HTC: mai più bootloader bloccati

logo_HTCLo stesso CEO di HTC, Peter Chou, ha confermato via Facebook che i prossimi smartphone non avranno più bootloader bloccato. A seguito di numerosissime lamentele da parte di utenti ed appassionati, HTC ha infatti deciso di rimuovere i blocchi che non consentivano l’installazione di software personalizzato.


I bootloader bloccati sono noti per non permettere l’installazione di ROM, kernel o Recovery non firmate dallo stesso compilatore del bootloader, in questo caso HTC. Bootloader bloccati però non vuol dire non sbloccabili: essi infatti si possono sbloccare tramite engineering firmware che vengono rubati o diffusi dalla stessa HTC. Questi particolari firmware riescono a modificare a piacimento il bootloader, in modo tale da fargli accettare qualsiasi ROM, kernel o Recovery flashata.
Ovviamente se il bootloader è già sbloccato in partenza, il problema non si pone.

Molte case produttrici hanno in passato bloccato i propri bootloader per prevenire problemi legali come la “sbrandizzazione”, ovvero la rimozione di software personalizzato da una compagnia telefonica. Questa pratica infatti è illegale in alcuni paesi, come l’Italia.

C’è da dire che comunque l’installazione di ROM, kernel o Recovery è una pratica che invalida la garanzia del terminale, del quale infatti viene garantito il totale funzionamento senza manomissioni software o hardware.

HTC ha quindi deciso di eliminare il blocco per assecondare utenti ed appassionati, e quindi per evitare di perdere l’enorme comunità di sviluppatori e compilatori di software personalizzato che ha reso famosa HTC sin dai tempi di Windows Mobile.

Andrea F. Franchitti – Il_Metallurgico – HW Legend Staff

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