia Intel Optane.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz.

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Grazie all’implementazione della tecnologia proprietaria Purity Sound 4 vengono offerti all’utente tutti gli strumenti necessari per attuare una serie di miglioramenti sulla qualità della riproduzione, al fine di ottenere un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo, dall’ascolto dei propri brani musicali preferiti, alle più impegnative sessioni di gioco.

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Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI), oltre ad essere prevista una particolare schermatura, è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre. L’amplificatore cuffie integrato Texas Instruments NE5532 da 600Ohm, i condensatori audio ad alta qualità e i connettori placcati oro permettono di ottenere una qualità sonora davvero incredibile.

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Al fine di garantire la massima sicurezza è prevista una doppia EEPROM BIOS non-rimuovibile con tecnologia proprietaria Secure Backup UEFI, espressamente pensata per recuperare la scheda madre in caso di errori di programmazione in fase di aggiornamento o di corruzione dati del BIOS primario, oppure semplicemente per testare versioni di BIOS beta o modificate senza troppi rischi. Non manca un sempre utile Debug Display a segmenti che consente l’identificazione immediata di eventuali problemi di funzionamento della macchina.

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La Z270 Taichi dispone di una doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad una coppia di ottimi controller prodotti da Intel.

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Nello specifico troviamo sia un ottimo i219-V che un i211AT, capaci di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento e risultare pienamente compatibili con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.

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Indubbiamente più che buono il quantitativo di porte USB 3.0 presenti, pari a ben nove porte, la cui gestione è affidata non soltanto al PCH Z270 Express di Intel, ma anche ad un controller supplementare ASM1074 di ASMedia.

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Nello specifico quest’ultimo si occupa esclusivamente della gestione delle quattro porte frontali sfruttabili utilizzando gli appositi header on-board, mentre al PCH Intel viene affidata la gestione della porta Type-A verticale on-board e delle quattro porte direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O (di cui una convertibile Type-C). Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di generose dimensioni ed esteticamente curato in modo tale da riprendere i tratti caratteristici della scheda.

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La scheda supporta pienamente il recente standard di trasmissione USB 3.1, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Sono presenti due porte, nello specifico una Type-C ed una Type-A, direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre, la cui gestione è affidata al recente controller ASM2142 di ASMedia.

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Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:


  • 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
  • 2 x Connettori Antenne Wi-Fi 2.4/5GHz;
  • 1 x Switch Clear CMOS;
  • 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
  • 1 x Uscita Video Display Port;
  • 1 x Uscita Video HDMI;
  • 4 x Porte USB 3.0 (colore blu);
  • 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-C (colore azzurro);
  • 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-A (colore azzurro);
  • 2 x Porta LAN RJ45;
  • 1 x HD Audio 5 in 1 Jack.

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Come vediamo il produttore ha previsto una particolare copertura in plastica, denominata I/O Armor, pensata per proteggere le parti cruciali in prossimità del pannello dall’elettricità statica, ed evitare l’accumulo di polvere. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.

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BIOS ASRock Z270 Taichi – Parte Prima:


La nuova Z270 Taichi adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo, denominato dall’azienda “ASRock UEFI”. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione disponibile sul sito web del produttore (1.34), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.

Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante ed in pieno stile “Taichi” per quanto riguarda il tema. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù superiore è diviso in otto macro-sezioni che nello specifico sono:


  • Main;
  • OC Tweaker;
  • Advanced;
  • Tool;
  • H/W Monitor;
  • Security;
  • Boot;
  • Exit.

Nella sezione Main sono disponibili le informazioni relative al nostro sistema come versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, memoria complessiva e distribuzione della stessa sugli slot della motherboard.

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La sezione OC Tweaker è senza dubbio quella di maggiore interesse per gli appassionati dell’overclock. Al suo interno, infatti, trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione. Inoltre la nuova piattaforma di fascia media Skylake/Kabylake introduce alcune novità per quanto riguarda l’overclocking, richiedendo la presenza di una serie di nuovi acronimi per identificare la funzione di alcuni dei parametri più importanti.

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Tra queste non possiamo non menzionare la reintroduzione di un Base Clock (BCLK) di tipo Full Range liberamente impostabile all’interno del BIOS della scheda madre. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking. A differenza delle piattaforme precedenti non è quindi prevista alcuna impostazione riguardante lo Strap, in quanto tale bus risulta del tutto indipendente sia nei confronti del PCIe e sia nei confronti del DMI, entrambi ancorati ai canonici 100MHz di frequenza.

Un’altra interessante novità, introdotta con i nuovi microprocessori di settima generazione, riguarda la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX. Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in overclock apparentemente rock-solid. Grazie alla nuova funzionalità AVX Ratio Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema.

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Sempre nella stessa sezione viene offerta la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (massimo cinque profili).

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Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano per lo meno le impostazioni più importanti, oppure di salvare comodamente degli screenshot su penna USB semplicemente premendo il tasto F12 sulla tastiera.

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BIOS ASRock Z270 Taichi – Parte Seconda:


Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano, ad esempio, alle varie impostazioni della CPU, del Serial ATA e del risparmio energetico, oltre attivare/disattivare le varie periferiche integrate (controller USB, SATA, LAN/WAN, Audio etc.), l’impostazione avanzata della nuova interfaccia di collegamento Ultra M.2 PCI-Express, pienamente supportata anche dal nuovo Intel Z270 Express. E’ possibile, inoltre, impostare manualmente la sezione del BIOS che si desidera venga caricata immediatamente dopo l’accesso e il supporto verso la risoluzione Full-HD 1080p.

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La sezione Tools offre l’accesso a varie utility integrate, tra cui l’Instant Flash per l’aggiornamento del BIOS di sistema. Troviamo, inoltre, le funzioni System Browser, che ci restituirà in forma grafica varie informazioni mostrando un’immagine della nostra scheda madre e navigando con il mouse sui vari componenti ce ne mostrerà le caratteristiche. Sempre all’interno di questa sezione è prevista la possibilità di configurare il sistema di illuminazione presente, basato su tecnologia proprietaria AURA RGB LED.

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Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della ASRock Z270 Taichi con la sezione H/W Monitor, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole, dell’eventuale pompa a liquido collegata all’Header dedicato, ed i controlli sulle temperature.

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Nella sezione Security possiamo impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 o 10.

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La sezione Boot è dedicata alle impostazioni delle periferiche da cui desideriamo avviare il nostro pc ed è possibile attivare la funzione Boot Failure Guard che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe-mode per poter entrare nel BIOS e modificare i parametri operativi.

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Infine nella sezione Exit saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre ASRock Z270 Taichi, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare.

La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock spinto. Il conclusione possiamo affermare che la motherboard Z270 Taichi è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da ASRock. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.

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ASRock Z270 Taichi – AURA RGB LED:


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La nuova Z270 Taichi implementa l’innovativa tecnologia proprietaria AURA RGB LED, pensata per consentire la gestione avanzata del sistema di illuminazione a LED presente sulla scheda.

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Come abbiamo precisato nella sezione precedente questa tecnologia è eventualmente gestibile anche all’interno del BIOS, offrendo le medesime funzionalità previste dal software proprietario. Tuttavia, per una questione di praticità ed immediatezza, ci sentiamo ugualmente di consigliare l’installazione del software di gestione dedicato, liberamente scaricabile accedendo alla pagina web del prodotto (link diretto al download).

Una volta completato lo scaricamento del file e la successiva installazione sul nostro computer, ci troveremo immediatamente di fronte ad un’interfaccia indubbiamente molto aggressiva, con una grafica che molto intuitiva che va a richiamare i tratti distintivi del marchio e del prodotto stesso.

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Il programma messo a punto dall’azienda taiwanese consente una completa gestione dell’illuminazione, della luminosità e degli effetti (statico, a ritmo di musica, ciclo di colori, flash e colori casuali) dei LED collocati in prossimità del dissipatore dedicato al PCH.

Sempre attraverso il programma è possibile gestire, in maniera del tutto indipendente, l’eventuale striscia a LED RGB connessa all’apposito header presente sulla scheda madre.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore Core di settima generazione per sistemi desktop Core i7 7700K, basato su architettura Kabylake, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre ASRock Z270 Taichi, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

  • Default: Intel Core i7 7700K Default (4.2/4.5GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.400MHz 15-15-15-36-2T;

Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Kabylake, ovvero 2.400MHz.

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  • OC-Daily: Intel Core i7 7700K OC (5.0GHz) / Turbo Boost Disabilitato / RAM 3.200MHz 15-15-15-35-2T.

Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.

Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 5.000MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Boost di Intel) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco superiore ad 1.26v.

Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill Trident-Z DDR4 accreditati di una frequenza operativa di 3.200MHz, non si è reso necessario mettere mano alla frequenza di Base Clock (BCLK), ma è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM, mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, impostandola, di conseguenza, a 4.500MHz.

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La scheda grafica utilizzata, una Inno3D GTX 1070 iChill HerculeZ X3 Edition, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.620MHz/2.052MHz/1.823MHz). I driver utilizzati sono gli ultimi NVIDIA Game Ready 378.92, provvisti di certificazione WHQL.

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Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del Samsung 960 EVO M.2 da 500GB e del nuovo Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro Anniversary X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1607 – build 14393.969). Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench 11.5 64bit;
  • Cinebench R15 64bit;
  • POV Ray 3.7 64bit;
  • Blender 2.78c 64bit;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • Hexus PiFast;
  • SiSoftware Sandra 2016 SP1 (22.20);
  • AIDA64 Extreme 5.80.4000;
  • Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.2.0.24.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.40 64bit;
  • 7-Zip 16.04 64bit;
  • True Crypt 7.2;
  • HWBOT RealBench 2.44;
  • HWBOT X265 Benchmark 2.0;
  • 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
  • 3DMark 2013 Advanced Edition v2.3.3663;
  • ALLBenchmark Catzilla 4K;
  • PCMark 8 Professional Edition v2.7.613;
  • Unigine Heaven Benchmark v4.0;
  • Unigine Valley Benchmark v1.0.

Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12


  • Assetto Corsa – DX11;
  • DiRT Rally – DX11;
  • Metro Last Light Redux – DX11;
  • Middle-Earth: Shadow of Mordor – DX11;
  • Thief – DX11;
  • Rise of the Tomb Raider (2016) – DX12;
  • Deus Ex Mankind Divided – DX12.

Prestazioni Storage (USB 3.0 & 3.1 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe)


  • Crystal Disk Mark 5.2.1;
  • ATTO Disk Benchmark 3.05.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla ASRock Z270 Taichi

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 e R15 – 64bit


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 4Core/8Thread.

Cinebench-R11

Cinebench-R15


POV-Ray 3.7


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), a risoluzione Full-HD (1920×1080) e filtro AA 0.3.

POV-Ray


Blender 2.78c – 64bit


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark, eseguita con impostazioni predefinite.

Blender


Euler3D Benchmark v2.2


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

Euler3D

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


SuperPI 1.5Mod XS


Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M.

SuperPI


wPrime Benchmark v2.10


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

WPrime


Hexus PiFast


Famoso programma di benchmark per CPU con principio di funzionamento analogo al SuperPI, ovvero anch’esso basato sul calcolo dei decimali del Pi Greco.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al completamento del calcolo standard.

Pifast

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2016 SP1 – 22.20


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

Sandra-Aritmetica

Sandra-Cache-Memoria

Sandra-Crittografia

Sandra-Larghezza-Banda

Sandra-Multimedia-CPU


AIDA64 Extreme Edition 5.80.4000


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

AIDA_-_Banda

AIDA_-_CPU_1

AIDA_-_CPU_2

AIDA_-_FPU

AIDA_-_FPU_2

AIDA_-_Latenza


Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.2.0.24


La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.

La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e un utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.

In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory e implementata anch’essa per la prima volta nel chipset X38, può a sua volta essere controllata attraverso questa utility.

Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”. Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.

XTU

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 5.40 Final – 64bit:


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).

WinRAR


7-Zip 16.04 – 64bit:


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.

7-ZIP


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2:


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.

Truecrypt

Truecrypt-Full


HWBOT RealBench v2.44:


HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.

Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.

RealBench


HWBOT X265 Benchmark 2.0:


Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.

Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.

X265

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 11:


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

3DMark_11


3DMark 2013:


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike ed il nuovissimo Time Spy.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).

I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme ed Ultra) ed ovviamente Time Spy. Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark_2013


ALLBenchmark Catzilla 4K:


L’ormai noto software di benchmarking ALLBenchmark Catzilla si concentra essenzialmente sulle reali prestazioni della scheda grafica in uso, e consente di fare una analisi completa e dettagliata alla piattaforma di test, al fine di determinare se il Pc è adatto per vedere film in HD o per sfruttare al meglio gli ultimi giochi. Il Test è in grado inoltre di dare utili consigli, su quali componenti hardware installati sul computer devono essere sostituiti al fine di ottenere prestazioni migliori.

Al termine dell’analisi verrà generato un punteggio, inutile dire che maggiore sarà il risultato ottenuto, più prestante sarà la vostra configurazione. Il risultato ottenuto è possibile pubblicarlo direttamente sul sito del produttore, al fine di determinare una classifica con i punteggi migliori. L’ultima versione del programma, Catzilla 4K, risulta molto completa ed intuitiva, consentendo di sfruttare al meglio diverse configurazioni, grazie alla presenza di ben 5 livelli di test:


  • 576p (1024 x 576): per testare netbook e ultrabooks, richiede 256 MB di memoria della GPU;
  • 720p (1280 x 720): per i computer di fascia bassa, richiede 512 MB di memoria della GPU;
  • 1080p (1920 x 1080): per computer di fascia media, richiede 1024 MB di memoria della GPU;
  • 1440p (2560 x 1440): per PC di fascia alta, richiede oltre 1024 MB di memoria sulla GPU;
  • 4K (4096 x 2160): per PC di fascia estrema, richiede oltre 1024MB di memoria sulla GPU e sistema operativo a 64bit.

I nostri test sono stati condotti utilizzando tutti i sopracitati preset. Nel grafico i punteggi complessivi ottenuti.

Catzilla


PCMark 8 Professional:


PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).

Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 8 Professional v2.7.613), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo i risultati ottenuti eseguendo le tre suite principali incluse, vale a dire Home, Creative e Works, in modalità accelerata OpenCL.

PCMark_8


Unigine Heaven Benchmark v4.0:


Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Heaven-Basic

Unigine-Heaven-Extreme


Unigine Valley Benchmark v1.0:


Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Valley-Basic

Unigine-Valley-Extreme

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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


Assetto Corsa:


Assetto_Corsa_-_ok

Assetto Corsa è stato sviluppato presso la sede della KUNOS Simulazioni, situata all’interno del circuito internazionale di Vallelunga, cosa che ha consentito di sviluppare il gioco lavorando a stretto contatto con team racing e piloti professionisti, riuscendo così ad affinare continuamente le tecniche di riproduzioni di circuiti, auto e di perfezionare costantemente il modello dinamico. Il gioco include alcuni dei circuiti più leggendari del motorsport: Monza, Silverstone, Imola, SPA-Francorchamps e molti altri sono stati riprodotti sfruttando la tecnologia Laserscan, che rende possibile replicare tutti i dettagli dei tracciati, la conformazione le pendenze e irregolarità del manto stradale, garantendo una risposta al volante efficace e verosimile.

L’engine grafico DirectX 11 garantisce realismo e immersività, grazie al sistema di illuminazione dinamica e alla riproduzione fedele di superfici, materiali, circuiti, veicoli e altri oggetti 3D. Il modello fisico è concepito per restituire un’esperienza di guida realistica ed appagante, con caratteristiche simulative mai viste su altri prodotti, come lo spiattelamento delle gomme, il graining, blistering e heat cycles, la simulazione aerodinamica estremamente avanzata con ali attive che si muovono secondo dati telemetrici in tempo reale e infine sistemi ibridi come il Kers e ricovero di energia.

I test sono stati condotti usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_Assetto_Corsa

Assetto


DiRT Rally:


DiRT_Rally

DiRT Rally è il gioco di rally più autentico e avvincente mai realizzato, rodato per oltre 129 milioni di km dalla community di DiRT. Coglie la vera essenza del rally, mentre ti lanci su pericolose strade a velocità estreme, cosciente che un urto può rovinare irreparabilmente il tempo di tappa. Ogni tappa ti mette alla prova in un modo diverso, mentre gareggi al limite del controllo su neve, ghiaccio, asfalto e terriccio, in varie condizioni atmosferiche.

Mentre l’auto risente dell’attrito e le tappe si susseguono, il tuo team tenta di mantenerti competitivo e ogni gara diventa un test di concentrazione e abilità. Inoltre, DiRT Rally include contenuti ufficialmente rilasciati dal World Rallycross, permettendoti di provare l’emozione di velocità mozzafiato, gareggiando su alcune delle più veloci fuoristrada al mondo, sfiorando le carrozzerie degli altri piloti su alcuni dei circuiti più amati della serie, in modalità giocatore singolo o in gare multigiocatore ad alta tensione. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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DiRT-Rally

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Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Metro Last Light Redux:


Metro_Last_Light_Redux

Nell’anno 2034, sotto le rovine di una Mosca post apocalittica, nei tunnel della Metro ciò che resta dell’umanità è assediato da minacce provenienti dall’esterno e dall’interno. Dei mutanti si aggirano all’interno delle catacombe sotto la superficie desolata. Anziché fare fronte comune aiutandosi a vicenda, le stazioni-città della metro sono impegnate in una lotta per conquistare l’arma definitiva, un dispositivo in grado di scatenare l’apocalisse proveniente dalle camere blindate militari del D6.

E’ in corso quindi una guerra civile che potrebbe spazzare via per sempre l’umanità dalla faccia della terra. Queste sono le premesse della trama di Metro: Last Light, nel quale interpreteremo il ruolo di Artyom, un personaggio oppresso dal senso di colpa ma mosso dalla speranza, il quale avrà nelle sue mani la chiave per la sopravvivenza del genere umano…

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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MetroLL


Middle-Earth Shadow of Mordor:


Middle-Earth_Shadow_of_Mordor

Middle-Earth: Shadow of Mordor è un videogioco di ruolo ispirato all’universo fantasy trattato nei romanzi di J.R.R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Gli eventi del gioco si collocano dopo Lo Hobbit e il ritorno di Sauron al suo vecchio regno per raccogliere le sue forze e prepararsi alla Guerra dell’Anello.

Anche se Gondor ha osservato la valle proprio per questo motivo, l’attesa di 2000 anni dimostra essere eccessiva e la piccola guarnigione del Cancello Nero viene presa completamente di sorpresa. Tutte le persone vengono uccise o prese in schiavitù per rinvigorire lo sforzo bellico di Sauron. Tra i morti, vi è giovane ranger, Talion, insieme a tutta la sua famiglia. La morte non è però un momento per riposare, e Talion viene riportato sulla terra dei vivi da uno misterioso spirito di vendetta. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Shadow-of-Mordor

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Terza:}


Prestazioni Giochi – Parte Terza:


Thief:


Thief

Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.

I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie. Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti….

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Thief


Rise of the Tomb Raider (2016):


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Dopo aver decifrato un antico mistero, Lara deve esplorare la più pericolosa e remota regione della Siberia per scoprire il segreto dell’immortalità prima della spietata organizzazione Trinity. Lara dovrà usare tutte le sue abilità di sopravvivenza, formare nuove alleanze e diventare veramente una “Tomb Raider”.

Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. In “Rise of the Tomb Raider“, Lara supera i suoi limiti e affronta la sua prima avventura da Tomb Raider. L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di gennaio su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Tomb-Raider

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Giochi – Parte Quarta:}


Prestazioni Giochi – Parte Quarta:


Deus Ex Mankind Divided:


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Deus Ex Mankind Divided riprende le vicende di Adam Jensen da uno dei finali del precedente capitolo. In particolare scopriamo che Adam ha affondato Panchaea e che è rimasto in coma per due anni in una struttura in Alaska. Avviato il gioco ci ritroveremo su di un elicottero con una truppa armata e ci renderemo conto che Adam fa ora parte di una squadra anti terrorismo dell’Interpol. Questa ha un agente sotto copertura a Dubai, con lo scopo di entrare in contatto con un trafficante di armi e potenziamenti ed organizzare un incontro…

L’ultimo capitolo della saga, presentato lo scorso mese di agosto su PC, è sviluppato dalla Eidos Montreal e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12. I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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DeusEx

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Storage – ASRock Z270 Taichi:}


Prestazioni Storage – ASRock Z270 Taichi:


Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel Z270 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark_-_Lettura

Crystal_Disk_Mark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel PCH Intel Z270 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB). Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su altre schede madri testate provviste di PCH della passata generazione (Z170 Express). Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.


Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Benchmark_-_Lettura

Crystal_Disk_Benchmark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.

La nuova Z270 Taichi dispone di ben tre connessioni di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capaci di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s.

Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una delle ultime novità di Samsung, precisamente il nuovo SSD 960 EVO M.2 da 500GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura. Per sfruttare al meglio la prestante unità allo stato solido di Samsung abbiamo ovviamente installato l’ultima versione disponibile del driver NVMe, così come caldamente consigliato dal produttore stesso.


Prestazioni Controller USB 3.0 (Intel Z270 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

Il nuovo PCH Z270 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.0, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dal precedente PCH Serie 100, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.


Prestazioni Controller USB 3.1 (ASMedia ASM2142)


Crystal Disk Mark 5.2.1:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk

La nuova Z270 Taichi di ASRock prevede il pieno supporto verso la nuova interfaccia di trasmissione USB 3.1, capace di garantire un livello prestazionale doppio rispetto alla generazione precedente, raggiungendo i 10Gb/s. La scheda madre dispone di una coppia di porte (Type-C & Type-A) direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O.

Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-C fornito in dotazione. Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.1, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione.

Il controller di cui è provvista la scheda, vale a dire il nuovo ASM2142, si è dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore, in questo caso ASMedia.

{jospagebreak_scroll title=ASRock Z270 Taichi – Analisi comparto audio integrato:}


ASRock Z270 Taichi – Analisi comparto audio integrato:


Così come la maggior parte delle recenti schede madri, anche la nuova Z270 Taichi è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato chip Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.

Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.1). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio.

A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:

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Come possiamo vedere ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. La tecnologia proprietaria Purity Sound 4, infatti, comprende tutta una serie di accorgimenti pensati per garantire un suono chiaro e cristallino, quale l’adozione di ottima componentistica discreta, tra cui spiccano dei condensatori audio ad alta qualità (Nichicon Fine Gold) ed un amplificatore per cuffie Texas Instruments NE5532. L’azienda taiwanese, per eliminare qualsiasi tipo di interferenza elettromagnetica (EMI), oltre a prevedere una particolare schermatura, ha deciso di isolare completamente il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.

{jospagebreak_scroll title=ASRock Z270 Taichi – Overclock:}


ASRock Z270 Taichi – Overclock:


Durante l’esecuzione delle nostre prove abbiamo potuto constatare come la nuova Z270 Taichi si sia dimostrata pienamente all’altezza delle aspettative, vantando una più che buona stabilità operativa anche in condizione di discreto overclocking sfruttando il nostro profilo “OC-Daily”.

Passiamo ora ad osservare, nello specifico, il comportamento della scheda sempre in abbinamento al nostro microprocessore Intel Core i7 7700K, basato su architettura Kabylake, ed al nostro kit di memorie G.Skill Trident Z F4-3200C15D-16GTZSW 3.200MHz CL15, ma in condizioni di overclock ancora più elevato.

Per prima cosa dobbiamo ammettere che il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese ci è apparso stabile e sufficientemente maturo per garantire una buona esperienza d’uso. Grazie all’interfaccia molto intuitiva la navigazione tra i numerosi parametri a disposizione risulta estremamente semplice anche per chi non ha particolari esperienze.

Per tutti gli appassionati di overclock, inoltre, appare innegabile che questa piattaforma promette senz’altro una buona dose di divertimento, vantando un più ampio margine di manovra rispetto al passato grazie alla possibilità di mettere mano alla frequenza del Base Clock o BCLK in maniera completamente libera (BCLK Full Range) e svincolata sia dal bus PCIe che dal DMI. Avremo quindi la possibilità di spremere ogni singolo “MHz” dalle componenti a nostra disposizione, specialmente per quanto riguarda le nuove memorie DDR4.

Per le nostre prove ci siamo affidati ad un sistema di raffreddamento a liquido di tipo tradizionale, che comprende un waterblock Ybris Eclipse, un radiatore da 360 mm con ventole in Push/Pull ed una pompa Laing DDC-1T Plus con Top XSPC. Certamente nulla di esagerato, ma perfettamente in grado di garantire, come vedremo, un buon margine di overclock del nuovo microprocessore.

Senza grossi problemi, infatti, abbiamo raggiunto una frequenza operativa finale pari a 5.200MHz, mantenendo attivati tutti i core, con una tensione di alimentazione di poco inferiore ad 1.33v. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, raggiungendo quota 4.500MHz (a fronte dei 4.200MHz fissati di default). Purtroppo, con il nostro microprocessore, raffreddato a liquido, non siamo riusciti ad ottenere la condizione ideale, ovvero a far operare sia i Core che la Cache alla medesima frequenza operativa.

Questo parametro, in passato noto anche con il termine di “Uncore” è, al pari delle piattaforme Haswell e Haswell-E, liberamente impostabile sfruttando il moltiplicatore dedicato, il tutto senza interferire in alcun modo con altri componenti del sistema. Tuttavia qualche differenza rispetto al passato non manca. Se nelle precedenti piattaforme, infatti, all’aumentare della frequenza della Cache si rendeva necessaria una regolazione manuale della tensione di alimentazione apposita (opzione solitamente identificata come CPU Cache Voltage nella maggior parte delle schede madri) per mantenere/raggiungere la piena stabilità, con i nuovi Kabylake questo non serve, in quanto la CPU Cache è direttamente legata all’impostazione della tensione di alimentazione della CPU, ossia al classico VCore Voltage.

Per quanto riguarda le memorie RAM, per lo meno in questa prima serie di prove, abbiamo semplicemente sfruttato il profilo XMP 2.0 previsto dal produttore taiwanese G.Skill, in maniera da impostare in modo automatico sia la frequenza che le latenze ai valori di targa del kit in nostro possesso, vale a dire 3.200MHz con latenze 15-15-15-35-2T e tensione di alimentazione pari ad appena 1.35v.

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Con le RAM in nostro possesso, anche grazie agli ottimi ICs Samsung B-Die di cui sono provviste, siamo riusciti ad ottenere buoni risultati, raggiungendo una frequenza massima pari a ben 4.000MHz, in abbinamento ad una tensione di alimentazione pari a circa 1.58v (con VCCIO impostato a 1.27v e VCCSA a 1.32v) e a latenze leggermente più spinte rispetto a quelle previste dal produttore (14-14-14-28-220), pur senza rinunciare alla piena stabilità operativa.

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Non potevamo, ovviamente, non verificarne il beneficio con gli applicativi notoriamente più sensibili alla larghezza di banda, ovvero i software di compressione WinRAR e 7-Zip ed i vari benchmark sintetici integrati nella suite AIDA64 Extreme. Anche in questo caso, come vedremo dai grafici riepilogativi proposti di seguito, il guadagno è indubbiamente considerevole!

WinRAR

7-Zip

AIDA-Banda

AIDA-Latenza

I risultati ottenuti non fanno che confermare appieno le ottime potenzialità, anche in overclock, di questa nuova scheda madre di ASRock, i cui punti di forza sono indubbiamente rappresentati non soltanto dall’ottima qualità costruttiva e scelta della componentistica discreta, ma anche da un BIOS che non delude le aspettative, risultando stabile e ricchissimo di parametri configurabili.

N.B.: Ricordiamo che l’overclock è una pratica che può danneggiare in modo permanente i componenti. HW Legend non si assume nessuna responsabilità su eventuali danni cagionati a cose e/o persone dall’improprio utilizzo dei parametri di overclock. Ogni utente adotta questa pratica a suo esclusivo rischio e pericolo.

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Consumi Rilevati:


Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:


  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
  • Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
  • Full-Load Stress eseguendo 30 minuti del System Stability Test di AIDA64 Extreme.

Consumi

Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa nuovissima scheda madre targata ASRock.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


platinum_bb_bdPrestazioni/Overclock:cinque
Funzionalità/Design:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

La nuova scheda madre Z270 Taichi, una delle ultime novità dell’azienda taiwanese, è espressamente pensata per soddisfare gli appassionati più esigenti, riuscendo a catturarne l’attenzione fin dal primo sguardo, grazie non soltanto alla sua elegante colorazione nera con finitura opaca, ma soprattutto grazie allo stile unico ed accattivante della grafica bianco/grigia prevista sul PCB ed espressamente pensata per riprendere i tratti tipici del noto simbolo orientale del Tao con l’ausilio di una serie di ingranaggi stilizzati.

Una soluzione perfetta, quindi, per tutti coloro che amano tenere a vista i componenti del proprio sistema, oltre che in grado di prestarsi ottimamente anche ad eventuali progetti di modding a tema, anche grazie alla presenza di un sistema di illuminazione a LED di tipo RGB, completamente personalizzabile grazie alla tecnologia proprietaria RGB LED.

A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, a cominciare dal particolare PCB in fibra di vetro ad elevato spessore, composto di ben otto strati con 2oz di rame, aspetto che gli conferisce non soltanto un’elevata resistenza alle torsioni, ma anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità, garantendo al tempo stesso un migliore isolamento delle tracce di potenza e segnale, con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di efficienza, prestazioni e temperature di esercizio.

Il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di sesta generazione (Skylake-S), oltre che ovviamente tutti i recenti modelli di settima generazione, meglio noti con il nome in codice Kabylake-S, sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato.

La scheda, pur non essendo una scheda madre espressamente concepita per l’overclocking estremo, vanta ugualmente una robusta circuiteria di alimentazione da ben 8+4 Fasi, progettata per garantire una notevole stabilità. Gli stadi di alimentazione, infatti, prevedono componenti discreti di eccellente qualità, tra cui condensatori polimerici giapponesi “Nichicon 12K Black“, certificati per un MTBF pari a ben 12.000 ore e caratterizzati da un ESR estremamente basso, induttanze “Premium Power Choke” capaci di gestire ben 60A di corrente, ed eccellenti MOSFET NexFET CSD87350 Dual N-Channel di Texas Instruments. Non manca, inoltre, la tecnologia proprietaria Full Spike Protection, pensata per incrementare la longevità dei vari circuiti, grazie ad una serie di protezioni integrate.

Tra le funzionalità esclusive previste su questa particolare scheda madre non possiamo non citare la presenza di un connettore 4-Pin PWM dedicato alla gestione/regolazione delle pompe a liquido, capace di erogare un massimo di 1.5A (18W) oltre che di semplificare ancor più l’integrazione del proprio impianto.

Un’altra particolarità della Z270 Taichi riguarda gli slot di espansione, per i quali il produttore taiwanese ha previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposti a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D.

Le possibilità di espansione sono più che buone e garantite dalla presenza di ben quattro slot PCI-Express 3.0 16x, a supporto delle tecnologie Multi-GPU NVIDIA SLI in configurazione 2-Way (x8/x8) ed AMD CrossFireX anche in configurazione 3-Way (x8/x4/x4). Gli slot PCI-Express appaiono ben spaziati al fine di consentire l’installazione delle schede grafiche in maniera idonea al mantenimento di buone temperature di esercizio.

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Il produttore taiwanese, oltre alle consuete porte Serial ATA classiche, ha previsto la presenza di connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm di lunghezza. Nello specifico la scheda dispone di ben tre connettori su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali ed in configurazione RAID a tre vie, oltre che le future soluzioni basate su tecnologia Intel Optane.

Durante i nostri test, e applicando un overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso.

Più che soddisfacente il comportamento in overclock spinto. La scheda, infatti, ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati con l’hardware in nostro possesso, il tutto con assoluta semplicità. Gran parte dei meriti sono attribuibili, come anticipato, all’ottima circuiteria di alimentazione di cui la scheda è dotata, nonché all’ottimo livello di maturità del BIOS.

Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova ASRock Z270 Taichi! La scheda madre è disponibile sul mercato italiano ad un prezzo medio di circa 220€ IVA compresa, cifra certamente molto interessante, oltre che ampiamente giustificata dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle indubbie potenzialità offerte da questo prodotto.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
  • Design unico ed accattivante;
  • Circuiteria di alimentazione digitale da 8+4 Fasi;
  • PCH Intel Z270 Express;
  • Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
  • Ottime prestazioni complessive;
  • Ottima predisposizione all’overclock;
  • Supporto per tutti i nuovi microprocessori Kabylake a 14nm;
  • Generosa disponibilità di connessioni;
  • Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express;
  • BIOS completo, ricco di parametri e stabile;
  • Doppia interfaccia di rete Gigabit Ethernet Intel;
  • Sottosistema audio integrato Purity Sound 4 di ottima qualità;
  • Supporto al nuovo standard di trasmissione USB 3.1;
  • Sistema di illuminazione su tecnologia proprietarie RGB LED;
  • Bundle completo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia ASRock-Logo per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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