MSI P67A-GD55

FOTO_MSI_-_001E’ passato poco più di un mese dal debutto ufficiale della nuova piattaforma Intel nota col nome di Sandy Bridge, e i vari produttori di schede madri non si sono certo lasciati scappare l’occasione di distinguersi presentando prodotti di alta qualità e con funzionalità particolari. In questa recensione avremo modo di analizzare nello specifico la proposta di MSI, per gli amanti dell’overclock, basata su chipset Intel P67 Express, precisamente la P67A-GD55.

Il livello qualitativo, come da tradizione di questa azienda, si posiziona ad alti livelli, così come il rapporto prezzo/prestazioni.

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Micro-Star International, più conosciuta con il nome MSI, è stata fondata nel 1986, e grazie alla qualità dei suoi prodotti è riuscita ad affermarsi con successo nel settore informatico. Questo successo non è solamente da attribuire all’ottima qualità dei suoi prodotti, ma soprattutto alla continua e costante ricerca tecnologica dei suoi prodotti.

MSI è leader nella produzione di schede madri e video, server/workstation, barebone, networking, elettronica da consumo e Notebook. Sul mercato l’azienda ha ottenuto diversi primati mantenendo la sua posizione tra i primi tre produttori di schede madri a livello globale e tra i primi cinque produttori di server.

Per operare al meglio nel mercato globale e per offrire un servizio ottimale, MSI fornisce supporto in tutte le lingue del mondo attraverso sedi localizzate e siti web dedicati. MSI si trova oggi a Taiwan, in Cina, in USA, in Germania, in Francia, in Olanda, in Inghilterra, in Australia, in Giappone, in Corea, in Polonia, in Russia, in Canada, in India, in Italia, in Turchia, in Canada e in molti altri paesi del mondo.

La filosofia di ”prodotti di qualità” e “soddisfazione del cliente” assume ancor più valore con le certificazioni ISO9002 e ISO9001, estese ormai a tutta la produzione di MSI, grazie a continui test capaci di portare il livello di qualità a un impressionante 99,6%, ben oltre gli standard di mercato.

{jospagebreak_scroll title= Caratteristiche Tecniche&heading=Introduzione:}

Intel P67 Express Chipset: Caratteristiche Tecniche

La MSI P67A-GD55, come facilmente intuibile dal nome, adotta il nuovo Chipset Intel P67 Express, espressamente sviluppato per garantire pieno supporto agli ultimi processori Sandy Bridge a 32nm su Socket LGA-1155, destinati a coprire la fascia media del mercato.

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Come vediamo chiaramente dallo schema, il Chipset P67 Express, prevede un’architettura a singolo chip, resa possibile grazie all’integrazione, direttamente all’interno della CPU, sia del Controller PCI-Express e sia del Memory Controller.

Quest’ultimo è di tipo Dual-Channel, certificato per supportare appieno moduli di memoria di tipo DDR3, operanti fino alla frequenza di 1333MHz.

Le linee PCI-Express 2.0, gestite direttamente dal controller integrato nella CPU, sono in totale 16. Sarà quindi possibile realizzare sistemi Multi-VGA (NVIDIA SLi o AMD CrossFireX) in configurazione 8x/8x.

Il P67 Express Chipset è collegato al processore per mezzo di un Link DMI da 20Gb/s, e si occupa di fungere da bridge fra la CPU e i vari controller integrati e non.

Intel ha incluso nel P67 un Controller SATA in grado di gestire fino ad un massimo di 6 canali, di cui quattro di tipo SATA 3Gb/s e due SATA di terza generazione a 6Gb/s, pienamente compatibili con le tecnologie RAID di tipo 0, 1, 5 e 10.


Attenzione!!


Intel ha da qualche giorno ufficializzato, a seguito di alcuni controlli di produzione, un problema che coinvolge proprio il controller SATA integrato. Il bug è purtroppo a livello hardware, quindi non risolvibile per mezzo di aggiornamenti software e quant’altro, e interessa i chipset Cougar Point della serie 6 per Sandy Bridge, vale a dire P67 e H67.

Il problema, stando a quanto dichiarato dalla stessa Intel, affligge i soli canali SATA 3Gb/s e potrebbe portare, nel tempo, ad un progressivo degrado delle prestazioni del controller, con la possibilità di giungere fino alla totale interruzione della comunicazione tra la scheda madre e la periferica connessa.

Intel ha già avviato la produzione di chipset privi di questo problema, che saranno quindi disponibili a breve per i partner. Coloro che hanno già acquistato una scheda madre P67/H67, potranno richiederne la sostituzione con un prodotto revisionato, non appena disponibile. Fino ad allora è stato sconsigliato l’utilizzo dei canali SATA 3Gb/s in favore di quelli a 6Gb/s non affetti dal bug.

Oltre a quanto detto, il chipset P67 include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit, ulteriori 8 linee PCI-Express 2.0 (la cui gestione è a discrezione del produttore) ed un Controller USB compatibile con lo standard 2.0, in grado di gestire fino a un massimo di 14 porte. La gestione di eventuali connessioni USB 3.0, qualora prevista dal produttore della scheda madre, dovrà quindi essere affidata a controller esterni dedicati.

{jospagebreak_scroll title=Descrizione Prodotto, Confezione e Bundle}

MSI P67A-GD55: Descrizione Prodotto, Confezione e Bundle

La MSI P67A-GD55 è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal produttore. La scatola è veramente appariscente e molto curata, su di essa spiccano tutte le caratteristiche di rilievo del prodotto, quali la componentistica di alto livello, di classe militare, denominata appunto Military Class II, la funzione di Overclock automatico di seconda generazione, denominata OC Genie II e il supporto alle varie tecnologie SLI, CrossFireX, USB3 e SATA 6Gb/s.

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Una volta aperta la confezione troviamo il bundle fornito, comprendente tutto l’essenziale, vale a dire un CD-Rom con driver e software, un bridge SLi, vari manuali d’istruzioni, quattro cavetti SATA di buona qualità, un adattatore Molex 4pin-SATA e la mascherina posteriore I/O.

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La scheda appare solida e ben costruita. Il Form-Factor è conforme allo Standard ATX (30.5×22.5cm). I colori predominanti, che conferiscono alla scheda una certa eleganza, sono il nero e il blu.

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Come vediamo il layout è molto pulito e ben ordinato. Possiamo notare il nuovo Socket LGA-1155, in grado di ospitare tutti i nuovi processori Intel i3, i5 e i7 Sandy Bridge. La zona socket è molto ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori voluminosi oppure, in caso di overclock estremi, la coibentazione. Tutto il meccanismo di fissaggio del processore, sia anteriore che posteriore, è di produzione LOTES.

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L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dall’impiego, soprattutto riguardo la circuiteria di alimentazione, di componentistica di alto livello, che il produttore identifica con la dicitura “Military Class II Components”.  I componenti di classe militare oltre ad essere sensibilmente più costosi di quelli classici, sono caratterizzati da una maggiore tolleranza al funzionamento in condizioni critiche, quali elevati stress e temperature.

La sezione di alimentazione adotta un design a 6+2 Fasi DrMos. Secondo MSI ognuna di queste fasi è comparabile a ben quattro fasi classiche. La funzione “Active Phase Switching” ha il compito di disattivare le fasi di alimentazione in eccesso qualora il sistema non necessiti di tutta la potenza a disposizione, al fine di ottimizzare al massimo il consumo energetico, aumentare la durata delle componenti e mantenere basse le temperature di esercizio. Una batteria di LED consente di sapere, in tempo reale, quante fasi siano attive.

In prossimità della circuiteria di alimentazione possiamo notare il connettore di alimentazione a 8 Pin.

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Spostandoci verso destra troviamo i quattro slot per memorie di tipo DDR3 con supporto Dual-Channel, in grado di ospitare moduli con frequenze di 1066/1333/1600(OC)/1866(OC)/2133(OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX a 24 Poli. MSI ha previsto anche dei punti di lettura per tenere sotto controllo le tensioni operative reali di tutti i componenti vitali.

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Tutti i dissipatori impiegati sui componenti “caldi” della scheda, quali PWM e Chipset sono ricoperti da dissipatori di calore di alluminio, fissati alla scheda mediante l’utilizzo di viti, ben più sicure delle tradizionali clip di plastica. Seppur possano sembrare sottodimensionati, questi dissipatori svolgono egregiamente il loro compito, visto che sia i componenti della circuiteria di alimentazione e sia il chipset P67 sviluppano veramente poco calore durante il loro utilizzo, anche intensivo.

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Le possibilità di espansione sono garantite da tre slot PCI-Express 2.0 1x, due slot PCI e due slot PCI-Express 2.0 16x, che in caso di configurazioni multi vga lavoreranno a banda dimezzata (8x/8x). Notiamo inoltre che questi sono abbastanza distanti tra loro permettendo un miglior ricircolo d’aria tra le due eventuali schede grafiche.

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Appena sotto il primo slot PCIe 16x troviamo la batteria tampone e il Jumper dedicato alla funzione di Clear CMOS. A nostro avviso questa posizione è veramente “scomoda” oltre che inaccessibile non appena si procede all’installazione della scheda grafica.

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Scendendo verso il basso notiamo la presenza di sei porte Serial ATA, gestite direttamente dal chipset Intel P67 Express. La differente colorazione consente di identificare con facilità quali siano quelle di tipo 3Gb/s (di colore nero) e quelle invece a 6Gb/s (di colore bianco).

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Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto i connettori per porte USB 2.0, USB 3.0, COM, Audio, IE1394 supplementari e i pulsanti Power, Reset e OC Genie II. Questo, se premuto, procederà alla ricerca automatica di una configurazione ottimale in overclock. Più avanti, in questa recensione, potrete visionare le nostre prove.

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La gestione dell’audio è affidata al chip Realtek ALC892, che offre supporto HD-Audio a 8 canali.

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Sempre di produzione Realtek è il controller adibito alla gestione dell’interfaccia di rete Gigabit Ethernet, precisamente la scheda adotta il modello RTL8111E su bus PCI-E per garantire piena banda a disposizione. 

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Le connessioni USB 3.0 sono in totale quattro, per questo si è reso necessario l’impiego di due controller NEC D720200F1, senz’altro tra i più utilizzati dai vari produttori di schede madri. 

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Il pannello posteriore I/O è molto ricco, abbiamo infatti:

  • 1x Porta PS/2 per tastiera e mouse;
  • 1x Pulsante Clear CMOS;
  • 8x Porte USB 2.0 (colore nero);
  • 2x Porte USB 3.0 (colore blu)
  • 1x Uscita SPDIF Coassiale;
  • 1x Uscita SPDIF Ottica;
  • 6x HD Audio Jack;
  • 1x RJ-45 LAN Port;
  • 1x Porta IEEE 1394;

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Per ulteriori informazioni visitate il sito ufficiale dedicata a questo prodotto:

http://www.msi.com/product/mb/P67A-GD55.html 

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS}

Uno sguardo al BIOS:

In concomitanza all’introduzione sul mercato della nuova piattaforma Intel Sandy Bridge, quasi tutti i produttori hanno deciso di adottare l’EFI Bios (acronimo di Extensible Firmware Interface BIOS). La sua interfaccia è decisamente più evoluta e accattivante rispetto a quella classica a cui eravamo abituati finora. Finalmente sarà possibile scorrere tra le varie pagine, impostare i parametri e quant’altro, semplicemente utilizzando il nostro mouse in un ambiente che ricorda molto un comune sistema operativo Windows.

Il BIOS di questa MSI appare molto completo, sotto ogni aspetto, oltre che di facile comprensione. Degna di nota la possibilità di impostare la lingua, fra cui spicca l’Italiano.

Per accedere al BIOS è sufficiente premere, all’avvio della macchina, il tasto “F2”. Ci troveremo subito di fronte ad una prima schermata con cinque pulsanti che ci consentiranno di accedere a tutte le varie funzionalità. In alto a destra, invece, il pulsante di selezione del linguaggio e il pulsante di uscita.

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Nella sezione “Green Power” avremo la possibilità di monitorare le tensioni delle componenti principali, gestire i vari LED On-Board e alcune funzionalità di risparmio energetico.

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Nella sezione “Utilities”, invece, troviamo dei programmi interessanti, che ci permetto di effettuare, ad esempio, il Memory Test, al fine di verificare la stabilità delle RAM, il backup dell’Hard-Disk, il Live Update e la modifica dell’immagine del Boot Screen.

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La sezione senz’altro più interessante è quella denominata “Overclocking”, in cui trovano posto tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, voltaggi, timings. I parametri impostabili, per la gioia degli “smanettoni” sono veramente molti e di facile interpretazione. Segnaliamo la possibilità di salvare i vari settaggi di overclock sottoforma di profili, che potranno essere ricaricati in ogni momento senza il bisogno di reinserire tutto manualmente.

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Con questa nuova piattaforma sono stati introdotti dei nuovi acronimi per indicare la funzione di alcuni parametri. Troviamo, ad esempio, il “CPU IO Voltage” ed il “SA Voltage”. Il primo non è altro che il vecchio VTT/VQPI, ovvero la tensione applicata all’IMC Integrato nel processore. Il secondo, invece, fa riferimento al System Agent interno, e serve sostanzialmente, a fornire un quantitativo maggiore di alimentazione all’IMC Integrato e al controller PCI-Express. Un altro nuovo parametro è identificato come “Internal PLL Overvoltage”, ed è stato introdotto di recente, da quasi tutti i brand, per aumentare le capacità di overclock dei processori Step D2. Le opzioni possibili non prevedono l’inserimento di una tensione precisa, ma solamente l’abilitazione/disabilitazione della funzione.

Per poter modificare i singoli parametri è sufficiente cliccarci sopra, apparirà un menù a tendina nel quale sarà possibile scegliere, con estrema praticità, l’impostazione desiderata.

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Un’altra sezione di particolare spessore è identificata con il nome “Settings”. Al suo interno troviamo molte aree di estrema importanza, sarà possibile abilitare/disabilitare le varie periferiche integrate (LAN, Audio, IEE1394 etc.), accedere alle impostaioni di Boot, modificare i parametri di sicurezza della macchina, oltre che aggiornare/ripristinare il BIOS della scheda madre e salvare le impostazioni finora modificate.

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Vi consigliamo, soprattutto ora che siamo agli inizi, di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS a questo indirizzo:

http://www.msi.com/product/mb/P67A-GD55.html#/?div=BIOS 

{jospagebreak_scroll title=Sistema di Prova e Metodologia di Test}

Sistema di Prova e Metodologia di Test: 

Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

Le prove sono state condotte con l’obiettivo di analizzare le performance velocistiche della nuova piattaforma Intel, oltre che le potenzialità di overclock della scheda madre in oggetto.

Per questo motivo ci siamo basati su tre differenti livelli di overclock del processore/memorie, preventivamente testati, al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

Livello 1: Processore alla frequenza di default di 3.4GHz, funzionalità Turbo attivata. Memorie impostate a 1333MHz con latenze pari a 9-9-9-24-1T.

Livello 2: Processore in overclock alla frequenza di 4.0GHz, impostando moltiplicatore a 40x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 1600MHz con latenze pari a 6-8-6-24-1T.

Livello 3: Processore overcloccato alla frequenza di 4.6GHz, impostando il moltiplicatore a 46x e mantenendo inalterato il BCLK (100.0MHz). Memorie impostate a 1866MHz con latenze pari a 6-9-6-24-1T.

Queste le applicazioni interessate, suddivise in tre tipologie differenti:

Prestazioni Rendering e Calcolo:

  • Cinebench 11.5 64bit;
  • POV Ray 3.6;
  • Blender 2.55b 64bit;
  • SuperPI 1.5Mod XS;
  • WPrime 1.55;
  • AIDA 64 Extreme Edition.

Prestazioni Multimedia e Compressione:

  • WinRAR 4.0 Beta6 64bit;
  • 7-Zip 9.20 64bit;
  • X264 HD Benchmark 3.18;
  • PCMark 2005;
  • 3DMark 2006;
  • 3DMark Vantage;
  • 3DMark 11.

Prestazioni Giochi:

  • FarCry 2 – DX10;
  • Lost Planet 2 – DX11;
  • Resident Evil 5 – DX10;
  • Alien vs Predator – DX11.

Durante tutte le prove la scheda grafica è stata mantenuta alle frequenze di default (940/4600). Il sistema operativo è da intendersi privo di qualunque ottimizzazione particolare.

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Rendering e Calcolo}

Prestazioni Rendering e Calcolo: 

Cinebench R11.5:

Maxon Cinebench R11.5 esegue test delle prestazioni mediante l’utilizzo combinato di calcoli matematici complessi. Il primo test riguarda le OpenGL, gli altri test effettuano il rendering di un’immagine, prima utilizzando un solo core del processore e successivamente tutti i core disponibili.

Nel grafico il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e con 4Core/8Thread. 


          

POV-Ray 3.6:

POV Ray è un programma per creare immagini tridimensionali. Vanta un motore per Ray Tracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Balcony.POV” alla risoluzione di 1600×1200 senza AntiAliasing. 


          

Blender 2.55b:

Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena “Flying Squirrel”. 


          

SuperPI 1.5Mod XS:

Famoso programma di benchmark che calcola le cifre decimali del PI Greco, mostrando il tempo impiegato. E’ un buon indice delle prestazioni di CPU e RAM.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 1M, 8M e 32M. 


          

WPrime 1.55:

Al pari del SuperPI, anche il WPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nel grafico il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M. 


          

AIDA64 Extreme Edition:

AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nel grafico i risultati riguardanti la Banda Passante delle Memorie e la loro Latenza.

 

          

          

{jospagebreak_scroll title=Prestazioni Multimedia e Compressione}

Prestazioni Multimedia e Compressione: 

WinRAR 4.0 Beta6 64bit:

Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate). 


          

7-Zip 9.20 64bit:

Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere. 


          

X264 HD Benchmark 3.18:

Famoso Codec x264 grazie con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione da trasformare in formato x264. 


          

PCMark 2005:

Penultima versione del famoso benchmark di Futuremark, in grado di calcolare le performance generali del sistema, o dei singoli reparti (cpu, memoria, hard disk ecc.).

Nel grafico che segue il risultato complessivo ottenuto nelle Suite System e CPU.


          

3DMark 2006:

Il 3DMark06 è un programma di stress test principalmente per schede video, ma anche dell’intero PC. Infatti oltre a misurare le prestazioni del proprio computer con un punteggio finale, può essere utilizzato anche per controllare le temperature del sistema e per testare la stabilità in generale, anche a seguito di un overclock! La nuova versione deriva dal diretto predecessore e necessita di un hardware di ultima generazione per poter essere quanto più obiettivo possibile nel metro di giudizio (per esempio evitando frequenti swapping del disco durante le fasi di test ed andandone ad inficiare i risultati) . La maggior parte dei test grafici sono stati ripresi dal 3DMark05 ed ulteriormente potenziati in quanto a gravosità di elaborazione e nuove funzionalità implementate. La principale differenza con la passata edizione sta nell’importanza conferita alla potenza di elaborazione del processore. Questo si basa sulla consapevolezza che la potenza delle GPU sta crescendo nel recente periodo con un passo più lungo di quello delle CPU, per cui con maggiore frequenza troviamo applicazioni CPU limited. Inoltre vi è da considerare quanto importante sta divenendo la CPU per l’elaborazione degli algoritmi della fisica dei corpi, della logica di gioco, dell’intelligenza artificiale, ecc.. Da qui la necessità di introdurre un doppio test specificatamente incentrato su questa tipologia di calcoli. Il punteggio del 3DMark06 è quindi il risultato della considerazione di GPU e CPU assieme e tende a valutare più come una piattaforma di calcolo sopporti un gioco futuro che a confrontare sottosistemi grafici tra loro. Altra differenza sta nella risoluzione usata come standard dal test (1280×1024 anziché 1024×768) e nella maggiore importanza conferita allo SM3.0, che secondo la casa sarà sempre più adoperato dai programmatori nei prossimi titoli ludici. Il 3DMark06 arriva con un doppio test centrato sullo SM2.0 e altrettanti test sullo SM3.0 e sull’HDR (High Dynamic Range).

Il test è stato eseguito alla risoluzione nativa di 1280*1024 in DirectX 9.0c, è considerato sia il risultato complessivo sia il punteggio riferito alla singola CPU.


          

3DMark Vantage:

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 10.

Il benchmark si compone di 4 distinti test, 2 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. E’ possibile scegliere tra quattro preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso. 

3DMark Vantage introduce per la prima volta il concetto di preset; mentre nelle versioni precedenti vi era una singola configurazione, il nuovo software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme.

I test sono stati eseguiti sfruttando i seguenti preset: Entry, Performance e High. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e il singolo punteggio riferito alla CPU.


          

3DMark 11:

Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software house Futuremark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 nelle modalità Entry, Performance e Extreme.

          

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Prestazioni Giochi: 

FarCry 2:

Far Cry è uno sparatutto in prima persona sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft. Il giocatore vestirà i panni dell’ex membro delle forze speciali dell’esercito statunitense Jack Carver. Far Cry è passato però alla storia soprattutto grazie al suo motore grafico, il CryENGINE sviluppato da CryTek. All’epoca della sua uscita, infatti, la grafica di Far Cry era quanto di meglio si fosse mai visto, capace di riprodurre la vegetazione e, soprattutto, l’acqua, con una qualità al limite del fotorealismo. Le isole su cui ogni livello era ambientato erano gigantesche, ed il giocatore godeva di una libertà quasi assoluta, potendole esplorare come preferiva. Anche i nemici erano, all’epoca, i più intelligenti mai visti in uno sparatutto: per la prima volta gli avversari controllati dal computer non partivano alla carica come dei pazzi suicidi, e per la prima volta si vedevano nemici che tentavano di aggirare il giocatore e prenderlo alle spalle, e spesso ci riuscivano…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Lost Planet 2:

Lost Planet 2 è il seguito dello sparatutto in terza persona sviluppato e prodotto dalla Capcom. Basato sul motore grafico aggiornato MT-Framework 2.0 è ambientato 10 anni prima delle vicende di Lost Planet Extreme Condition. Teatro delle azioni sarà ancora una volta l’inquietante pianeta E.D.N. III, il cui glaciale paesaggio ha lasciato spazio ad intricate giungle con tanto di vegetazione e clima tropicale. La battaglia dei valorosi coloni contro i terribili Akrid continuerà a insanguinare le terre del travagliato corpo celeste…

Le prove sono state effettuate con il benchmark integrato (Test  B) usando i seguenti settaggi:

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Resident Evil 5:

La storia è ambientata circa 10 anni dopo i famosi accadimenti di Raccon City del primo episodio. Chris Redfield non è più membro della S.T.A.R.S. ma di una nuova organizzazione chiamata BSAA, e i suoi scopi non sono del tutto chiari, tanto che il personaggio in un primo momento sembra ambiguo, non si riesce a capire se combatta per il “bene” o per il “male”. L’azione prende piede in un paesaggio africano, un villaggio sorto in mezzo al deserto, dove il nostro eroe Chris si troverà ad indagare sui fatti misteriosi che vi sono accaduti. Appena arrivato, vi troverete ad avere a che fare con zombie dalla capacità intellettiva indubbiamente superiore rispetto agli altri mostri….. Il gioco supporta le DirectX 10.

Le prove sono state condotte usando il benchmark integrato (Test Fisso) con i seguenti settaggi:

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Aliens vs Predator:

La prima sensazione è di disorientamento: l’Alien ha visione grandangolare e può cadere da altezze indicibili senza il minimo danno ma, soprattutto, può camminare (e correre) sulle pareti e ciò cambia sensibilmente il modo in cui affrontare i quadri. All’inizio non è facile muoversi con scioltezza e rapidità passando da una parete verticale ad un soffitto come se nulla fosse; dopo pochi minuti iniziamo “a prenderci gusto”…Ecco un marine, un colpo di artigli in corsa ed il marine è morto. Facile. Ecco un altro marine, ci vede, gli corriamo incontro, ha il lanciafiamme. Bruciamo assieme. Ed ora il Predator……  

Le prove sono state condotte usando i seguenti settaggi:

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{jospagebreak_scroll title=Overclock Automatico: OC Genie II}

Overclock Automatico: OC Genie II

Una delle caratteristiche senza dubbio interessanti, almeno sulla carta, di questo prodotto, è l’OC Genie II.

Questa feature proprietaria, consente, per chi ha poca dimestichezza con il BIOS, e l’impostazione dei vari parametri e voltaggi, di effettuare un’overclock del tutto automatizzato, semplicemente premendo un pulsante.

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Ma ora andiamo a verificarne il funzionamento. Non appena premuto il pulsante OC Genie (posto nella parte bassa della scheda in prossimità dei pulsanti Power e Reset), abbiamo avviato il computer. Questo ha effettuato un paio di falsi avvii, fino a giungere, al terzo tentativo all’avvio vero e proprio della macchina.

Una volta entrati nel sistema operativo abbiamo notato che l’OC Genie ha svolto abbastanza bene il suo lavoro. La frequenza del processore è stata incrementata fino a 4.2GHz, agendo solo sul moltiplicatore. Le memorie sono state impostate a 1866MHz con latenze 6-9-6-24-1T. Abbiamo provato a chiudere vari benchmark e non abbiamo incontrato alcun problema di stabilità.

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Andiamo ora, invece, ad analizzare, il vero e proprio “punto critico” di questa funzionalità, ovvero l’impostazione automatica delle varie tensioni. Nella seguente tabella riassumiamo i valori impostati automaticamente e i valori misurati direttamente dai punti di lettura On-Board.

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Come vediamo chiaramente, alcuni valori sono veramente elevati e sconsigliabili da mantenere in una condizione di daily-use. A maggior ragione se consideriamo che il 99,9% degli utilizzatori di questa feature adotta quasi certamente il dissipatore stock in dotazione con il processore. La tensione delle memorie supera abbondantemente il limite imposto da Intel nel suo datasheet, che ricordiamo essere di 1.57v. Ora, questo potrebbe non rappresentare un problema, ma col trascorrere del tempo il rischio di danneggiare l’IMC potrebbe essere tutt’altro che remoto.

Come sempre, la miglior cosa, quando si intende praticare l’overclock, è procedere in modo del tutto manuale con l’inserimento dei vari parametri e tensioni. Questo, almeno, è quello che noi ci sentiamo di consigliare.

{jospagebreak_scroll title=Overclock Manuale}

Overclock Manuale:

Dopo aver verificato in prima persona il funzionamento dell’OC Genie II, procediamo con il metodo completamente opposto, ovvero l’overclock manuale.

Iniziamo con l’affermare che la P67A-GD55 si è comportata davvero molto bene, merito soprattutto dell’ottima componentistica e della circuiteria di alimentazione, di eccellente qualità.

Il massimo BCLK raggiunto, con il processore in nostro possesso, fissando il moltiplicatore a 40x, è stato un buon 105.4MHz. Non sono stati necessari settaggi particolari, le tensioni sono state quasi lasciate a default all’interno del BIOS, siccome seppur incrementandole non abbiamo riscontrato miglioramenti rilevanti. In queste condizioni il sistema si è dimostrato pienamente stabile ed in grado di chiudere senza alcun problema qualsiasi benchmark sintetico o gioco. A seguire un SuperPI 32M con i suddetti parametri.

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A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

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http://valid.canardpc.com/show_oc.php?id=1657936 

La massima frequenza raggiunta stabilmente dal nostro processore su questa scheda madre, servendoci di un sistema di raffreddamento Phase Change Single Stage, è stata di circa 5.400MHz, impostando il moltiplicatore a 54x (il massimo utilizzabile con questa CPU). Consideriamo questo risultato decisamente buono, poiché in queste condizioni siamo riusciti a chiudere qualsiasi benchmark che abbiamo provato ad eseguire.

Di seguito vi gli screen di alcune prove svolte: 

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A dimostrazione del risultato raggiunto vi mostriamo il validate di CPU-Z.

FOTO_MSI_-_055

http://valid.canardpc.com/show_oc.php?id=1655461 

Non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti!!

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Conclusioni:

hw-legend-gold-bb


Prestazioni/Overclock:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Rumorosità/Consumi:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

Non c’è molto da aggiungere in riferimento a questa scheda madre. Come da tradizione, MSI, anche con questo prodotto, stupisce soprattutto per l’elevata qualità delle componenti utilizzate, per il layout pulito e ordinato, e per caratteristiche che non è facile trovare su prodotti di questa fascia di prezzo, basti pensare ai punti di lettura, pulsanti di reset e accensione su piastra, BIOS completo e intuitivo e funzionalità di overclock automatico. Le prestazioni sono davvero molto elevate, pienamente in linea con prodotti dalle caratteristiche similari. In overclock non delude, raggiungendo una buona frequenza di BCLK e permettendo di raggiungere stabilmente una frequenza di circa 5.4GHz con un Intel Core i7 2600K.

Il prezzo per portarsi a casa questo prodotto è di circa 140€ Iva Compresa, cifra più che adeguata viste le sue caratteristiche tecniche e potenzialità.

Pro:

  • Ottima scelta dei componenti e layout;
  • Ottima qualità costruttiva;
  • Ottime prestazioni in overclock;
  • BIOS EFI completo ed intuitivo;
  • Ottimo prezzo.

Contro: 

  • Niente da segnalare.

Si ringrazia MSI per il sample fornitoci.

Staff di HW Legend 

MSI P67A-GD55: Descrizione Prodotto, Confezione e Bundle

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