Supermicro C7Z370-CG-IW – Intel Z370 Express – LGA-1151

001-supermicro-c7z370-cg-iw-copertinaDurante la giornata di oggi abbiamo il piacere di proporvi una delle ultime proposte di Supermicro, storica azienda americana ben nota nel settore delle soluzioni server che da qualche tempo ha scelto di ampliare la propria offerta estendendola anche alle più tradizionali soluzioni per sistemi desktop di fascia alta per appassionati, settore indubbiamente dominato dai numerosi, ed agguerriti, colossi taiwanesi. La scheda madre in esame, nello specifico la nuova C7Z370-CG-IW, rappresenta la prima soluzione in formato Mini-ITX del noto marchio e, come facilmente intuibile dalla nomenclatura, si basa sul recente PCH Z370 Express di Intel, capace di garantire pieno supporto verso tutte le ultime soluzioni mainstream del colosso di Santa Clara, appartenenti alla famiglia Coffee Lake-S. Con l’intento di soddisfare anche l’utenza più esigente del mercato, e nonostante il fattore di forma ridotto, la scheda vanta funzionalità avanzate per l’overclocking, un’accattivante sistema di illuminazione a LED RGB personalizzabile ed accorgimenti specifici pensati per garantire la massima stabilità e longevità possibili, frutto del notevole bagaglio di esperienza maturato dall’azienda in ambito server. Non ci resta che augurarci che la lettura sia di vostro gradimento!

Supermicro C7Z370-CG-IW – Intel Z370 Express – LGA-1151 – Recensione di Gianluca Cecca | delly – Voto: 5/5


Introduzione:


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Super Micro Computer, Inc. o più semplicemente Supermicro, è un’azienda leader mondiale in termini di innovazione e tecnologia dei server ad alta efficienza e performance ed uno dei principali fornitori di soluzioni di green computing end-to-end per IT aziendale, HPC, Data Center, Cloud computing, Big Data e sistemi embedded in tutto il mondo.

L’azienda offre una vasta gamma di prodotti che includono server, blade, sistemi GPU, workstation, sistemi di storage, schede madri, chassis, alimentatori, soluzioni di rete, software di gestione dei server e accessori.

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Fondata nel 1993 con sede a San Jose, in California, Supermicro dispone di centri operativi nella Silicon Valley e nei Paesi Bassi, oltre che di un Science & Technology Park e un Centro Logistico a Taiwan, al fine di incrementare ulteriormente il proprio business in tutto il mondo. L’azienda unisce 20 anni di esperienza e conoscenza avanzata di ingegneria con una produzione efficiente e competenze di integrazione per sviluppare soluzioni scalabili e ottimizzate di green computing first-to-market che permettono ai clienti di ridurre il TCO (Total Cost of Ownership).

Per maggiori informazioni consultate il sito web Supermicro.

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PCH Intel Serie 300 – Principali Caratteristiche Tecniche e Novità:


 

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Come di consueto, in concomitanza con il debutto di una nuova architettura Core, è abitudine di Intel presentare anche una nuova linea di PCH, in questo caso appartenenti alla Serie 300 ed espressamente pensati per offrire pieno supporto verso i nuovi microprocessori di ottava generazione, meglio noti con il nome in codice “Coffee Lake”. A differenza di quanto avvenuto durante il passaggio da Skylake a Kaby Lake, in quest’occasione, il colosso di Santa Clara, si è visto obbligato ad apportare alcune modifiche tecniche per quanto riguarda il socket di connessione LGA-1151, nello specifico in quanto a funzionalità di alcuni dei pin che lo compongono, al fine di garantire la corretta alimentazione degli ultimi microprocessori, contraddistinti dalla presenza di un maggior quantitativo di core integrati.

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Come possiamo osservare dall’immagine, nel socket LGA-1151 dedicato ai microprocessori di ottava generazione sono stati riassegnati alcuni dei pin precedentemente non utilizzati (i cosiddetti pin riservati, identificati con l’acronimo “RSVD”), abilitandone funzione di VSS (Ground) e VCC (Power) al fine, come anticipato, di fornire il maggior quantitativo di energia necessario per il corretto funzionamento delle nuove CPU. Una diretta conseguenza di tutti questi interventi consiste nell’impossibilità, seppur non vi siano differenze in termini di quantitativo complessivo di pin, di utilizzare i microprocessori delle passate generazioni sulla nuova piattaforma e viceversa. Sulle nuove schede madri provviste di PCH Serie 300, infatti, viene ufficialmente garantito esclusivamente il supporto agli ultimi microprocessori di ottava generazione.

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Il colosso americano, almeno in questa prima fase, ha scelto di commercializzare un solo modello di PCH, nello specifico la variante più avanzata, denominata Z370 Express. I modelli meno completi, e di conseguenza più economici, vedranno probabilmente la luce nelle prossime settimane, presumibilmente in concomitanza con il completamento della line-up Coffee Lake-S, ovvero con la presentazione dei vari Celeron, Pentium ed eventuali ulteriori modelli Core i3, i5 e i7 di ottava generazione.

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Come possiamo notare, confrontando il precedente modello di punta Z270 Express con il nuovo Z370 Express di pari fascia, non riscontriamo molte novità, escludendo come già detto il supporto verso i nuovi microprocessori. Tra le varie funzionalità esclusive viene ad esempio mantenuto il pieno supporto alle interessanti soluzioni Intel Optane, basate sull’innovativa tecnologia di memoria 3D XPoint, sviluppata dal colosso di Santa Clara in stretta collaborazione con Micron con l’obiettivo di combinare i punti di forza delle prestanti memorie NAND Flash con quelli tipici delle più tradizionali SDRAM.

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In questa maniera sarà possibile la realizzazione di soluzioni contraddistinte da una capacità di archiviazione ben più elevata rispetto agli standard attuali, pur senza rinunciare alla bassa latenza, notevole prestazioni velocistiche e soprattutto a costi sensibilmente inferiori. Nel diagramma che segue vi mostriamo la struttura del nuovo modello di punta della linea, vale a dire lo Z370 Express, adottato da Supermicro sulla soluzione in esame:

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Come vediamo dal diagramma della nuova piattaforma, i nuovi microprocessori Coffee Lake-S mantengono un Memory Controller Integrato (IMC) di tipo Dual Channel, limitando però la compatibilità esclusivamente ai moduli di memoria DDR4. La frequenza operativa massima certificata, inoltre, raggiunge quota 2.666MHz, consentendo una bandwidth massima teorica molto elevata, pari a ben 42,6 GB/s.

Rispetto alla precedente generazione di PCH (Serie 200) non vi sono da segnalare differenze per ciò che riguarda il controller Serial ATA integrato, sempre in grado di gestire un massimo di sei porte di terza generazione a 6Gb/s, ed il quantitativo massimo di connessioni USB 3.0, sempre esteso a ben 10 porte, su un totale complessivo di 14 porte (USB 2.0 + USB 3.0).

Nessuna novità per quanto riguarda il Controller PCI-Express integrato nel microprocessore, sempre in grado di gestire un massimo di 16 linee PCI-Express 3.0. Sarà quindi possibile, qualora la propria scheda madre preveda degli slot necessari, realizzare sistemi Multi-GPU (NVIDIA SLI o AMD CrossFireX) in configurazione x8/x8, oppure x8/x4/x4. Anche se quest’ultima configurazione potrebbe sembrare alquanto “limitante”, è doveroso ricordare che il nuovo standard PCI-Express prevede una bandwidth doppia rispetto alla precedente generazione, avremo quindi una situazione del tutto equiparabile a una tradizionale configurazione x16/x8/x8 su linee PCI-Express di seconda generazione.

Il nuovo PCH è sempre collegato al microprocessore per mezzo di un Link DMI (Direct Media Interface) di terza generazione da ben 8GT/s, che si occupa di fungere da bridge fra la CPU stessa e i vari controller integrati e non, sfruttando ben quattro linee PCI-Express 3.0 al fine di incrementare l’efficienza ed eliminare qualsiasi collo di bottiglia.

Oltre a quanto detto, il nuovo Intel Z370 Express, include un sottosistema Audio High Definition, un’interfaccia di rete Gigabit e niente meno che ulteriori 24 linee PCI-Express 3.0, la cui gestione è completa discrezione del produttore della scheda madre. Appare innegabile una flessibilità indubbiamente maggiore rispetto al passato e sarà di conseguenza del tutto lecito attendersi soluzioni provviste di molteplici interfacce di collegamento M.2 PCI-Express oppure SATA Express, anche in configurazione mista, a supporto delle più prestanti unità di SSD di nuova generazione presenti sul mercato.

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La gestione delle connessioni video (fino a tre display indipendenti) è ancora completamente a carico del microprocessore e non più del PCH stesso come avveniva nei modelli precedenti alla serie 9. A riguardo segnaliamo che le nuove soluzioni Coffee Lake di ottava generazione introducono il pieno supporto non soltanto alla risoluzione 4K UHD, ma anche all’HDR (High Dynamic Range) ed alla profondità colore a 10bit.

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Anche i nuovi PCH della Serie 300 sono in grado di garantire il supporto nativo verso la tecnologia Thunderbolt 3 tramite connessione USB Type-C, capace di assicurare una velocità di trasferimento doppia rispetto alla passata generazione dello standard, raggiungendo una banda passante pari a ben 40Gb/s. Specifiche del genere appaiono più che sufficienti per gestire, ad esempio, una soluzione grafica discreta esterna (molto in voga in ambito mobile, al fine di espandere le potenzialità del comparto grafico integrato) oppure una coppia di monitor con pannelli 4K a 60Hz. Valori di tutto rispetto anche sotto il profilo energetico, con possibilità di alimentare periferiche esterne fino a ben 100W di potenza, includendo funzionalità di ricarica veloce.

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Concludiamo con l’ultima, ma non meno importante, caratteristica confermata anche in questi nuovi PCH. Ci riferiamo alla tecnologia di protezione Intel Device Protection with Boot Guard, pensata per garantire la massima protezione durante la fase di avvio del sistema.

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Supermicro C7Z370-CG-IW – Confezione e Bundle:


La nuova scheda madre C7Z370-CG-IW di Supermicro è giunta in redazione all’interno della confezione originale prevista dal noto produttore americano, molto robusta e dalle dimensioni più che generose. Il materiale di cui è costituita, infatti, appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto.

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Soffermandoci per un istante all’aspetto prettamente estetico dobbiamo ammettere che l’impressione di trovarsi dinanzi ad un prodotto di fascia alta è del tutto palpabile. La colorazione di base è nera con finitura superficiale opaca, mentre per quanto riguarda la grafica sono stati scelti i colori bianco e grigio, in maniera da garantirne un maggior risalto; riteniamo del tutto improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione.

Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano soltanto un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se il prodotto possa o meno soddisfare le proprie esigenze.

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Nella parte anteriore sono previsti esclusivamente il marchio aziendale Supermicro, un breve slogan “Server Quality, Built for Gaming” e la nomenclatura completa del modello.

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Posteriormente è presente una breve descrizione, come spesso accade esclusivamente in lingua inglese, che illustra le caratteristiche principali e le potenzialità del prodotto.

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Non mancano, inoltre, una serie di didascalie e icone sulle più significative tecnologie supportate, come la proprietaria “Server DNA”, che garantisce all’utente la massima qualità, stabilità e longevità possibili, grazie all’adozione di componenti e standard costruttivi di livello server; la possibilità di utilizzare unità SSD di tipo M.2 su bus PCIe 3.0 X4 (32Gb/s); il supporto a connettività Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 4.1, grazie al modulo preinstallato ed al recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, capace di garantire un livello di prestazioni doppio rispetto alla passata generazione, pari a ben 10Gb/s.

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Inoltre, per tutti coloro che amano tenere a vista i componenti interni del proprio PC, segnaliamo la presenza di un sistema di illuminazione a LED RGB completamente personalizzabile. Completano il quadro descrittivo un elenco delle specifiche tecniche della motherboard ed un’immagine della stessa.

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Lateralmente viene riproposto il marchio aziendale e la nomenclatura del prodotto, oltre l’elenco dettagliato del materiale contenuto all’interno della confezione ed una piccola immagine di anteprima della scheda madre. Non manca, inoltre, una pratica maniglia di trasporto.

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L’apertura della confezione è leggermente differente dal solito, essendo del tutto simile ad un “bauletto”. Basterà quindi sollevare il coperchio superiore per accedere alla parte interna che, come di consueto, prevede due scomparti separati.

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In quello superiore è presente tutto il materiale fornito in dotazione, mentre in quello inferiore, come prevedibile del resto, è collocata la scheda madre, opportunamente chiusa in una busta in materiale plastico antistatico e ben adagiata in una struttura in cartoncino che ne evita qualsiasi danno derivante da colpi o cadute accidentali.

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Il bundle fornito in dotazione è così composto:


  • 1 x Manuale d’istruzioni per l’installazione e l’uso;
  • 1 x DVD contenente driver e utility;
  • 2 x Cavi Serial ATA-III (6Gb/s) da 60cm di buona qualità;
  • 1 x Sticker metallico “SuperO Play Harder” da applicare al proprio case;
  • 1 x Set di etichette adesive per cavi SATA;
  • 2 x Antenne WiFi Dual Band 2.4GHz/5.0GHz e Bluetooth;
  • 1 x Mascherina I/O shield.

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Supermicro non ha trascurato alcun dettaglio, curando con molta attenzione e scrupolosità, tutti i particolari. L’apertura della confezione risulta semplice e in pochi secondi ci troveremo di fronte al materiale fornitoci in dotazione. La cura della distribuzione di ogni componente all’interno della confezione, denota l’ottimo studio e attenzione che l’azienda ha riposto. A nostro avviso, il bundle risulta completo e consente fin da subito di godere a pieno del prodotto.

La confezione risulta esteticamente molto curata e gradevole alla vista, consentendo fin da subito di cogliere i vari dettagli sul prodotto che il consumatore finale desidera acquistare. Il manuale di istruzioni risulta completo e lo potete inoltre consultare e scaricare direttamente dal sito del produttore. Ora siamo pronti per andare ad analizzare le specifiche tecniche e le feature principali della Supermicro C7Z370-CG-IW.

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Supermicro C7Z370-CG-IW – Specifiche Tecniche:


Il colosso americano Supermicro, indiscutibilmente tra i leader a livello mondiale per quanto riguarda il settore delle soluzioni server, è da sempre sinonimo di elevata qualità costruttiva, affidabilità a lungo termine e massima stabilità operativa anche in condizioni di utilizzo intensive.

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Tutte peculiarità queste che senza alcun dubbio ritroveremo anche nelle ultime proposte del marchio destinate alle più tradizionali soluzioni per sistemi desktop di fascia alta per appassionati, come la nuovissima e robusta C7Z370-CG-IW, la prima scheda madre in formato ridotto del marchio, Mini-ITX appunto, dedicata ai videogiocatori più esigenti e basata, come intuibile, sul recente chipset PCH Z370 Express e Socket LGA-1151, appositamente pensati per garantire la piena compatibilità verso tutti i microprocessori Intel di ottava generazione, meglio noti agli appassionati con il nome in codice Coffee Lake. La scheda offre pieno supporto verso i moduli di memoria DDR4 ad alte prestazioni, in configurazione Dual-Channel. Nello specifico viene offerta la possibilità di installazione di un massimo di 32GB di memoria, con frequenza massima in overclock pari a ben 3.733MHz, anche con profili XMP 2.0.

Non manca il supporto agli standard USB 3.0 e SATA III 6Gb/s per una migliore gestione di dispositivi di archiviazione, nonché la possibilità di collegare unità SSD di ultima generazione, dotate di interfaccia M.2 PCI-Express di tipo M-Key, capace di sfruttare un bus PCIe Gen 3.0 X4 al fine di garantire una bandwith massima pari a ben 32Gb/s. Oltre a questo è doveroso precisare che questo particolare modello implementa anche il pieno supporto verso il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2 (una porta Type-C ed una porta Type-A nel pannello posteriore I/O della scheda), capace di garantire prestazioni doppie rispetto alla passata generazione. Riportiamo un riassunto delle specifiche tecniche della Supermicro C7Z370-CG-IW così come dichiarate dal produttore:

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Le caratteristiche tecniche dichiarate mostrano la volontà dell’azienda americana di dare vita ad un prodotto estremamente completo e versatile, capace di soddisfare anche gli appassionati più esigenti, che potranno trovare in questa scheda madre una solida e robusta base per la realizzazione di un potente sistema da gioco compatto, estremamente stabile e prestante.


Supermicro C7Z370-CGW – Layout


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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile al seguente indirizzo. Ora siamo pronti per andare ad analizzare in dettaglio la nuova proposta di Supermicro.

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La scheda – Parte Prima:


Iniziamo la nostra esplorazione della nuova C7Z370-CG-IW osservando e toccando con mano il PCB. Per prima cosa dobbiamo ammettere che la sensazione tattile restituita è di ottima costruzione e solidità, con un impressionante grado di rigidità. Questo eviterà torsioni della piastra anche se sottoposta a lunghi periodi di utilizzo in condizioni sfavorevoli, garantendo longevità e stabilità nel tempo. A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, progettato con tecnologie proprietarie di classe server (indicate con la dicitura “Server DNA”), frutto dell’invidiabile esperienza maturata nel corso degli anni da un’azienda del calibro di Supermicro.

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Tutte le nuove soluzioni per sistemi desktop ad alte prestazioni dello storico marchio americano, infatti, vengono sottoposte a lunghissime sessioni di test estremi (oltre 150 ore), non soltanto a livello di carico, ma soprattutto in termini di temperature di esercizio, tensioni di alimentazione e frequenze operative, ben oltre le specifiche. Oltre a questo non mancano accorgimenti espressamente pensati per garantire la massima stabilità operativa e durevolezza a lungo termine.

Tra queste troviamo un particolare PCB a otto strati ad elevato spessore, costruito in resina epossidica che conferisce, oltre che come anticipato, un’elevata resistenza alle torsioni, anche una maggiore protezione verso le scariche elettrostatiche (ESD) e una maggiore resistenza all’umidità. Inoltre, l’utilizzo di un PCB di questo tipo, consente di ottimizzare e isolare al meglio le tracce di potenza e di segnale, garantendo maggiore efficienza, prestazioni e temperature più contenute.

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L’azienda ha previsto l’impiego di condensatori allo stato solido di eccellente qualità, prodotti da aziende giapponesi leader nel settore, capaci di assicurare un ESR (Equivalent Series Resistence) estremamente basso ed un maggiore ciclo di vita. La colorazione di base del PCB nera con finitura superficiale opaca, in abbinamento agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore grigio, rende la scheda indubbiamente accattivante, restituendo un impatto estetico davvero notevole che saprà certamente attirare l’attenzione degli appassionati. Nessuna sorpresa per ciò che riguarda il Form-Factor, pienamente conforme allo standard Mini-ITX con dimensioni pari ad appena 17.0 cm x 17.0 cm.

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Sul lato posteriore, oltre all’immancabile backplate di rinforzo dedicato al meccanismo di ritenzione del microprocessore (in questo caso di produzione LOTES), troviamo, comunemente alla maggior parte delle soluzioni di ultima generazione, una connessione di tipo M.2 PCI-Express, compatibile con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm di lunghezza. Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 x4, uno collocato sull’altro lato del PCB, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali, oltre che le recenti soluzioni basate su tecnologia Intel Optane.

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Sempre nello stesso lato del PCB possiamo notare il chip dedicato al monitoraggio di tutte le risorse hardware e al controllo delle ventole connesse alla scheda madre, precisamente un NCT6792D prodotto da Nuvoton.

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Come vediamo dalle immagini il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nel ridotto spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di ottava generazione, meglio noti con il nome in codice Coffee Lake e sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato. La zona nelle immediate vicinanze appare abbastanza ordinata e libera, caratteristica che facilita l’impiego di dissipatori anche voluminosi.

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Il meccanismo di fissaggio del processore, prodotto come anticipato da LOTES, non presenta alcuna differenza rispetto a quello già osservato nelle precedenti soluzioni dedicate ai microprocessori delle passate generazioni. Di conseguenza viene mantenuta la piena compatibilità con qualsiasi sistema di dissipazione del calore già presente sul mercato e provvisto di certificazione LGA-115X.

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La nuova C7Z370-CG-IW adotta una robusta circuiteria di alimentazione da 4+2 fasi (CPU VCC + iGPU VCC), espressamente progettata per garantire una stabilità assoluta, anche in condizione di overclocking. L’azienda americana, per questo particolare modello, ha previsto componenti elettronici di qualità superiore rispetto a quelli tipicamente utilizzati in soluzioni analoghe concorrenti, prodotti da marchi statunitensi leader del settore.

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Tra questi troviamo ad esempio eccellenti induttori Cooper-Bussman in grado di fornire 51A di corrente e stadi di alimentazione Monolithic Power System. Precisamente vengono impiegati degli ottimi MP86908 Intelli-Phase, capaci di gestire fino a ben 50A di corrente erogata per ogni singola fase. All’interno di un singolo chip sono contenuti sia i MOSFET High-Side che quelli Low-Side. L’assoluta stabilità operativa e la longevità sono garantite dalla presenza di un sistema di dissipazione del calore in alluminio ben dimensionato, capace di garantire il mantenimento di basse temperature d’esercizio anche in situazioni di elevato stress.

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Sempre marchiato Monolithic Power System è il controller scelto per la gestione delle fasi, nello specifico l’ottimo MP2955V Digital Multi-Phase PWM VR13, più che sufficiente per gestire l’intera sezione di alimentazione prevista, evitando lo sdoppiamento delle fasi e di conseguenza l’ausilio di classici Phase Doubler.

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Per soddisfare nel migliore dei modi la richiesta energetica del processore è presenti un connettore di alimentazione supplementare 12v EPS da 8-Pin.

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La scheda – Parte Seconda:


Spostandoci verso destra troviamo una coppia di slot per memorie di tipo DDR4 con supporto Dual-Channel e Intel XMP 2.0, in grado di ospitare moduli non-ECC con frequenza fino a ben 3.733MHz (OC). Il quantitativo massimo di memoria installabile è pari a 32GB. Al fine di evitare spiacevoli distorsioni del PCB, il produttore americano ha previsto l’adozione di un rinforzo supplementare in acciaio per l’ancoraggio di ogni singolo slot di memoria alla piastra.

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In prossimità degli slot per le memorie troviamo anche il connettore di alimentazione ATX 24 Poli, parte della circuiteria dedicata alla corretta alimentazione dei moduli (contraddistinta anch’essa da componentistica Monolithic Power System di ottima qualità), un Header per la gestione di un paio di porte USB 3.0/3.1 Gen1 supplementari e 4 porte Serial ATA, poste in posizione perpendicolare rispetto al PCB della scheda. Come anticipato, la gestione di queste porte è affidata al nuovo PCH Intel Z370 Express. Tutte le connessioni presenti supportano pienamente lo standard Serial ATA di terza generazione a 6Gb/s, nonché le tecnologie RAID 0, 1, 5, 10 e Intel Rapid Storage 15.

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Così come per gli slot dedicati ai moduli di memoria, anche per l’unico slot di espansione PCI-Express 3.0 x16 è stato previsto un rinforzo metallico che ne previene il danneggiamento anche se sottoposto a stress elevati, come ad esempio quello derivato dal peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D. Il fattore di forma ridotto previsto per questo particolare modello preclude, per ovvi motivi, il supporto verso le tecnologie Multi-GPU di AMD e NVIDIA, rendendo possibile esclusivamente l’installazione di una singola scheda grafica.

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Sempre nella parte bassa della scheda trovano posto vari Jumper, tra i quali segnaliamo, oltre a quello tipicamente dedicato alla funzione di Clear CMOS, quello dedicato alla funzionalità proprietaria BIOS Recovery, identificato con la sigla “JBR1” ed estremamente utile per riavviare la procedura di programmazione dell’EEPROM nella sfortunata eventualità che la normale fase di aggiornamento del BIOS non vada a buon fine, rendendo di conseguenza inutilizzabile il computer.

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La gestione dell’audio è affidata al codec Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD (High Definition) a 7.1 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192KHz. Per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI) è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre al fine di ottenere un suono chiaro e cristallino in qualsiasi ambito di utilizzo, dall’ascolto dei propri brani musicali preferiti, alle più impegnative sessioni di gioco.

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La C7Z370-CG-IW dispone di un’interfaccia di rete Gigabit Ethernet la cui gestione è affidata ad un controller prodotto da Intel. Nello specifico troviamo un ottimo i219-V, capace di assicurare prestazioni ottimali grazie ad un utilizzo veramente molto limitato del processore centrale durante il normale funzionamento e risultare pienamente compatibile con le specifiche IEEE 802.3u per 10/100Mbps Ethernet e IEEE 802.3ab per i 1000Mbps Ethernet e 802.3az Energy Efficient Ethernet.

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La scheda dispone anche di un modulo di rete wireless preinstallato in un apposito connettore M.2 E-Key dedicato, di tipo verticale, collocato direttamente in zona I/O.

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Nello specifico è stato previsto un modulo in formato M.2-2230 di produzione Realtek, precisamente il modello RTL8822BE, con piena certificazione WiFi 802.11ac (2×2 Wave-2 con supporto MU-MIMO fino a 866Mbps) e Bluetooth 4.1.

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Del tutto buono il quantitativo di porte USB 3.0/3.1 Gen1 presenti, pari a 6 porte di cui quattro direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O e ulteriori due sfruttabili utilizzando l’apposito header on-board. Ricordiamo che la loro gestione è affidata esclusivamente al PCH Z370 Express di Intel. Comunemente alla maggior parte delle soluzioni, il nuovo PCH (Platform Controller Hub) è raffreddato da un dissipatore di calore di tipo passivo, in questo caso di dimensioni contenute ed esteticamente curato in modo tale da riprendere i tratti caratteristici della nuova linea di prodotti Supermicro, oltre che a consentire il posizionamento intelligente del secondo connettore M.2 previsto, anch’esso in grado di supportare unità con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm di lunghezza.

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La scheda supporta pienamente il recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Sono presenti una coppia di porte, nello specifico una Type-A ed una Type-C, direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O della scheda madre, la cui gestione è affidata al recente controller ASM3142 di ASMedia.

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Completiamo la descrizione della scheda madre mostrandovi un’immagine del pannello posteriore I/O, davvero molto completo, comprendente:


  • 1 x Porta Combo PS/2 per Tastiera/Mouse;
  • 2 x Porte per Antenne WiFi;
  • 1 x Uscita HDMI 2.0b (*);
  • 1 x Uscita Display Port 1.2;
  • 1 x Uscita S/PDIF Ottica;
  • 4 x Porte USB 3.0 Gen1 (colore blu);
  • 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-A (colore rosso);
  • 1 x Porta USB 3.1 Gen2 Type-C (colore rosso);
  • 1 x Porta LAN RJ45;
  • 1 x HD Audio 6 in 1 Jack.

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(*) Precisiamo che lo standard HDMI 2.0b non è nativamente supportato da questa piattaforma Intel e dalla relativa componente grafica integrata. Al fine di garantirne il supporto, infatti, il produttore americano ha previsto l’implementazione di un chip convertitore “DisplayPort(DP) to HDMI” dedicato, nello specifico un PS175HDM, prodotto da Parade e collocato in zona I/O, in prossimità del modulo wireless. Questo consentirà di utilizzare pannelli a risoluzione 4K UHD (3840×2160) con refresh a 60Hz e campionamento colore 4:4:4.

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Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dedicato a questo prodotto, raggiungibile cliccando qui.

{jospagebreak_scroll title=Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:}


Uno sguardo al BIOS – Parte Prima:


La nuova Supermicro C7Z370-CG-IW adotta un BIOS UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) di ultima generazione, davvero molto semplice e intuitivo. Le nostre prove sono state condotte utilizzando l’ultima versione ufficiale disponibile sul sito web del produttore (1.0c), nel momento della stesura di questo nostro articolo, molto stabile e priva di particolari problematiche che avrebbero potuto in qualche maniera comprometterne gli esiti.

Una volta effettuato l’accesso, premendo come di consueto il tasto “CANC”, ci troviamo subito di fronte ad un’interfaccia molto accattivante. I numerosi parametri a disposizione sono disposti in maniera del tutto ordinata, rendendo ancora più semplice ed intuibile la gestione del BIOS. Il menù laterale è suddiviso in sei macro-sezioni, nello specifico:


  • CPU;
  • Memory;
  • Advanced;
  • Thermal & Fan;
  • Save & Exit;
  • BIOS Update.

La schermata principale offre una sorta di System Information, nel quale sono disponibili numerose informazioni relative al nostro sistema, come ad esempio la versione del BIOS installata, il tipo di processore utilizzato con le relative specifiche, il quantitativo e la frequenza operativa della memoria RAM presente. È possibile, inoltre, impostare manualmente data e ora di sistema, nonché monitorare le principali tensioni di alimentazione, temperature di esercizio e velocità delle eventuali ventole collegate alla scheda madre.

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Le sezioni riguardanti i componenti chiave del sistema, denominate CPU e Memory, oltre a fornire ulteriori informazioni sulle caratteristiche degli stessi, mettono a disposizione dell’utente la possibilità di impostare manualmente le opzioni di risparmio energetico e alcune tra le più importanti tecnologie presenti, come il supporto alla virtualizzazione, alle istruzioni AES, allo SpeedStep ed al Turbo Mode.

Per la gioia degli appassionati di overclocking è prevista l’impostazione manuale di tutti i principali parametri di funzionamento della macchina, quali frequenze, tensioni di alimentazione, latenze delle memorie e molto altro ancora. Come vedremo dalle immagini che seguiranno, il BIOS messo a punto dall’azienda taiwanese appare veramente completo e capace di offrire una regolazione granulare di tutti i parametri a disposizione. Rispetto alle precedenti piattaforme mainstream Skylake e Kaby Lake non sono state previste grosse novità per quanto riguarda l’overclocking. Di conseguenza, per identificare la funzione dei parametri più importanti, verranno riproposti i medesimi acronimi, ormai ben noti agli utenti più smaliziati.

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Ritroveremo ad esempio un Base Clock (BCLK) di tipo Full Range liberamente impostabile all’interno del BIOS della scheda madre. Questa caratteristica sarà ovviamente gradita dagli appassionati, che potranno così beneficiare di un più ampio margine di manovra in fase di overclocking. A differenza delle piattaforme pre-Skylake non è quindi prevista alcuna impostazione riguardante lo Strap, in quanto tale bus risulta del tutto indipendente sia nei confronti del PCIe e sia nei confronti del DMI, entrambi ancorati ai canonici 100MHz di frequenza.

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Un’altra interessante novità, introdotta con i nuovi microprocessori di settima generazione, riguarda la possibilità di impostare una frequenza operativa in offset qualora vengano sfruttate le istruzioni AVX. Gli applicativi in grado di far uso massiccio di questo particolare set di istruzioni, infatti, sono notoriamente in grado di generare un elevato carico di lavoro sul microprocessore, spesso causando instabilità anche in overclock apparentemente rock-solid. Grazie alla funzionalità AVX Ratio Offset sarà possibile evitare l’insorgere di questo genere di problematiche, semplicemente prevedendo una riduzione automatica della frequenza operativa del microprocessore rispetto a quella massima prevista per l’utilizzo normale del sistema.

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Uno sguardo al BIOS – Parte Seconda:


Nella sezione Advanced troviamo, in maniera del tutto ordinata, varie sotto-sezioni, che ci consentono di mettere mano alle impostazioni avanzate delle porte presenti sulla scheda madre, quali Serial ATA e PCI-Express (inclusa la prestante interfaccia di collegamento M.2 PCI-Express), USB, HD Audio, LAN e COM Seriale. Non manca la possibilità di accedere a numerosi parametri e funzionalità del nuovo PCH Intel Z370 Express, tra cui le impostazioni della grafica integrata nel microprocessore e del System Agent (SA), oltre che un’intera area dedicata alle impostazioni delle funzioni di avvio della macchina (Boot Feature).

In questa sotto-sezione è possibile, tra le altre cose, attivare la funzione Re-try Boot che in caso di overclock eccessivo tenterà di avviare il sistema per il numero di volte che noi impostiamo e al raggiungimento della soglia massima riavvierà la motherboard in safe mode per consentire l’accesso al BIOS e la modifica dei vari parametri operativi. Sempre in Advanced è presente una sotto-sezione denominata “Security”, nella quale sarà possibile impostare le password per l’accesso al BIOS in maniera tale da evitare interventi indesiderati sul nostro hardware e abilitare la funzione Secure Boot di Windows 8/8.1 e 10, nonché il supporto UEFI CSM (Compatibility Support Module).

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Continuiamo la nostra esplorazione all’interno del BIOS della nuovissima Supermicro C7Z370-CG-IW con la sezione Thermal & Fan, dove è possibile controllare le temperature del processore e della scheda madre, la velocità delle ventole ed i voltaggi principali. Non manca la possibilità di impostare le modalità di funzionamento delle ventole connesse alla scheda madre, che ricordiamo disporre di una coppia di connettori di tipo PWM a 4-pin, configurabili in modalità PWM o DC e capaci di fornire 2.5A ciascuno (più che sufficienti a gestire ben più di una singola ventola).

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Nella sezione successiva, denominata Save & Exit, saremo in grado di applicare definitivamente le modifiche apportate all’interno del BIOS, oppure uscire senza salvare nulla o ancora ripristinare i parametri di default. Viene offerta, inoltre, la possibilità di salvare i parametri immessi in apposite aree per poterle ripristinare comodamente qualora fosse necessario (sino ad un massimo di due profili indipendenti). Si ricorda che eventuali aggiornamenti del BIOS, come per la maggior parte dei produttori, cancellano queste aree di memoria per cui si raccomanda di annotare a mano tutte le impostazioni più significative. Sempre in questa sezione troviamo le classiche opzioni di avvio della macchina, con possibilità di impostazione avanzata delle singole periferiche installate/collegate. Infine nella sezione BIOS Update troviamo l’utility integrata dedicata all’aggiornamento del BIOS di sistema in totale sicurezza.

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Dopo aver utilizzato per diverso tempo la scheda madre Supermicro C7Z370-CG-IW, siamo giunti alla conclusione che il bios, aggiornato alla sua ultima versione disponibile, si è rivelato maturo, semplice da usare e in grado di offrire prestazioni elevate. Siamo rimasti molto sopresi dalla reattività d’esecuzione e dalla quantità di settaggi che si possono impostare. La stabilità risultata eccellente anche in condizioni di overclock.

In conclusione possiamo affermare che la motherboard C7Z370-CG-IW è supportata in maniera ottimale da un bios, in grado di sfruttare al meglio l’enorme potenziale messo a disposizione da Supermicro. Vi consigliamo di controllare con regolarità la presenza di eventuali aggiornamenti BIOS al seguente indirizzo.

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Sistema di Prova e Metodologia di Test:


Nella tabella che segue vi mostriamo il sistema di prova utilizzato per i test di questa nuova scheda madre:

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Tutti i test eseguiti sono stati ripetuti per ben tre volte, al fine di verificare la veridicità dei risultati. L’hardware è stato montato su di un banchetto di produzione DimasTech.

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Per meglio osservare le potenzialità offerte non soltanto dal nuovo microprocessore Core di ottava generazione per sistemi desktop Core i7 8700K, basato su architettura Coffee Lake, ma soprattutto dalla nuovissima scheda madre Supermicro C7Z370-CG-IW, abbiamo condotto le nostre prove basandoci su due differenti livelli d’impostazione, preventivamente testati al fine di non incorrere in problemi causati dall’instabilità:

  • Default: Intel Core i7 8700K Default (3.7/4.7GHz) / Turbo Boost Abilitato / RAM 2.666MHz 15-15-15-36-2T;

Per questo profilo ci siamo mantenuti fedeli alle specifiche di riferimento di Intel per quanto riguarda il microprocessore e i principali parametri operativi (Memoria RAM e tensioni di alimentazione). Di conseguenza abbiamo lasciato attiva la tecnologia proprietaria Turbo Boost e rispettato quella che è la massima frequenza certificata per il comparto di memoria in abbinamento ad un microprocessore Coffee Lake, ovvero 2.666MHz.

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  • OC-Daily: Intel Core i7 8700K OC (4.8GHz) / Turbo Boost Disabilitato / RAM 3.200MHz 15-15-15-35-2T.

Al contrario del precedente livello d’impostazione, il nostro profilo “OC Daily” prevede un’oveclocking di tipo manuale dei principali parametri operativi. Le potenzialità offerte in tal senso da questa piattaforma di sono indubbiamente notevoli, ma noi ci siamo limitati ad un livello facilmente raggiungibile e soprattutto idoneo ad un utilizzo quotidiano, senza la necessità di ricorrere a sistemi di raffreddamento non convenzionali.

Per quanto riguarda il microprocessore, di conseguenza, abbiamo ritenuto più che ottimale una frequenza finale di 4.800MHz, impostata in maniera costante su tutti i core (senza quindi sfruttare in alcun modo la tecnologia Turbo Boost di Intel) e per la quale è bastata una tensione di alimentazione di poco superiore ad 1.20v.

Per sfruttare al meglio il nostro comparto di memoria, che prevede moduli G.Skill Trident Z DDR4 accreditati di una frequenza operativa di 3.200MHz, non si è reso necessario mettere mano alla frequenza di Base Clock (BCLK), ma è semplicemente bastato impostare l’apposito moltiplicatore DRAM, mantenendosi in specifica. Per bilanciare al meglio la nostra configurazione abbiamo messo mano anche alla frequenza di riferimento della CPU Cache, impostandola, di conseguenza, a 4.600MHz.

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La scheda grafica utilizzata, una MSi GeForce GTX 1080 Ti Gaming X OC 11G, è stata mantenuta entro le specifiche previste dal produttore (1.544MHz/1.376MHz/1.658MHz). I driver utilizzati sono gli NVIDIA Game Ready 390.77, provvisti di certificazione WHQL.

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Il sistema operativo, Microsoft Windows 10 Pro Fall Creators Update X64, è da intendersi privo di qualsiasi ottimizzazione particolare, ma comprensivo di tutti gli aggiornamenti rilasciati fino al giorno della stesura di questo articolo (Versione 1709 – build 16299.248).

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Per i test riferiti alle pure prestazioni di storage ci siamo avvalsi del Samsung SSD 750 EVO da 500GB SATA III 6Gb/s, del Samsung 960 EVO M.2 da 500GB e del modello Angelbird SSD2go PKT da 256GB. Queste le applicazioni interessate, suddivise in quattro tipologie differenti:


Prestazioni Rendering e Calcolo


  • Cinebench 11.5 64bit;
  • Cinebench R15 64bit;
  • POV Ray 3.7 64bit;
  • V-Ray Benchmark 1.0.7 64bit;
  • Corona Benchmark 1.3 64bit;
  • Blender 2.79 64bit;
  • Euler3D Benchmark v2.2;
  • Fritz Chess Benchmark v4.3;
  • WPrime Benchmark v2.10;
  • SiSoftware Sandra 2017;
  • AIDA64 Extreme 5.95.4544 (Beta);
  • Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.4.1.19.

Prestazioni Multimedia e Compressione


  • WinRAR 5.50 64bit;
  • 7-Zip 18.01 64bit (Beta);
  • True Crypt 7.2;
  • HWBOT RealBench 2.44;
  • HWBOT X265 Benchmark 2.1.0;
  • 3DMark 11 Advanced Edition v1.0.132;
  • 3DMark 2013 Advanced Edition v2.4.4264;
  • ALLBenchmark Catzilla 4K;
  • PCMark 10 Advanced Edition v1.0.1457 64bit;
  • Unigine Heaven Benchmark v4.0;
  • Unigine Valley Benchmark v1.0;
  • Unigine2 Superposition Benchmark v1.0.

Prestazioni Giochi DirectX 11 / DirectX 12


  • F1 2017 – DX11;
  • Middle-Earth: Shadow of Mordor – DX11;
  • Thief – DX11;
  • Hitman (2016) – DX12;
  • Rise of the Tomb Raider (2016) – DX12;
  • Deus Ex Mankind Divided – DX12.

Prestazioni Controller (USB 3.1 Gen1 / SATA III 6Gb/s / Ultra M.2 PCIe 32Gb/s):


  • Crystal Disk Mark 5.2.2;
  • ATTO Disk Benchmark 3.05.

Ora siamo pronti per analizzare le prestazioni offerte dalla Supermicro C7Z370-CG-IW.

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Prima:


Cinebench R11.5 e R15 – 64bit


Si tratta di una vera e propria suite di test multi piattaforma in grado di calcolare le capacità prestazionali del vostro computer. Il programma è basato sul software di animazione CINEMA 4D ed è lo strumento perfetto per valutare le performance della CPU e del comparto grafico su svariate piattaforme fra cui Windows e Mac OS X.

Cinebench sfrutta le potenzialità del processore centrale del sistema mediante l’utilizzo combinato di calcoli complessi finalizzati al completamento del rendering di un’immagine campione. E’ possibile eseguire il test in modalità “Single”, sfruttando un solo “core”, oppure “Multi”, sfruttando quindi tutti i “core” disponibili.

Nei grafici il punteggio finale del rendering con 1Core/1Thread e fino a 6Core/12Thread.

Cinebench-R11

Cinebench-R15


POV-Ray 3.7


POV-Ray è un famosissimo programma per la creazione di immagini tridimensionali. Vanta un motore per RayTracing tra i più avanzati. Sarà possibile creare immagini 3D, geometriche e non, di tipo foto realistico e di altissima qualità. La costruzione dell’immagine si ottiene mediante un linguaggio di programmazione di tipo matematico basato sulla geometria analitica nello spazio.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario per portare a termine il rendering di una scena di riferimento (Benchmark.pov), alla risoluzione di 1024×768.

POV-Ray


V-Ray Benchmark 1.0.7


V-Ray Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio hardware nel rendering con V-Ray. È disponibile gratuitamente, previa registrazione su chaosgroup.com e verrà eseguito senza requisiti di licenza come applicazione autonoma. Il programma prevede la possibilità di eseguire rendering di raytrace sfruttando la CPU oppure la/e schede grafiche presenti. V-Ray è uno dei principali raytracers al mondo e viene utilizzato in molte industrie in fase di architettura e progettazione automobilistica. È stato utilizzato anche in oltre 150 immagini cinematografiche e numerose serie televisive episodiche. Ha inoltre vinto un premio Oscar per il conseguimento scientifico e tecnico nel 2017.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento, eseguita con impostazioni predefinite.

V-Ray-Benchmark


Corona Benchmark 1.3


Corona Benchmark è un tool completamente gratuito per la misura delle performance velocistiche del proprio microprocessore nel rendering fotorealistico di una scena di riferimento. Nonostante la sua giovane età, Corona è diventato un renderer pronto per la produzione ed in grado di creare risultati di qualità elevata.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al completamente dell’elaborazione, eseguita con impostazioni predefinite.

Corona-Benchmark


Blender 2.79 – 64bit


Blender è un famoso programma (completamente Open Source) di modellazione 3D, animazione e rendering. Viene spesso utilizzato anche per il calcolo delle performance dei microprocessori.

Nel grafico il tempo (in Secondi) necessario al rendering della scena di riferimento “BMW Benchmark, eseguita con impostazioni predefinite.

Blender

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Seconda:


Euler3D Benchmark v2.2


Euler3D, basato sulla routine di analisi strutturale STARS Euler3D, è un software di benchmark che misura le prestazioni velocistiche del microprocessore mediante l’esecuzione di calcoli fluidodinamici. Il programma è ottimizzato per sfruttare appieno il multi-threading.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del test integrato, espresso in Hz.

Euler3D


Fritz Chess Benchmark v4.3


Fritz Chess è un interessante software che consente di misurare le performance della CPU basandosi sulla simulazione del gioco degli scacchi. Il programma è in grado di sfruttare appieno fino a otto core. Nel grafico il risultato complessivo ottenuto (espresso in Kilonodi al secondo).

Fritz-Chess


wPrime Benchmark v2.10


Al pari del SuperPI, anche il wPrime è un ottimo indicatore delle performance di CPU e RAM, e finalmente in grado di sfruttare tutti i core a disposizione.

Nei grafici il tempo impiegato (in Secondi) al calcolo del 32M e del 1024M.

WPrime

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Prestazioni Rendering e Calcolo – Parte Terza:


SiSoftware Sandra 2017


Sandra è un tool di benchmark per l´intero sistema Pc, aggiornato per testare le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Il software è in grado di assicurare la maggiore compatibilità hardware possibile unita ad un accurato reporting delle prestazioni e delle problematiche del sistema.

Abbiamo eseguito i principali test sulla CPU e sul comparto RAM. A seguire i risultati ottenuti.

Sandra-Aritmetica

Sandra-Cache-Memoria

Sandra-Crittografia

Sandra-Larghezza-Banda

Sandra-Multimedia-CPU


AIDA64 Extreme Edition 5.95.4544 Beta


AIDA64 è un famoso programma che ci consente di tenere sotto controllo i punti vitali del nostro computer, quali temperature, voltaggi applicati e prestazioni. Al suo interno, infatti, troviamo numerosi test, utili per misurare, e comparare, le performance registrate dalle varie componenti (CPU, Memorie, HDD etc.).

Nei grafici i risultati riguardanti i benchmark integrati delle RAM e della CPU/FPU.

AIDA_-_Banda

AIDA_-_CPU_1

AIDA_-_CPU_2

AIDA_-_FPU

AIDA_-_FPU_2

AIDA_-_Latenza


Intel Extreme Tuning Utility (XTU) 6.4.1.19


La Intel Extreme Tuning Utility è una tecnologia sviluppata da Intel allo scopo di fornire all’utente una particolare interfaccia utilizzabile dal sistema operativo attraverso cui dialogare direttamente con il BIOS della scheda madre e poter quindi agire sui settaggi più profondi del sistema (tra cui anche quelli per l’overclock) senza dover riavviare il sistema e attraverso un utility software certamente più semplice e intuitiva di quanto possa essere la scarna interfaccia di un tradizionale BIOS.

La vera novità introdotta d questa tecnologia risiede nel fatto che Intel ha fornito ai produttori di motherboard alcune istruzioni e una utility apposita per fornire agli utenti un set più o meno ampio di possibilità di intervento sul BIOS. In altre parole, attraverso l’implementazione di determinate funzionalità all’interno di questo programma, Intel permette ai produttori di decidere quali di queste istruzioni potranno utilizzare i consumatori.

In questo modo, gli utenti non solo possono cambiare parametri come timing e frequenze, ma possono monitorare la temperatura, le tensioni e le frequenze. La tecnologia per migliorare le prestazioni della memoria RAM, conosciuta come Intel Extreme Memory, può anch’essa essere controllata attraverso questa utility.

Gli utenti sono liberi inoltre di creare profili personalizzati per i vari contesti di utilizzo del sistema (overclock per videogiochi ad alte prestazioni, oppure sistema a valori standard durante la navigazione in Internet). Intel ha voluto presentare tale tecnologia come una sorta di “BIOS sul desktop di Windows”.

Nel grafico il risultato rilasciato al termine del benchmark integrato, espresso in Punti.

XTU

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Prima:


WinRAR 5.50 Final – 64bit


Famoso programma di compressione con il quale si misura la potenza della CPU nel comprimere un file campione restituendo il valore del dato compresso in KB/s (Rate).

WinRAR


7-Zip 18.01 – 64bit


Noto programma di compressione/decompressione che al suo interno integra un Tool per la misura delle prestazioni della macchina. Anche in questo caso saranno riportati nel grafico quanti KB/s il sistema, e in particolar modo la CPU, sia in grado di comprimere/decomprimere.

7-ZIP


TrueCrypt Encryption Benchmark 7.2


TrueCrypt è un noto programma open-source per la crittazione “on-the-fly” di interi dischi rigidi o partizioni. Gli algoritmi supportati sono l’AES, il Serpent e il Twofish. È possibile però usarli in cascata (avendo così maggiore sicurezza), ad esempio: AES-Twofish, AES-Twofish-Serpent, Serpent-AES, Serpent-Twofish-AES e Twofish-Serpent.

Dalla versione 7.0 è stato introdotto il supporto per l’accelerazione hardware per la cifratura e decifratura AES, utilizzando le apposite istruzioni di cui sono dotate le ultime CPU di Intel e AMD. Nei grafici i risultati dei benchmark integrati nel programma.

Truecrypt

Truecrypt-Full


HWBOT RealBench v2.44


HWBOT Realbench è un software di benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT, completamente gratuito e basato sull’ormai rodato Realbench di ASUS. Il programma, sviluppato in collaborazione con i migliori professionisti dell’overclock, sfrutta applicazioni Open Source e semplici ma efficaci script per misurare le prestazioni reali del sistema e fornire un punteggio imparziale dovuto solamente alla potenza di calcolo effettiva.

Il programma sfrutta, inoltre, le più recenti istruzioni come SSE4, AVX e DXVA, ed è presente anche un test “burn in” per verificare l’affidabilità della macchina sotto stress prolungato, molto utile appunto per verificare la stabilità in condizione di overclocking. I numerosi software open-source adottati, tra cui Blender, Handbrake, GIMP e LuxMark supportano le più recenti estensioni per sfruttare al meglio le CPU di nuova generazione.

RealBench


HWBOT X265 Benchmark 2.1.0


Nuovo benchmark recentemente introdotto sul noto sito HWBOT con il quale è possibile testare la potenza della propria CPU. Il suo funzionamento è basato sulla misurazione delle performance in termini di codifica video usando un filmato campione H264 da trasformare nel nuovo formato H.265/HEVC.

Nel grafico i risultati ottenuti, eseguendo il test sia con il preset 1080p che con il più pesante 4K, espressi in FPS medi. In questa pagine (1080p / 4K) è disponibile un database, costantemente aggiornato, in cui poter confrontare i risultati ottenuti da molteplici microprocessori.

X265

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Prestazioni Multimedia e Compressione – Parte Seconda:


3DMark 11


Il nuovo benchmark richiederà obbligatoriamente la presenza nel sistema sia di una scheda video con supporto alle API DirectX 11. Secondo la software houseFuturemark, i test sulla tessellation, l’illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. La versione Basic Edition (gratuita) permette di fare tutti i test con l’impostazione “Performance Preset”. C’è un test, chiamato Audio Visual Demo, eseguibile alla risoluzione massima 720p. La versione Basic consente di pubblicare online un solo risultato. Non è possibile modificare la risoluzione e altri parametri del benchmark. 3DMark 11 Advanced Edition non ha invece alcun tipo di limitazione.

Il nuovo benchmark si compone di sei test, i primi quattro con il compito di analizzare le performance del comparto grafico, con vari livelli di tessellazione e illuminazione. Il quinto test non sfrutta la tecnologia NVIDIA PhysX, bensì la potenza di elaborazione del processore centrale. Il sesto e ultimo test consiste, invece, in una scena precalcolata in cui viene sfruttata sia la CPU, per i calcoli fisici, e sia la scheda grafica.

I test sono stati eseguiti in DirectX 11 sfruttando il preset Performance. Nel grafico il punteggio complessivo ottenuto e i risultati di Physics e Combined.

3DMark_11


3DMark 2013


La nuova versione del famoso software è senza dubbio la più potente e flessibile mai sviluppata da Futuremark. Per la prima volta viene proposto un programma multipiattaforma, capace di eseguire analisi comparative su sistemi operativi Windows, Windows RT, Android e iOS. Le prestazioni velocistiche del proprio sistema possono essere osservate sfruttando nuovi ed inediti Preset: Ice Storm, Cloud Gate, Sky Diver, Fire Strike ed il nuovissimo Time Spy.

Il primo, Ice Storm, sfrutta le funzionalità delle librerie DirectX 9.0 ed è sviluppato appositamente per dispositivi mobile, quali Tablet e Smartphone senza comunque trascurare i computer entry level. Il secondo, Cloud Gate è pensato per l’utilizzo con sistemi più prestanti, come ad esempio notebook e computer di fascia media, grazie al supporto DirectX 10. Il terzo, Sky Diver, fa da complemento offrendo un punto di riferimento ideale per laptop da gioco e PC di fascia medio-alta con supporto DirectX 11. Infine gli ultimi preset, denominati Fire Strike e Time Spy, sono pensati per l’analisi dei moderni sistemi di fascia alta, contraddistinti da processori di ultima generazione e comparti grafici di assoluto livello con pieno supporto DirectX 11 (Fire Strike) e DirectX 12 (Time Spy).

I nostri test sono stati eseguiti sfruttando i preset Sky Diver, Fire Strike (Normal, Extreme ed Ultra) ed ovviamente Time Spy (Normal ed Extreme). Nei grafici il punteggio complessivo ottenuto.

3DMark_2013


ALLBenchmark Catzilla 4K


L’ormai noto software di benchmarking ALLBenchmark Catzilla si concentra essenzialmente sulle reali prestazioni della scheda grafica in uso, e consente di fare una analisi completa e dettagliata alla piattaforma di test, al fine di determinare se il Pc è adatto per vedere film in HD o per sfruttare al meglio gli ultimi giochi. Il Test è in grado inoltre di dare utili consigli, su quali componenti hardware installati sul computer devono essere sostituiti al fine di ottenere prestazioni migliori.

Al termine dell’analisi verrà generato un punteggio, inutile dire che maggiore sarà il risultato ottenuto, più prestante sarà la vostra configurazione. Il risultato ottenuto è possibile pubblicarlo direttamente sul sito del produttore, al fine di determinare una classifica con i punteggi migliori. L’ultima versione del programma, Catzilla 4K, risulta molto completa ed intuitiva, consentendo di sfruttare al meglio diverse configurazioni, grazie alla presenza di ben 5 livelli di test più uno completamente personalizzabile:


  • 576p (1024 x 576): per testare netbook e ultrabooks, richiede 256 MB di memoria della GPU;
  • 720p (1280 x 720): per i computer di fascia bassa, richiede 512 MB di memoria della GPU;
  • 1080p (1920 x 1080): per computer di fascia media, richiede 1024 MB di memoria della GPU;
  • 1440p (2560 x 1440): per PC di fascia alta, richiede oltre 1024 MB di memoria sulla GPU;
  • 4K (4096 x 2160): per PC di fascia estrema, richiede oltre 1024MB di memoria sulla GPU e sistema operativo a 64bit;
  • Custom: in base alle opzioni personalizzate impostate all’interno del programma.

I nostri test sono stati condotti utilizzando tutti i sopracitati preset. Nel grafico i punteggi complessivi ottenuti.

Catzilla


PCMark 10


PCMark è un’ormai noto programma di benchmarking e test del sistema sviluppato da Futuremark, in grado di fornire una precisa indicazione di quelle che sono le reali prestazioni del proprio sistema o dei singoli reparti (CPU, Memoria RAM, Storage etc.).

Per le nostre prove ci siamo affidati all’ultima versione del programma (PCMark 10 Advanced v1.0.1457), in maniera da poter offrire un quadro il più possibile preciso delle prestazioni del sistema in esame. Nei grafici riportiamo il risultato complessivo ottenuto (PCMark Score) e quello delle singole tipologie di test: Essentials, Productivity e Digital Content Creation.

PCMark10


Unigine Heaven Benchmark v4.0


Unigine ha aggiornato il suo benchmark DirectX 11, che permette agli utenti di provare la propria scheda video con le nuove librerie grafiche. Basato su motore Unigine, il benchmark Heaven v4.0 supporta schede video DirectX 11, DX 10, 9, OpenGL e il 3D Vision Surround di Nvidia. Tra le novità la possibilità di avere a disposizione dei preset per avere delle performance paragonabili immediatamente tra gli utenti.

I test sono stati condotti utilizzando i preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Heaven-Basic

Unigine-Heaven-Extreme


Unigine Valley Benchmark v1.0


Il nuovo UNIGINE Valley è stato sviluppato dagli stessi programmatori del noto e apprezzato benchmark HEAVEN. Questo nuovo test sarà in grado di sfruttare al massimo tutta la potenza della vostra scheda video.

Il benchmark riproduce in maniera dettagliata una valle piena di boschi, che saprà attirare l’attenzione dell’utente, grazie ad una fedeltà elevata della vegetazione e degli agenti atmosferici che interaggiscono su di essa.

Il benchmark riprende in parte il motore utilizzato in Heaven sfruttando al massimo un ambiente dinamico molto vasto e dettagliato. E’ possibile inoltre osservare in tempo reale le prestazioni della scheda video, la sua temperatura e la relativa frequenza di funzionamento.

I test sono stati condotti utilizzando il preset Basic ed Extreme con risoluzione FullHD (1920×1080). Nei grafici i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Valley-Basic

Unigine-Valley-Extreme


Unigine2 Superposition Benchmark v1.0


Direttamente dagli sviluppatori degli apprezzati Heaven e Valley, e seppur con un leggero ritardo sulla tabella di marcia, ecco che finalmente vede la luce il nuovo software di benchmark Superposition, basato sul potente motore grafico di nuova generazione Unigine 2, capace di spremere all’inverosimile anche le più prestanti soluzioni grafiche sul mercato.

Come di consueto sono previsti vari profili predefiniti, che consentiranno di ottenere risultati, in termini prettamente prestazionali, facilmente confrontabili. Rispetto al passato è stato implementato un database online, nel quale verranno raccolti i risultati ottenuti dagli utenti e poter quindi fare confronti su ben più larga scala.

Oltre a questo sono state introdotte nuove modalità, a cominciare da una simulazione interattiva dell’ambiente, denominata “Game”, alla possibilità di sfruttare i più moderni visori per realtà virtuale, come Oculus Rift e HTC Vive. Viene inoltre offerta la possibilità di verificare la piena stabilità del proprio comparto grafico, grazie allo “Stress Test” integrato (esclusiva della versione Advanced del programma).

I test sono stati condotti utilizzando i preset 720p Low, 1080p Extreme e 4K Optimized. Nel grafico i risultati ottenuti, espressi sotto forma di Score finale e di FPS medi.

Unigine-Superposition-720p

Unigine-Superposition-1080p

Unigine-Superposition-4K


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Prestazioni Giochi – Parte Prima:


F1 2017:


F1_2017

Ultimo capitolo sviluppato dai ragazzi di Codemasters con licenza ufficiale FIA, basato sulla stagione 2017. Dato il via, ci troveremo di fronte alla possibilità di avviare diverse modalità di gioco. La più importante è ovviamente la carriera, ma per chi non vuole tuffarsi sin da subito in un’avventura lunga tre, cinque o sette stagioni, c’è la possibilità di affrontare una gara veloce (solo gran premio), effettuare prove a tempo, tuffarci in un week-end di gara (dalle prove libere del venerdì al gran premio della domenica) o avviare il gioco in multiplayer.

Ovviamente il titolo è incentrato sulla carriera e la differenza nel tempo (tre, cinque o sette anni) è data dalla volontà di approdare sin da subito in team più o meno importanti, minore sarà la carriera, maggiori saranno le possibilità di entrare da subito nei top team come Ferrari, McLaren o Red Bull – se si sceglie invece la carriera da sette anni, ci troveremo a dover fare la gavetta partendo da team come Lotus, HRT e Toro Rosso. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_2_-_F1_2017

F1-2017


Middle-Earth Shadow of Mordor:


Middle-Earth_Shadow_of_Mordor

Middle-Earth: Shadow of Mordor è un videogioco di ruolo ispirato all’universo fantasy trattato nei romanzi di J.R.R. Tolkien, sviluppato da Monolith Productions e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment. Gli eventi del gioco si collocano dopo Lo Hobbit e il ritorno di Sauron al suo vecchio regno per raccogliere le sue forze e prepararsi alla Guerra dell’Anello.

Anche se Gondor ha osservato la valle proprio per questo motivo, l’attesa di 2000 anni dimostra essere eccessiva e la piccola guarnigione del Cancello Nero viene presa completamente di sorpresa. Tutte le persone vengono uccise o prese in schiavitù per rinvigorire lo sforzo bellico di Sauron. Tra i morti, vi è giovane ranger, Talion, insieme a tutta la sua famiglia. La morte non è però un momento per riposare, e Talion viene riportato sulla terra dei vivi da uno misterioso spirito di vendetta. Il gioco supporta le DirectX 11.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_3_-_Shadow_of_Mordor

Shadow-of-Mordor

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Prestazioni Giochi – Parte Seconda:


Thief:


Thief

Thief è un videogioco di genere stealth, sviluppato presso Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il giocatore controlla Garrett, maestro nell’arte del rubare; esattamente come nei precedenti episodi della serie, è necessario avanzare con cautela cercando di non farsi scoprire tra i nemici presenti nella zona, evitandoli oppure stordendoli furtivamente e cercando di fare il meno rumore possibile.

I giocatori hanno a disposizione molti passaggi e approcci per superare i livelli di gioco, l’ambiente deve essere usato a proprio vantaggio e vi è la possibilità di rubare direttamente dalle tasche delle persone, azione punibile con la morte se sarete sorpresi dalle guardie. Esiste la possibilità di entrare nella modalità “Focus”, la quale fornirà dei vantaggi: migliora la vista di Garrett mettendo in evidenza tubi che possono essere scalati e candele che possono essere messe fuori uso per rendere la zona più scura; il tempo rallenta, rendendo più facile il borseggio; permette inoltre di compiere attacchi debilitanti….

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

Immagine_4_-_Thief

Thief


Hitman (2016):


Hitman_2016

Hitman è un videogioco di azione furtiva in terza persona che permette al giocatore di prendere il controllo di Agente 47, un assassino ben addestrato, che procede in diverse parti del mondo per assassinare il suo obiettivo.

Il gioco incoraggia la creatività, i giocatori possono utilizzare diversi metodi per completare i loro obiettivi. Ad esempio, possono utilizzare armi a lungo raggio come un fucile da cecchino per le lunghe distanze così da colpire i propri nemici, eliminare i loro obiettivi direttamente utilizzando esplosivi o utilizzando le armi da mischia presenti nel gioco, come le asce e le katana.

L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di marzo su PC e Console, è sviluppato da IO Interactive e pubblicato da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Hitman

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Prestazioni Giochi – Parte Terza:


Rise of the Tomb Raider (2016):


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Dopo aver decifrato un antico mistero, Lara deve esplorare la più pericolosa e remota regione della Siberia per scoprire il segreto dell’immortalità prima della spietata organizzazione Trinity. Lara dovrà usare tutte le sue abilità di sopravvivenza, formare nuove alleanze e diventare veramente una “Tomb Raider”.

Vivi momenti di pura azione, conquista nuovi luoghi ostili, combatti usando tattiche di guerriglia ed esplora tombe mortali in questa evoluzione del genere action survival. In “Rise of the Tomb Raider“, Lara supera i suoi limiti e affronta la sua prima avventura da Tomb Raider. L’ultimo capitolo della saga (il sesto in ordine cronologico), presentato lo scorso mese di gennaio su PC, è sviluppato dalla Crystal Dynamics e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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Tomb-Raider


Deus Ex Mankind Divided:


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Deus Ex Mankind Divided riprende le vicende di Adam Jensen da uno dei finali del precedente capitolo. In particolare scopriamo che Adam ha affondato Panchaea e che è rimasto in coma per due anni in una struttura in Alaska.

Avviato il gioco ci ritroveremo su di un elicottero con una truppa armata e ci renderemo conto che Adam fa ora parte di una squadra anti terrorismo dell’Interpol. Questa ha un agente sotto copertura a Dubai, con lo scopo di entrare in contatto con un trafficante di armi e potenziamenti ed organizzare un incontro… L’ultimo capitolo della saga, presentato lo scorso mese di agosto su PC, è sviluppato dalla Eidos Montreal e distribuito da Square Enix ed è in grado di sfruttare le ultime DirectX 12.

I test sono stati condotti con il benchmark integrato usando i seguenti settaggi:

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DeusEX

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Prestazioni Controller:


Prestazioni Controller SATA III 6Gb/s (Intel Z370 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.2:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark_-_Lettura

Crystal_Disk_Mark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

Come possiamo notare dai grafici riepilogativi le prestazioni offerte dal controller integrato nel nuovissimo PCH Intel Z370 Express sono di ottimo livello, perfettamente in grado di sfruttare appieno l’unità SSD utilizzata per le nostre prove (Samsung SSD 750 EVO da 500GB).

Non segnaliamo sostanziali differenze rispetto ai risultati ottenuti con l’unità installata su schede madri testate provviste di PCH di fascia mainstream (Serie 100 e Serie 200). Come di consueto i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore.


Prestazioni Ultra M.2 PCI-Express (Intel Z370 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.2:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Benchmark_-_Lettura

Crystal_Disk_Benchmark_-_Scrittura


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

La presenza, ormai sulla maggior parte delle recenti schede madri, delle nuove interfacce di collegamento M.2 PCI-Express sta certamente contribuendo alla rapida diffusione di nuove ed interessanti unità di memorizzazione, finalmente non più vincolate all’ormai limitata banda messa a disposizione dallo standard Serial ATA.

La nuova C7Z370-CG-IW dispone di una coppia di connessioni di tipo Ultra M.2 PCI-Express, capaci di sfruttare ben quattro linee PCI-Express di terza generazione, garantendo una banda veramente molto elevata, pari a ben 32Gb/s. Per le nostre prove ne abbiamo verificato il corretto funzionamento utilizzando una delle ultime novità di Samsung, precisamente il nuovo SSD 960 EVO M.2 da 500GB con protocollo NVMe (Non-Volatile Memory), ottenendo valori di ottimo livello e perfettamente in linea con le specifiche dichiarate dal produttore stesso dell’unità, sia in lettura che in scrittura.

Per sfruttare al meglio la prestante unità allo stato solido di Samsung abbiamo ovviamente installato l’ultima versione disponibile del driver NVMe, così come caldamente consigliato dal produttore stesso.


Prestazioni Controller USB 3.0 (Intel Z370 Express)


Crystal Disk Mark 5.2.2:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal_Disk_Mark


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO_Disk_Benchmark

Il recente PCH Z370 Express riconferma il supporto nativo verso lo standard di trasmissione USB 3.1 Gen1, garantendo prestazioni di ottimo livello e perfettamente allineate a quelle offerte dalle soluzioni di classe mainstream di ultima generazione, nonché dalla maggior parte dei controller di terze parti utilizzati dai vari produttori di schede madri. Anche in quest’occasione abbiano utilizzato gli ultimi driver messi a disposizione dal produttore.


Prestazioni Controller USB 3.1 Gen2 (ASMedia ASM3142)


Crystal Disk Mark 5.2.2:


Crystal Disk Mark è senza dubbio uno dei migliori benchmark per dischi rigidi, chiavette USB e unità SSD (Solid State Disk). Il programma effettuerà automaticamente una serie di misurazioni sull’unità selezionata, sia in lettura che in scrittura, sequenziale o casuale, riportando alla fine la velocità espressa in MB al secondo (MB/s). Molto utile per confrontare in pochi secondi la differenza di prestazioni tra diverse periferiche di memorizzazione.

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Crystal-Disk-Mark


ATTO Disk Benchmark 3.05:


ATTO Disk Benchmark è un programma molto semplice da utilizzare che consente di effettuare una serie di misurazioni sull’unità selezionata, che sia un disco rigido, una PenDrive oppure un SSD, al fine di verificarne le performance.

E’ sufficiente eseguire il programma, scegliere il drive da testare e cliccare sul pulsante “Start”. ATTO comincerà a misurare le prestazioni del disco con file di dimensioni diverse, da molto piccoli a molto grandi (sia lettura che in scrittura).

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ATTO-Disk-Benchmark

La scheda madre C7Z370-CG-IW di Supermicro prevede il pieno supporto verso la nuova interfaccia di trasmissione USB 3.1 Gen2, capace di garantire un livello prestazionale doppio rispetto alla generazione precedente, raggiungendo i 10Gb/s. La scheda madre dispone di una coppia di porte (Type-C & Type-A) direttamente accessibili nel pannello posteriore I/O, la cui gestione è affidata ad un controller supplementare marchiato ASMedia.

Per le nostre prove abbiamo utilizzato una delle ultime novità del noto marchio austriaco Angelbird, precisamente un SSD2go PKT da 256GB, collegato sfruttando il cavo Type-C fornito in dotazione. Le prestazioni offerte dal nuovo standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, come vediamo dai grafici riepilogativi, sono davvero eccellenti e sensibilmente superiori rispetto alla passata generazione.

Il controller di cui è provvista la scheda, vale a dire il nuovo ASM3142, si è dimostrato molto valido e stabile. Ricordiamo che anche in quest’occasione i driver da noi utilizzati sono gli ultimi resi disponibili dal produttore, in questo caso ASMedia.

{jospagebreak_scroll title=Analisi comparto audio integrato:}


Analisi comparto audio integrato:


Così come la maggior parte delle recenti schede madri, anche la nuova C7Z370-CG-IW è provvista di un comparto audio integrato di qualità, basato sull’ormai noto e collaudato chip Realtek ALC1220, capace di offrire supporto Audio HD a 8 canali, Input/Output su S/PDIF a 16/20/24bit e frequenze di campionamento fino a 192kHz.

Per analizzare più accuratamente la qualità del comparto audio abbiamo deciso di utilizzare uno dei software certamente più rinomati e diffusi, vale a dire il RightMark Audio Analyzer, aggiornato all’ultima versione disponibile (6.4.2). Il programma è relativamente semplice da utilizzare e consente di ottenere una stima abbastanza precisa della bontà del comparto audio. A seguire vi mostriamo il resoconto generato dal programma al termine della sessione di test:

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134-supermicro-c7z370-cg-iw-analisi-audio-rightmark-noise-level

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136-supermicro-c7z370-cg-iw-analisi-audio-rightmark-thd-noise

137-supermicro-c7z370-cg-iw-analisi-audio-rightmark-distorsion

138-supermicro-c7z370-cg-iw-analisi-audio-rightmark-stereo-crosstalk

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Come possiamo chiaramente osservare, ci troviamo di fronte ad un sottosistema audio di qualità indubbiamente più che buona. Il produttore americano, infatti, ha previsto accorgimenti specifici per garantire un suono chiaro e cristallino, come l’adozione di ottima componentistica discreta, tra cui spiccano condensatori audio ad alta qualità. Inoltre, per eliminare qualsiasi tipo d’interferenza elettromagnetica (EMI) è stato completamente isolato il circuito audio dagli altri circuiti sulla scheda madre.

{jospagebreak_scroll title=Consumi Rilevati:}


Consumi Rilevati:


Per finire abbiamo misurato i consumi del sistema di prova completo, direttamente alla presa di corrente (a monte dell’alimentatore). Le misurazioni sono state ripetute più volte, nel grafico la media delle letture nelle seguenti condizioni:


  • Idle con funzionalità di risparmio energetico attivate;
  • Full-Load eseguendo il programma Cinebench R15;
  • Full-Load eseguendo il programma 3DMark con preset Fire Strike;
  • Full-Load Stress eseguendo 30 minuti di Prime95 in modalità Blend.

Consumi

Come possiamo osservare dal grafico riepilogativo, i valori di consumo registrati dalla nostra piattaforma di test si dimostrano più che buoni. Alla luce delle nostre rilevazioni non possiamo che ritenerci piacevolmente soddisfatti di questa scheda madre targata Supermicro.

{jospagebreak_scroll title=Conclusioni:}


Conclusioni:


platinum_bb_bhPrestazioni:cinque
Consumi:cinque
Rapporto Qualità/Prezzo:cinque
Giudizio Complessivo:cinque

La recente soluzione Supermicro C7Z370-CG-IW è indubbiamente una scheda madre capace di catturare l’attenzione già al primo sguardo, grazie alla sua elegante colorazione nera opaca, abbinata agli inserti plastici ed ai dissipatori di calore del PCH e della circuiteria di alimentazione di colore grigio. Per tutti coloro che amano tenere a vista i componenti interni del proprio PC, inoltre, è stato previsto un accattivante sistema di illuminazione a LED RGB completamente personalizzabile. A livello prettamente costruttivo ci troviamo senza dubbio dinanzi ad un prodotto contraddistinto da una qualità ai massimi livelli, progettato con tecnologie proprietarie di classe server (indicate con la dicitura “Server DNA”), frutto dell’invidiabile esperienza maturata nel corso degli anni dallo storico produttore americano.

Tra queste segnaliamo la presenza di particolari rinforzi metallici sia per quanto riguarda gli slot dedicati ai moduli di memoria e sia per lo slot di espansione PCI-Express 3.0 x16, al fine di prevenirne il danneggiamento sotto il peso delle moderne e sempre più massicce schede grafiche 3D. Il fattore di forma ridotto previsto per questo particolare modello preclude, per ovvi motivi, il supporto verso le tecnologie Multi-GPU di AMD e NVIDIA, rendendo possibile esclusivamente l’installazione di una singola scheda grafica.

Il layout appare pulito e ordinato, tutti i componenti sono posti con criterio nello spazio a disposizione. La distribuzione dei principali elementi è davvero ben organizzata e certamente frutto di uno studio approfondito da parte degli ingegneri del marchio. In posizione centrale spicca il socket LGA-1151, in grado di ospitare tutti i microprocessori Core di ottava generazione, meglio noti con il nome in codice Coffee Lake-S e sviluppati con un processo produttivo a 14 nanometri ancor più ottimizzato.

La scheda adotta, come abbiamo visto, una robusta circuiteria di alimentazione da 4+2 fasi (CPU VCC + iGPU VCC), espressamente progettata per garantire una stabilità assoluta, anche in condizione di overclocking. L’azienda americana, per questo particolare modello, ha previsto componenti elettronici di qualità superiore rispetto a quelli tipicamente utilizzati in soluzioni analoghe concorrenti, prodotti da marchi statunitensi leader del settore. Tra questi troviamo ad esempio eccellenti induttori Cooper-Bussman in grado di fornire 51A di corrente e stadi di alimentazione Monolithic Power System. Precisamente vengono impiegati degli ottimi MP86908 Intelli-Phase, capaci di gestire fino a ben 50A di corrente erogata per ogni singola fase. Sempre marchiato Monolithic Power System è il controller scelto per la gestione delle fasi, nello specifico l’ottimo MP2955V Digital Multi-Phase PWM VR13, più che sufficiente per gestire l’intera sezione di alimentazione prevista, evitando lo sdoppiamento delle fasi e di conseguenza l’ausilio di classici Phase Doubler.

Oltre alle consuete porte Serial ATA classiche segnaliamo la presenza di connessioni di tipo M.2 PCI-Express, compatibili con tutte le unità SSD di nuova generazione con form-factor NGFF (Next Generation Form Factor) M-Key fino a 80mm di lunghezza. Nello specifico la scheda dispone di una coppia di connettori su bus PCIe 3.0 X4, capaci di garantire una bandwidth davvero notevole, pari a ben 32Gb/s. Pienamente supportate, ovviamente, le più recenti e prestanti unità SSD basate su tecnologia NVM Express (NVMe), anche se configurate come dischi di avvio principali, oltre che le recenti soluzioni basate su tecnologia Intel Optane.

La scheda supporta pienamente in recente standard di trasmissione USB 3.1 Gen2, in grado di garantire prestazioni estremamente elevate, pari a ben 10Gb/s, ovvero al doppio di quelle ottenibili con lo standard di precedente generazione. Sono presenti una coppia di porte, nello specifico una Type-C e tre Type-A direttamente accessibile nel pannello posteriore I/O della scheda madre. La loro gestione è affidata ad una coppia di controller ASMedia ASM3142.

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La confezione in cui viene commercializzato questo prodotto si presenta generosa nelle dimensioni, con una colorazione di base nera e finitura opaca. Il materiale di cui è costituita appare molto resistente e difficile da schiacciare, per cui rappresenta un’ottima protezione per il contenuto. Soffermandoci per un istante all’aspetto prettamente estetico dobbiamo ammettere che l’impressione di trovarsi dinanzi ad un prodotto di fascia alta è del tutto palpabile.

Ogni minimo particolare appare estremamente curato, a cominciare dal design elegante fino ad arrivare all’ulteriore cartoncino, di colore grigio, pensato per impedirne l’apertura; riteniamo del tutto improbabile che possa passare inosservata sugli scaffali da esposizione. Gli elementi grafici, tuttavia, non rappresentano soltanto un fattore meramente estetico ma offrono il quadro completo delle funzionalità della scheda madre fornendo al possibile acquirente l’opportunità di valutare se il prodotto possa o meno soddisfare le proprie esigenze.

Durante i nostri test, e applicando un overclock daily non proprio leggero, abbiamo osservato un’elevata stabilità della motherboard con temperature assolutamente basse dei dissipatori in zona alimentazione, rimasti praticamente tiepidi per tutta la durata delle prove e nei successivi giorni in cui abbiamo stressato la motherboard in un utilizzo ancor più intenso. Complessivamente, analizzando il comparto prestazionale e le peculiarità di quello funzionale, siamo rimasti davvero molto soddisfatti della nuova Supermicro C7Z370-CG-IW!

La scheda madre purtroppo non è ancora disponibile nel nostro paese, ma fortunatamente è facilmente reperibile presso alcuni dei più famosi shop online europei, che quindi provvederanno senza troppi problemi alla spedizione del prodotto acquistato anche verso l’Italia. Il prezzo di circa $199.99, risulta interessante e certamente giustificato dalle caratteristiche tecniche, dalle funzionalità implementate e dalle potenzialità offerte da questo prodotto, che ricordiamo essere contraddistinto da una qualità ai massimi livelli e progettato con tecnologie proprietarie di classe server al fine di garantire la massima stabilità operativa e durevolezza a lungo termine.


Pro:


  • Ottima scelta dei componenti;
  • Ottimo layout ed eccellente qualità costruttiva;
  • Circuiteria di alimentazione digitale da 4+2 Fasi;
  • Progettata con tecnologie proprietarie di classe server (Server-DNA);
  • Nuovo PCH Intel Z370 Express;
  • Eccellente stabilità operativa durante le sessioni di test;
  • Ottime prestazioni complessive;
  • Buona predisposizione all’overclock;
  • Supporto per tutti i nuovi microprocessori di ottava generazione (Coffee Lake-S) a 14nm;
  • Generosa disponibilità di connessioni;
  • Supporto alle unità SSD di nuova generazione con interfaccia M.2 PCI-Express (doppio connettore Ultra M.2 PCI-Express Gen3 x4);
  • Supporto allo standard di trasmissione USB 3.1 Gen2:
  • BIOS completo, ricco di parametri e stabile;
  • Massima sicurezza in fase di aggiornamento grazie alla tecnologia proprietaria BIOS Recovery;
  • Ottima interfaccia di rete Gigabit Ethernet con controller Intel i219-V;
  • Modulo di rete wireless Realtek preinstallato (con supporto WiFi 802.11ac fino a 866Mbps e Bluetooth 4.1);
  • Sottosistema audio integrato di ottima qualità (Realtek ALC1220);
  • Sistema di illuminazione basato su tecnologia proprietaria RGB LED personalizzabile tramite software;
  • Bundle completo.

Contro:


  • Nulla da segnalare.

Si ringrazia 002-A-supermicro-c7z170-oce-logo-azienda per il sample fornitoci.

Gianluca Cecca – delly – Admin di HW Legend

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