Sharkoon Night Shark RGB: Cabinet per intenditori!

Installazione dei componenti e Temperature rilevate - Parte 1

Dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche tecniche del nuovo Sharkoon Night Shark RGB non potevamo certo sottrarci all’assemblaggio di una configurazione completa. Le operazioni, anche grazie all’ottima gestione degli spazi interni del cabinet, si sono rivelate estremamente semplici e veloci.

Nel nostro caso abbiamo scelto i componenti con la finalità di dare vita ad una configurazione di buon livello, capace di garantire una buona esperienza d’uso e al tempo stesso di sfruttare buona parte delle potenzialità dello chassis del produttore. Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento dedicato alla CPU ci siamo affidati al dissipatore stock fornito da Intel, dato che non abbiamo particolari necessità di stressare a fondo la stessa.

La scheda grafica utilizzata, nello specifico una Sapphire R7 250 OC da 2GB di memoria, con una lunghezza di 145 mm e ingombro in altezza di uno slot, che non rappresenta certamente un problema per questo cabinet.

I fori presenti sul pannello superiore del vano dedicato all’alloggiamento della PSU e delle unità di memorizzazione consentono un pratico passaggio dei cavi necessari alla corretta alimentazione di tutto l’hardware. In questa maniera potremmo realizzare un PC ordinato e dalla pulizia visiva impeccabile.

Nella nostra configurazione abbiamo previsto la presenza, per quanto riguarda le unità di memorizzazione, sia di un tradizionale disco meccanico (Seagate Barracuda da 1TB), sia di una più prestante unità allo stato solido (ADATA Premier PRO SP550).

Per l’installazione di entrambe le unità abbiamo ovviamente sfruttato sia l’apposito vano presente nella parte inferiore dello chassis, sia lo slot a parete, posizionato sul retro della piastra di supporto della motherboard. Il vano dedicato all’alloggiamento dell’alimentatore ATX, mette a disposizione uno spazio indubbiamente più che generoso per nascondere in maniera efficacie e ordinata, tutti i vari cavi di collegamento e di alimentazione necessari al corretto funzionamento del PC.

Ovviamente nel nostro caso non abbiamo avuto il tempo necessario per un cable-management perfetto, in ogni caso il risultato ottenuto appare più che soddisfacente. Il risultato finale che abbiamo ottenuto è senza dubbio di grande impatto visivo, pulito, ordinato ed in grado di attirare l’attenzione. La finestra in nero fumé inoltre dona quel tocco di eleganza in più che non guasta mai. Non possiamo che ritenerci molto soddisfatti.

Una volta spente le luci, possiamo ammirare i giochi di illuminazione emanate dalle ventole installate all’interno del nostro Sharkoon Night Shark RGB. Di seguito, vi mostriamo alcune foto delle varie colorazioni realizzabili. Teniamo a precisare che utilizzando il tasto reset come switch (come consigliato dal produttore per chi non ha a disposizione motherboard di recente tipologia) la scelta è limitata a sette effetti luminosi e sette tonalità di colore: rosso, verde, blu, bianco, giallo, ciano e rosa.

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